Situata nella parte meridionale del Volga, a circa 1.000 km da Mosca, Samara attende con impazienza l’arrivo di turisti e tifosi per la Coppa del Mondo di calcio. Questa città vi sorprenderà con la sua splendida vista sul fiume e il suo cibo delizioso! Pronti? Inizia l’avventura!
1° giorno
Fate una passeggiata sulla strada pedonale principale
Il primo approccio con questa città deve iniziare dalla via Leningradskaya. Nel punto più alto potrete vedere il monumento al poliziotto-eroe, il personaggio delle favole per bambini, zio Styepa. Questo è di sicuro il luogo migliore per godersi il sole e riposare su una della tante panchine.
Pranzo in via Kuybusheva
Vi è già venuta fame? Recatevi in via Kuybusheva (una perpendicolare di via Leningradskaya). Qui avrete l’imbarazzo della scelta tra bar e ristoranti di cucina georgiana, russa, italiana, tedesca, giapponese, americana... Un consiglio per l’estate: ordinate un frullato di bacche, fatto con ingredienti freschi e locali!
Il bunker di Stalin
Nel 1941, durante la Grande Guerra Patriottica, molte istituzioni vennero fatte evacuare da Samara (in quel periodo la città si chiamava “Kuibyshev” in onore di un funzionario sovietico). Il bunker di Stalin venne costruito nel 1942 nel centro della città a una profondità di 37 metri (12 piani sotto terra!).
Per il progetto gli architetti presero spunto dalla stazione metropolitana Aeroport di Mosca e scavarono nel sottosuolo un enorme buco, dove realizzarono il bunker. Nessuno lo seppe fino agli anni Novanta, quando venne declassificato e aperto ai primi turisti. Nel 2017 venne declassificato anche il bunker del generale Zhukov, che si trova nella periferia della città.
Ammirare il Volga dall’eliporto
L’eliporto, in russo vertolyotka, è il miglior punto di osservazione della città: da qui si può godere una meravigliosa vista panoramica sul Volga.
Una serata sul lungofiume
Concedetevi una romantica passeggiata sui 3 km di lungofiume che costeggiano il Volga nel centro della città. Oltre alle piste ciclabili, qui troverete bar e locali alla moda, ma anche una spiaggia di sabbia! Nel Volga potrete nuotare e giocare a pallavolo sulla riva.
2° giorno
Gita in barca al Parco Nazionale Samarskaya Luka
Dall’altra parte del Volga troverete alcune colline verdi. Queste sono le montagne Zhiguli del bellissimo ed enorme parco nazionale Samarskaya Luka. Se avete a disposizione qualche ora libera, fate una gita in barca fino al vicino villaggio di Shiryaevo, dove Ilya Repin ha realizzato alcuni schizzi per il suo famoso dipinto “Barcaiolo sul Volga”.
In metro
Oltre a Mosca e San Pietroburgo, solamente sette città russe hanno la metropolitana. La maggior parte delle loro stazioni sono degli autentici capolavori di architettura. La metro di Samara è piuttosto giovane, è stata aperta nel 1987 e non ha niente da invidiare alle metro più vecchie delle altre città. Tra le stazioni più interessanti da osservare ci sono Gagarinskaya, dedicata a Yurij Gagarin, dove una serie di mosaici raffigurano l’infinito cielo stellato.
La stazione Pobeda (vittoria) è stata progettata in onore della vittoria sovietica durante la Seconda guerra mondiale. Non perdetevi nemmeno la stazione Sportivnaya, dedicata ai successi russi nello sport.
Un selfie nel museo dello spazio
Qui potrete scoprire come è fatto un razzo russo R-7, realizzato presso il Centro spaziale di Samara nel 1987.
Cercate un angolo di pace nel giardino Strukovsky
All’inizio del XIX secolo, il Consigliere di Stato Nikolaj Strukov costruì una villa e un giardino, ma quando si trasferì in un’altra regione queste sue proprietà vennero vendute. Da quel momento il giardino Strukovsky è il luogo preferito degli abitanti del posto, che vengono qui per giocare con gli scacchi giganti e fare skateboard.
Ammirare il tramonto da Piazza Pushkinskaya
Non è chiaro se il poeta Aleksandr Pushkin sia mai stato a Samara, ma la piazza che porta il suo nome è uno dei luoghi da non perdere di questa città.
Da qui potrete ammirare il fiume Volga, le bellissime chiese e uno dei più antichi birrifici russi, Zhiguli, costruito alla fine del XIX secolo dall’aristocratico austriaco Alfred von Vacano.