Si chiamerà Albatross il primo aereo alimentato a energia solare, in grado di compiere il primo volo non-stop attorno alla Terra. Il progetto dovrebbe essere realizzato entro il 2020.
Nell’ambito di questo stesso progetto, gli sviluppatori hanno realizzato un “flying lab” a base di fotovoltaico: un metodo per convertire l’energia solare in energia elettrica. È dotato di moduli solari flessibili, unici nel loro genere, prodotti dalla TEEMP, con sede a Mosca.
“Questi moduli solari, con un’efficienza di oltre il 22%, sono in grado di catturare sia la luce diretta, sia quella riflessa”, ha fatto sapere Sergej Kurilov, direttore generale di TEEMP.
I moduli solari flessibili sono installati sulle superfici superiore e inferiore dell’ala, sulla fusoliera e su altre parti dell’apparecchio. La temperatura all’interno del velivolo sarà invece garantita da un riscaldatore elettrico, in grado di scaldare l’intero dell’aereo durante i lunghi voli ad alta quota.
Questo laboratorio fotovoltaico è stato presentato a fine ottobre a Skolkovo, il più grande hub tecnologico della Russia.
Ma sarà necessario sviluppare un’intera gamma di nuove soluzioni tecnologiche per rendere il primo giro intorno al mondo una realtà, ha detto Mikhail Lifshits, responsabile del progetto Albatross. Secondo lui, il laboratorio fotovoltaico è comunque la fase più importante di tutto il processo.
“Non sappiamo ancora quanta energia sarebbe in grado di accumulare un aereo a diverse altitudini e in diversi momenti della giornata”, ha aggiunto. Gli sviluppatori avranno infatti bisogno di ulteriori calcoli per poter disegnare l’aereo.
Si prevede che il giro del mondo si possa svolgere a un’altitudine di 12-14 km e a una velocità media di 210 km/h. Si ritiene inoltre che il velivolo possa percorrere 35mila chilometri in 150 ore, sorvolando Australia, Nuova Zelanda, Cile, Argentina, Brasile e Sudafrica.
Secondo gli autori del progetto, l’80% del volo si svolgerà sopra le acque dell’Oceano Pacifico, dell’Oceano Atlantico e dell’Oceano Indiano.
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