Strane fermate dell’autobus
Cosa vi aspettereste di vedere in mezzo a degli immensi campi di grano? Di tutto, fuorché una cosa come questa!
E non si tratta di Photoshop! Ecco come appare una banale fermata dell’autobus nel villaggio di Rostavanovskoe, nel territorio di Stavropol, a 1.600 km da Mosca. Sopra la costruzione si staglia una grande statua di San Giorgio. La scultura è stata realizzata in epoca sovietica all’interno di un laboratorio del villaggio, che all’epoca era una grande fattoria collettiva.
Piramidi
Denis Abramov/Sputnik
La “rivoluzione culturale” nel villaggio di Aleksandrovskoe (1.500 km da Mosca) è iniziata quando gli agricoltori locali hanno guardato un telefilm dedicato all’estinzione dei villaggi russi. E così un contadino del posto ha escogiato un piano per farsi notare: ha deciso di costruire con cumuli di paglia una piramide egizia quasi a grandezza naturale.
Una torre di automobili
Uliana Lomanova
Nel villaggio di Konstantinovka è invece apparsa un’assurda piramide fatta di automobili.
La casa del fabbro
Pavel Lisitsyn/Sputnik
Ecco come sarebbe nella realtà un’autentica casa delle favole russe. Si tratta del progetto realizzato nel corso di un’intera vita da Sergej Kirillov, un fabbro del villaggio di Kunar, a 1.800 km da Mosca. La sua straordinara abitazione è stata decorata negli anni da cupole, fiori, statue, colonne e disegni.
Sculture in legno
Nel villaggio di Nikola-Lenivets (220 km da Mosca), più di una decina di anni fa l’artista Nikolaj Polissky ha realizzato sculture di grandi dimensioni fatte con alberi e rami rotti. Ha inoltre lanciato il festival “Archstoyanie”, ora famoso in tutto il mondo: durante la kermesse vengono realizzate varie sculture di legno che trasformano il villaggio in un vero e proprio parco artistico all’aperto.
Ecco ad esempio una struttura alta 22 metri chiamata “Bobur” in omaggio all’artista del Centro Pompidou di Parigi.
La casa dell’elefante
Una casa a forma di elefante indiano è spuntata nel villaggio Ostrovtsy, a 30 km da Mosca. La struttura è stata realizzata da un residente del posto, Aleksej Sorokin, che ha una piccola impresa di costruzioni. L’interno dell’elefante è privo di muri e colonne e i piani sono collegati da una scala a chioccola.