Russi 3.0: dove sono i posti più cool per incontrarli a New York e negli Usa

Legion Media
Fondatori di startup tecnologiche, galleristi di grido, immobiliaristi con grande attenzione alla cultura. Ecco dove si ritrova la comunità russa più attiva e à la page

“Sembra che i russi stiano diventando più potenti”. Un amico di un amico mi ha scioccato con questa osservazione durante la festa di inaugurazione della mia nuova casa nell’Upper East. Per quanto volessi attribuire il commento alle mie torte cotte a puntino, ho chiesto ulteriori delucidazioni, giusto per assicurarmi che il sentimento anti russo diffuso sui media degli Stati Uniti non stesse influenzando i colleghi newyorkesi. 

“Beh, di recente ho incontrato tanti di voi, ragazzi, che sono imprenditori o manager di successo”, ha detto. Mi sono guardata intorno. I miei ospiti erano una prova vivente di questo: un Chief technical officer donna di un’azienda tecnologica in crescita, un regista che ha appena terminato il suo nuovo documentario, un architetto che costruisce grattacieli in tutto il mondo, un giornalista che lavora per una delle principali pubblicazioni sul blockchain di New York e un giovane imprenditore sui 25 anni che ha costruito la sua attività da zero e ora gestisce un team di 65 persone. 

La “vecchia Russia” o il modo in cui gli americani immaginavano la Russia, con i suoi lugubri e oscuri luoghi sovietici, dove i suoni della fisarmonica squarciano l’anima, sta scomparendo. I “nuovi russi” che arrivano negli Stati Uniti sono dinamici, motivati ​​e istruiti: non hanno tempo per la vodka o la nostalgia. Ma dove si possono trovare? 

Una chiesa vecchia 104 anni a San Francisco 

Un paio di anni fa un gruppo di investitori russi ha completamente restaurato l’ex Chiesa di Nostra Signora di Guadalupe per trasformarla in un centro eventi per “thought leaders”. La compagnia dietro la ricostruzione, GVA Capital, ha investito 7 milioni di dollari. 

La chiesa è attualmente un punto d’incontro per investitori, sviluppatori e per tutti i russi che si occupano di innovazione. Pavel Cherkashin, co-fondatore di GVA Capital, ospita nella chiesa eventi e hackathon. Il luogo è ora noto come “Hack Temple” e, se state cercando investitori tecnologici russi, probabilmente è il posto migliore per trovarli. 

Il Ristorante Mari Vanna a New York

Per un estraneo, Mari Vanna, a Gramercy, è un ristorante ordinario con arredamento in stile sovietico e musica rilassante. Ma il lunedì, verso le 8 di sera, si trasforma in un luogo di festa per i professionisti di lingua russa. Banchieri d’investimento, artisti, sviluppatori e modelle si mescolano nel bar quando tutte le persone normali tornano a casa dopo il primo giorno di una dura settimana di lavoro. 

“Vengo qui ogni lunedì”, mi ha detto Chris, un ex ufficiale dell’esercito degli Stati Uniti, in un russo approssimativo. Sta cercando di imparare la lingua e sfrutta ogni opportunità per esercitarsi. Dopo aver lasciato l’esercito, ha detto di essersi ritrovato con un sacco di domande del tipo “Il nemico è davvero un nemico come ci hanno insegnato?”.  Frequentare il Mari Vanna gli ha aperto gli occhi: gli spaventosi russi sono più interessati alla loro vodka che alla guerra.

Acceleratori tecnologici in tutto il Paese

Da 500 Startup a Y Combinator, potete trovare fondatori di startup di lingua russa praticamente in ogni acceleratore negli Stati Uniti. Starta Accelerator nel cuore di New York, probabilmente, accoglie ogni anno il maggior numero di imprenditori tecnologici russi.

Il programma promuove startup promettenti nella Grande Mela, insegna a superare le differenze culturali, le finanzia e aiuta a prendere piede negli Stati Uniti. L’acceleratore ospita un sacco di sessioni pitch e di eventi di networking in cui si possono incontrare fondatori di startup di molti paesi dell’ex blocco sovietico. Sebbene la maggior parte di loro sia di lingua russa, molti provengono da altri Paesi, come Ucraina, Bielorussia, Polonia o Estonia.

Una società immobiliare molto culturale

Verus Real Estate, con sede a New York, nell’Upper West è una boutique di investimenti immobiliari di giorno e uno spazio di networking per la comunità russa di notte. La compagnia, fondata da Anya Levitov, un’emigrata russa, ospita spesso artisti, come Boris Grebenshikov, uno dei “padri fondatori” della musica rock russa, e Demjan Kudrjavtsev, poeta, media manager ed ex dirigente del “Kommersant”, il primo quotidiano indipendente in Russia.

Alexandre Gertsman Contemporary Art Gallery 

Uno dei luoghi culturali di Manhattan, la galleria Gertsman, è un posto popolare per la comunità creativa russa. Il fondatore della galleria è emigrato negli Stati Uniti quasi 26 anni fa. La sua ascesa alla cima del mondo bohémien di New York iniziò lavando carretti stradali e vendendo foto per strada.

La galleria è il centro dell’élite intellettuale di lingua russa, aperta a qualsiasi argomento politico controverso. “Io sono al di là della politica”, ha detto Gertsman in un’intervista. “Gli artisti che espongono nella mia galleria devono essere in grado di mostrare il proprio stato d’animo. A volte non mi trovo d’accordo con le loro idee, ma accetto ugualmente il lavoro perché è così che dev’essere. Gli artisti hanno il diritto di esprimersi, mentre gli art manager dovrebbero dimostrarsi più imparziali”

 

Il Runglish, la strana lingua parlata dagli emigrati russi in America 

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