I vulcani più pericolosi della Russia

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BORIS EGOROV
Si trovano in Kamchatka e sulle Isole Curili. Alcuni si risvegliano raramente, ma le conseguenze della loro attività vulcanica sono gravissime

1/ Shiveluch (Penisola della Kamchatka)

Quando il vulcano ha eruttato nell’estate del 2013, le strade di Klyuchi (a 47 km da Shiveluch) erano coperte di cenere rossa.... proprio come una moderna Pompei. Per fortuna non si sono registrati feriti.

2/ Bezymianny (Penisola della Kamchatka)

Il vulcano Bezymianny si sveglia poche volte nell’arco di svariate centinaia di anni. E quando accade, le conseguenze sono spesso catastrofiche. Nel 1956 si creò un’alta colonna di fumo e cenere che raggiunse i 35 km di altezza.

3/ Sarychev (Isole Curili)

In passato l’isola di Matua è stata utilizzata come base sia dall’esercito russo, sia da quello giapponese. Fortunatamente quando il vulcano Sarychev si è svegliato, nel 2009, l’isola era già stata abbandonata.

4/ Klyuchevskaya Sopka (Penisola della Kamchatka)

Alto 4.754 metri, è il vulcano attivo più alto dell’Eurasia. Si risveglia in media ogni 4-5 anni, ma gli scienziati rilevano che ultimamente la sua attività è aumentata.

5/ Karymsky (Penisola della Kamchatka)

Quando nel 1966 questo vulcano eruttò, una potente esplosione spazzò via quasi tutta la fauna nel vicino lago Karymsky.

6/ Ebeko (Isole Curili)

L’eruzione di Ebeko avvenuta nel 1859 colpì molte delle isole Curili settentrionali. A causa del forte fumo e delle esalazioni sulfuree, gli abitanti soffrirono a lungo di nausea e mal di testa.

7/ Kizimen (Penisola della Kamchatka)

Quando Kizimen si svegliò, nel 2009, la forza esplosiva fu talmente forte che la cenere coprì buona parte della riserva naturale di Kronotsky, una delle più antiche del paese.

8/ Sinarka (Isole Curili)

Oggi questo vulcano non rappresenta più una pericolosa minaccia. Ma quando eruttò nel 1872 distrusse totalmente il vicino villaggio di Ainu.