Un “anticipo del paradiso”: le meravigliose ceramiche della Chiesa del Salvatore a Belozersk

Belozersk. Vista nord-est dal bastione del Cremlino con la chiesa del Salvatore misericordioso. Sullo sfondo: il Lago Bianco. 29 dicembre 2010

Belozersk. Vista nord-est dal bastione del Cremlino con la chiesa del Salvatore misericordioso. Sullo sfondo: il Lago Bianco. 29 dicembre 2010

William Brumfield
Questo capolavoro ci mostra le incredibili competenze artistiche e artigianali raggiunte secoli fa in Russia. Quello che è andato perduto negli anni del dominio sovietico può essere rivisto nelle straordinarie foto a colori di inizio Novecento di Sergej Prokudin-Gorskij

All’inizio del XX secolo, il chimico e fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij sviluppò un procedimento straordinariamente versatile per la fotografia a colori (vedi il paragrafo in basso).Volendo usare questo metodo per registrare la ricchezza architettonica dell’Impero russo, intraprese numerosi viaggi su grandi distanze tra il 1903 e il 1916. 

Belozersk. Vista nord-est dal bastione del Cremlino con la chiesa del Salvatore misericordioso. Sullo sfondo: il Lago Bianco. Estate 1909

Tra il giugno e il luglio del 1909, Prokudin-Gorskij ricevette un lavoro su commissione da parte del Ministero dei Trasporti, per fotografare le località lungo il Canale Volga-Baltico (noto anche come “Marinskij”), un sistema di vie acquee creato da Pietro il Grande per collegare il bacino del fiume Volga con San Pietroburgo, città fondata nel 1703 e diventata la capitale della Russia nel 1712. L’itinerario collegava alcuni dei siti più antichi della Russia nordoccidentale. 

Chiesa del Salvatore misericordioso, vista dal bastione del Cremlino. Primo piano: casa di Kalinin. 9 giugno 2010

Un punto importante nel viaggio di Prokudin-Gorskij lungo il sistema di canali era la città di Belozersk, 650 chilometri a nord di Mosca, nella regione di Vologda (attuale popolazione: circa 10 mila abitanti). La città è tra i più antichi insediamenti conosciuti nella Russia nordoccidentale. Beloozero, nome con cui era conosciuta in passato, è menzionata nella “Cronaca degli anni passati” sotto l’anno 862, come una delle cinque città concesse ai fratelli Variaghi (ossia Vichinghi) Rjurik, Sineo e Truvor, invitati, secondo la cronaca, a governare gli slavi orientali in quella che era nota come Rus’.

Chiesa del Salvatore misericordioso, vista sud-est. 3 marzo 1998

I corsi d’acqua portano prosperità 

Beloozero fu spostata, fino a occupare la posizione attuale, nel tardo XIV secolo. Qualunque siano i dettagli delle sue origini e la sua dislocazione iniziale, il nome della città indica lo stretto legame con il Lago Bianco (Beloe Ozero, in russo). 

Chiesa del Salvatore misericordioso, vista sud-ovest con il campanile. 3 marzo 1998

Benché più piccolo dei laghi Ladoga e Onega, il Lago Bianco è un collegamento cardine tra questi due laghi e il cuore della Russia. Sul lato sud-est, il Lago Bianco sbocca nella Sheksnà, un importante affluente del Volga, e ora parte della rotta delle crociere estive tra Mosca e San Pietroburgo.

Con l’aumento del potere di Mosca nel XV secolo, Beloozersk divenne un importante baluardo per la Moscovia nel nord-ovest. Ivan III (il Grande) comprese il significato di questo luogo e nel 1487 costruì una grande fortezza, o Cremlino, i cui bastioni di terra sono ancora in piedi. 

Chiesa del Salvatore misericordioso, vista sud-ovest. Estate 1909

La città prosperò alla metà del XVI secolo, in particolare come fonte di oggetti in ferro e di pesce. Eppure, Beloozersk fu testimone degli sconvolgimenti dell’ultima parte del regno di Ivan il Terribile, quando la città fu inclusa nel suo dominio personale (l’oprichnina) e fu usata come luogo di esilio. Il Periodo dei Torbidi (la crisi dinastica seguita alla morte dello zar Boris Godunov nel 1605) portò vaste devastazioni, con il saccheggio di Belozersk da parte di truppe di invasori nel 1612. 

Chiesa del Salvatore misericordioso. Facciata sud con fascia in ceramica. 29 dicembre 2010

La posizione di Belozersk sulle principali vie d’acqua si rivelò però un vantaggio, e il commercio permise la ripresa del borgo nel tardo XVII secolo. Con la fondazione di San Pietroburgo nel 1703, Belozersk si trovò in una posizione cardine tra il bacino del fiume Volga e i laghi Onega e Ladoga che conducevano, attraverso il fiume Neva, alla nuova capitale imperiale.

Il Paradiso in ceramica 

Chiesa del Salvatore misericordioso. Facciata sud con il dettaglio delle piastrelle di ceramica. 8 agosto 2009

Nel XVIII secolo, questa rinnovata prosperità si rifletté nella costruzione di numerose chiese parrocchiali, molte delle quali furono distrutte o danneggiate durante il periodo sovietico. Tra queste chiese, la più bella è la Chiesa del Salvatore Misericordioso (in russo: Tserkov Vsemilostrlivogo Spasa), dedicata a un’icona del Salvatore, venerata per la sua protezione della Russia. 

Vista est dal bastione del Cremlino con la chiesa del Salvatore misericordioso. A destra: Chiesa della Natività di Cristo (demolita negli anni Trenta). Estate 1909

Situata vicino al lago, e chiaramente visibile dalle mura nord-orientali del Cremlino, la chiesa del Salvatore misericordioso, conosciuta anche come chiesa del Salvatore sul Canale, fu originariamente costruita nel 1716-23 e ricostruita due anni dopo l’incendio del Belozersk del 1753. Il suo stile mostra somiglianze con le principali architetture ecclesiastiche del periodo alla vigilia del XVIII secolo, come la Chiesa dell’Epifania (1683-93), vicino al Monastero della Trasfigurazione a Jaroslavl, anche se ci sono differenze importanti. 

Chiesa del Salvatore misericordioso, vista sud-ovest. 9 giugno 2010

Molte chiese di Jaroslavl, nel tardo XVII secolo, furono costruite con mattoni a bella vista, mostrando tutta la maestria dei costruttori. Al contrario, le pareti di mattoni della chiesa del Salvatore erano rivestite di stucco imbiancato. Questa superficie bianca mette in evidenza con brillante chiarezza la caratteristica decorativa principale della chiesa del Salvatore: le fasce orizzontali di piastrelle di ceramica verde, gialla e bianca che fasciano la parte superiore della struttura principale. 

L’arte decorativa in ceramica in Russia subì un revival nel XVII secolo. L’uso estensivo di piastrelle ornamentali non solo proclamava la ricchezza e la bellezza della Chiesa ortodossa, ma poteva essere interpretato come un’anteprima della bellezza del paradiso. Anche se Mosca, Jaroslavl e Novgorod erano i principali centri di questa forma d’arte, la chiesa del Salvatore di Belozersk ne dimostra un’applicazione unica: una “collana” di ceramica intorno alla struttura superiore. 

Chiesa del Salvatore misericordioso. Piastrelle di ceramica, angolo sud-ovest. 8 agosto 2009

Queste file di ceramica al di sopra delle finestre principali forniscono una transizione fino alle bande di mattoni di una cornice ornamentale che sostiene i timpani decorativi (gli zakomary) sotto il tetto. Questa porta a una seconda cornice in mattoni, sopra la quale si trova il tetto con i suoi cinque tamburi e le cupole a cipolla. Le cupole culminano in elaborate croci di ferro realizzate nel 1783.

Le componenti strutturali della chiesa del Salvatore sono unite in un’armonia di proporzioni. Il campanile, collegato al lato ovest da un vestibolo a un piano, offre un grazioso contrappunto alla parte principale della chiesa. Sul lato est, l’estesa abside bassa che contiene l’altare centrale si fonde con la parete est della chiesa attraverso un tetto inclinato coronato da una cupola. 

Sconsacrazione e ripristino 

Durante l’era sovietica, l’interno della chiesa fu saccheggiato e convertito a magazzino. Sulle pareti rimangono solo poche tracce delle sue decorazioni barocche. I suoi altari includevano quello del Salvatore Misericordioso e quattro altari secondari dedicati alla Purificazione della Vergine, a Sant’Andrea, a San Demetrio di Salonicco e a Santa Caterina. 

Chiesa del Salvatore misericordioso, interno. Parete ovest con stuccature barocche. 9 giugno 2010

I lavori di restauro iniziati negli anni Ottanta non hanno affrontato il pericolo di infiltrazioni di acque sotterranee nelle pareti inferiori. Fortunatamente, gli sforzi di restauro rinnovati prima del 1150° anniversario della città nel 2012 hanno stabilizzato la situazione. Sebbene altri monumenti di Belozersk abbiano urgente bisogno di conservazione, la priorità è stata data alla chiesa del Salvatore in considerazione del suo straordinario valore estetico e della sua posizione, e del fatto che è uno dei monumenti più importanti dell’antica Belozersk. 

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Prokudin-Gorskij, il suo metodo e la sua eredità 

Nei primi anni del XX secolo il fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij inventòun complesso procedimento per ottenere fotografie a colori. Tra il 1903 e il 1916 viaggiòper lImpero Russo e scattòoltre 2.000 foto con il nuovo metodo, che comprendeva tre esposizioni su una lastra di vetro. Nellagosto del 1918 lasciòla Russia con gran parte della sua collezione di negativi su vetro e si stabilìin Francia. Dopo la sua morte, a Parigi, nel 1944, i suoi eredi vendettero la collezione alla Biblioteca del Congresso Usa. Allinizio del XXI secolo, la Biblioteca del Congresso ha digitalizzato le immagini di Prokudin-Gorskij, rendendo le foto pubblicamente e gratuitamente disponibili al pubblico mondiale. Un gran numero di siti russi ora ha una copia della collezione. Nel 1986 lo storico dellarchitettura e fotografo William Brumfield organizzòla prima mostra delle foto di Prokudin-Gorskij alla Biblioteca del Congresso. In un lungo periodo di lavoro, cominciato agli inizi degli anni Settanta del Novecento, Brumfield ha rifotografato la gran parte dei luoghi visitati da Prokudin-Gorskij. Questa serie di articoli mette a confronto questi complessi architettonici a circa un secolo di distanza.

 

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