La torre della televisione e della radio di Ostankino è la struttura più alta d’Europa: 540 metri. Se fosse un edificio residenziale, conterebbe più di 180 piani; in realtà, ne ha solo 45.
Il 27 agosto 2000 un forte incendio ha distrutto tre piani della torre, tra cui gli spazi del famoso ristorante “Seventh Heaven”, tornato in funzione solo 16 anni dopo. L’intensità del rogo è stata talmente devastante che si pensava che la torre sarebbe crollata del tutto.
È uno dei simboli della città di Kazan e appartiene alla cosiddetta categoria delle “torri pendenti”, proprio come quella di Pisa. Oggi la sua pendenza è di quasi tre metri.
Poiché gli archivi locali sono andati perduti, nessuno sa con precisione quando sia stata costruita la torre e a che scopo. Alcuni sostengono che sia stata eretta nel XVI secolo per ordine della regina tartara Söyembikä, in ricordo del marito morto.
Secondo un’altra leggenda, quando Ivan il Terribile catturò Kazan, decise a tutti i costi di sposare Söyembikä. Lei accettò a malincuore, ma a patto che venisse prima costruita una torre in soli sette giorni. Quando la torre fu completata, lei si gettò nel vuoto dalla cima dell’edificio.
Questa misteriosa torre è nascosta in uno dei cortili del centro storico di San Pietroburgo ed è ciò che resta di una vecchia centrale termica.
Secondo la leggenda, nel XIX secolo la torre sarebbe stata utilizzata dal farmacista Vilhelm Pel per condurre esperimenti di alchimia. Si narra che di notte la torre fosse sorvegliata da grifoni che sorvolavano la città.
Un’altra torre pendente si trova nella città di Nevyansk, negli Urali, e ha una pendenza di 1,86 metri.
Costruita nel 1725, si dice che sia stata la prima torre al mondo a essere dotata di parafulmine, quasi 25 anni prima che fosse ufficialmente inventato da Benjamin Franklin in America.
Nel Cremlino di Mosca si contano 20 torri. Ognuna di esse meriterebbe di essere citata e raccontata, ma la più importante è sicuramente la Torre Spasskaya (torre del Salvatore).
Per secoli è stata il punto di ingresso del Cremlino ed era consuetudine togliersi il cappello quando si passava attraverso le porte. Si dice che quando Napoleone cercò di entrare al Cremlino con il suo “petit chapeau” in testa (il copricapo a forma di bicorno che contraddistingue la sua immagine), un forte vento all’improvviso glielo soffiò via.
Sulla torre Spasskaya è inoltre issato l’orologio più importante del paese: è il suono di queste sue campane che annuncia l’arrivo del nuovo anno, alla mezzanotte di ogni 31 dicembre.
Costruita all’inizio degli anni Venti, alla fine della guerra civile, la torre Shukhov è stata per molto tempo il simbolo della televisione sovietica.
La sua forma iperboloide la rende estremamente resistente: quando un aereo ultraleggero la colpì nel 1939, la torre non ebbe nemmeno bisogno di essere riparata. Anche il forte uragano che si abbatté su Mosca nel 1998 non causò danni.
Il campanile della chiesa di Kalyazin (quasi 200 km a nord di Mosca) è tutto ciò che resta del centro storico della città, completamente inondata alla fine degli anni Trenta a seguito della costruzione di una centrale idroelettrica. La chiesa è stata abbattuta, mentre il campanile è stato risparmiato.
Nonostante i progetti di smantellare anche la torre, ad oggi è ancora in piedi, e il solitario campanile di Kalyazin è diventato una delle maggiori attrazioni turistiche della zona. Inoltre, serve ancora oggi come luogo per le cerimonie religiose.
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