Con una velocità massima di 125 km/h, la Bryansky è stata la locomotiva a vapore più veloce realizzata nell’Impero russo all’inizio del Novecento. È riuscita a sopravvivere ai due conflitti mondiali ed è rimasta in funzione fino alla metà degli anni Cinquanta.
Con oltre 10.000 modelli fabbricati, la “E” resta la locomotiva russa a vapore più prodotta in assoluto. Progettata nel 1912, è ancora oggi utilizzata come scenografia per i film d’epoca, per qualche festa o per dei tour in stile retrò.
Progettata nel 1931, la Felix Dzerzhinsky è stata una delle locomotive a vapore più potenti dell’Unione Sovietica. Più di mille modelli sono stati inviati in Cina, dove sono rimasti in funzione fino agli anni Ottanta.
Questa enorme locomotiva a vapore è stata realizzata in Urss nel 1934. Era l’unico modello al mondo con sette paia di ruote. La “AA” (Andrey Andreev) è stata mandata in pensione a causa delle sue grandi dimensioni: così come è emerso negli anni, il suo peso comprometteva le ferrovie e aveva difficoltà a girare correttamente. Gli ultimi modelli di “AA” sono stati rottamati negli anni Sessanta.
Le locomotive a vapore “L”, conosciute anche con il nome di “Pobeda” (vittoria) sono apparse alla fine della Seconda guerra mondiale, nel 1945. Efficiente e affidabile, è considerata una delle migliori locomotive a vapore di epoca sovietica.
Costruita nei primi anni Trenta, la Joseph Stalin è stata la locomotiva a vapore più potente di tutta Europa. L’unico modello sopravvissuto, oggi si trova a Kiev.
Potente quasi quanto la “Joseph Stalin”, la P36 “General” è stata l’ultima locomotiva a vapore sovietica destinata al trasporto dei passeggeri.
Con il peso record di 380 tonnellate, questa è stata la locomotiva sovietica a vapore più pesante. È apparsa nella metà degli anni Cinquanta, poco prima che si interrompesse la produzione di locomotive a vapore. La P38 era una copia leggermente modificata della locomotiva a vapore più potente del mondo, la “Yellowstone”. Ne vennero realizzati solo quattro esemplari, ma nessuno è arrivato fino ai giorni nostri.
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