Le Cattedrali di Ostashkov: un gioiello architettonico sul lago Seliger

Questa cittadina della regione di Tver vale senz’altro una visita. Le due chiese hanno avuto destini diversi in epoca sovietica: una è stata trasformata in museo e una in officina meccanica, ma si sono abbastanza ben conservate. E potrete rivivere qui l’idillio delle foto a colori di Sergej Prokudin-Gorskij, che scattò le sue immagini nel 1910

All’inizio del XX secolo, il chimico e fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij inventò un complesso procedimento per ottenere vivide e dettagliate fotografie a colori (vedi riquadro in basso). La sua visione della fotografia come forma di educazione e di comprensione dell’esistente è stata espressa con particolare chiarezza attraverso le sue fotografie di monumenti architettonici russi in giro per il Paese.
Nel 1908, Prokudin-Gorskij organizzò proiezioni su schermo delle sue immagini a colori per vari gruppi di San Pietroburgo, inclusi i membri della corte imperiale e della Duma di Stato (il Parlamento). Dopo un incontro con l’imperatore Nicola II nel maggio del 1909, il progetto di Prokudin-Gorskij ricevette l’appoggio ufficiale del Ministero dei Trasporti, che facilitò la sua fotografia lungo le ferrovie e i corsi d’acqua della Russia.

Ostashkov. Cattedrale della Trinità. Vista ovest. 24 agosto 2016

Nel maggio del 1910, Prokudin-Gorskij proseguì dunque il suo lavoro nel bacino del fiume Volga, con un viaggio a Ostashkov, situato su una lingua di terra che si estende nel lago Seliger a sud della comunità monastica di Nilova Pustyn, situata nella moderna Regione di Tver. I primi riferimenti a un insediamento russo vicino al sito risalgono al tardo XIV secolo. A quel tempo, l’insediamento era conosciuto come “Klichen”, nome che ancora oggi porta un’isola che ai nostri giorni è collegata con la terraferma da una strada rialzata a nord della città. L’insediamento di Klichen sembra essere stato abbandonato dopo un’incursione proveniente da Velikij Novgorod, nel 1393. A quel tempo, il luogo fungeva da posto di confine per il Principato di Rzhev, alleato di Mosca, rivale di Novgorod. Secondo la leggenda locale, un sopravvissuto al raid, un uomo conosciuto come Ostashko nel dialetto locale, fondò un nuovo insediamento dove oggi sorge Ostashkov, sulla penisola subito a sud dell’isola.  

Cattedrale della Trinità. Vista sud-ovest. Inizio estate 1910

Un sito strategico
La Ostashkov medievale beneficiò dei legami con la gerarchia ecclesiastica di Mosca e con il potente monastero di San Giuseppe Volotskij nei pressi di Volokolamsk, e le fu concesso il privilegio di città già nel 1500. Era divisa in due quartieri: “del Patriarca” e “San Giuseppe”.

Cattedrale della Trinità. Vista sud-est. 24 agosto 2016

Durante la crisi dinastica del XVII secolo, passata alla storia come “Periodo dei torbidi”, Ostashkov fu occupata da fazioni rivali nel 1608 e nel 1609. Le fortificazioni in legno erette all’interno dell’insediamento nel 1587 furono sufficientemente robuste per resistere a un nuovo attacco polacco nel1610, ma gran parte della città oltre le mura fu distrutta.
Fortunatamente, Ostashkov si riprese presto. Il suo ruolo di stazione di frontiera strategica e la sua posizione su una rete di corsi d’acqua tra Velikij Novgorod a nord-ovest e il bacino del fiume Volga a sud-est portarono a una robusta crescita economica nel XVII secolo. Inoltre, il lago Seliger dava alla città una ricca fonte di pesce.

Cattedrale della Trinità. Galleria sud, dettaglio finestra. 24 agosto 2016

Tesori in pietra
Un grande incendio nel settembre del 1676 distrusse il centro della città, ma la città rimase economicamente florida. La prosperità della città e la necessità di ricostruire dopo l’incendio si rifletterono nella singolare costruzione di non una ma ben due grandi cattedrali in muratura (sobory, in russo) nel tardo XVII secolo. La prima era dedicato alla Resurrezione e l’altra alla Trinità. La fotografia di Prokudin-Gorskij di Ostashkov dall’isola di Voroni attraverso una distesa d’acqua a est mostra la connessione tra il lago e la città, con le chiese nel centro. Le mie fotografie, scattate nell’agosto 2016, offrono una visione dettagliata dell’insieme della chiesa centrale, inclusi due campanili indipendenti.

Ostashkov. Complesso della cattedrale dall’isola di Voroni. Da sinistra: Cattedrale della Trinità; Torre campanaria; Chiesa della Resurrezione; Torre campanaria. Inizio estate 1910

Il più colorato dei due monumenti fu iniziato nel 1685 e consacrato alla Santissima Trinità nel 1697. Originariamente, la Cattedrale della Trinità mostrava ornamenti tipici del tardo XVII secolo, con cornici decorative e nicchie. Le cinque cupole in cima poggiano su una serie di timpani decorativi semicircolari (gli zakomary).

Campanile della Cattedrale della Trinità. Vista sud-est. 24 agosto 2016

Durante i secoli XVIII e XIX, la Cattedrale della Trinità fu modificata più volte, compresa la ricostruzione del tetto con i frontoni neoclassici visibili nella fotografia di Prokudin-Gorskij scattata da sud-ovest. Verso la metà del XVIII secolo, la cattedrale si arricchì di una galleria chiusa a un piano (parzialmente visibile nella sua fotografia) e quattro altari secondari dedicati alla Santa Paraskeva Pjatnitsa, all’icona Okovetskii, a San Giorgio e a San Nicola.

Cattedrale della Trinità. Galleria del sud. 24 agosto 2016

A metà del XVIII secolo iniziarono i lavori anche su un grande campanile fregiato proprio a ovest della Cattedrale della Trinità. Il suo stile mostra caratteristiche barocche tipiche dell’architettura provinciale dell’epoca. Nel 1854, un piccolo tesoro fu aggiunto alla facciata sud della torre, visibile nella mia fotografia. La Cattedrale della Trinità fu chiusa nel periodo sovietico e infine consegnata al Museo di storia locale, che occupa i suoi locali fino ai giorni nostri. Il trasferimento del museo in questa sede ha permesso la conservazione di gran parte della decorazione interna barocca.
Negli anni Settanta un restauro sotto la supervisione di Vladimir Jakubeni restituì l’esterno della Cattedrale della Trinità a quella che era considerata la sua forma originale. Di particolare interesse è la linea del tetto, che ha riacquistato le sue due file di timpani zakomary sotto le cinque cupole, come si può vedere nella mia fotografia. Le pareti di mattoni erano dipinte di rosso vivo con rifiniture bianche, uno stile tipico del XVII secolo. La fotografia di Prokudin-Gorskij mostra pareti imbiancate, che fornivano uno sfondo adatto per i dipinti del XIX secolo all’interno dei timpani zakomary (ora cancellati).

Ostashkov. Vista dall’isola di Voroni. Centro: complesso della cattedrale. In lontananza a sinistra: il monastero di Znamenskii. Inizio estate 1910

La vicina Chiesa della Resurrezione, situata appena a sud-ovest di quella della Trinità, fu iniziata un po’ prima, nel 1677, con il sostegno del monastero di San Giuseppe Volotskij. Consacrata nel 1689, la chiesa aveva altari secondari dedicati alla Natività di Giovanni Battista, a San Giuseppe Volotskij, alla Dormizione della Vergine e alla Natività di Cristo.
Come la sua vicina, la Chiesa della Resurrezione (che a volte viene chiamata anche cattedrale) era una struttura cubica relativamente semplice coronata da zakomary e cinque cupole. Anch’essa si arricchì poi di una galleria chiusa a un piano, alla metà del XVIII secolo. Gli interni di entrambe le chiese furono rifatti con esuberanti decorazioni barocche nell’ultima parte del XVIII secolo.

Durante il periodo sovietico, la Chiesa della Resurrezione fu meno fortunata di quella della Trinità. Fu infatti convertita in un’officina meccanica, eppure, stranamente, gran parte della decorazione delle pareti interne è sopravvissuta. L’altare principale è stato riconsacrato, anche se l’officina era ancora attiva al momento della mia visita del 2016. Va notato che la Chiesa della Resurrezione e i due campanili compaiono nell’opera di Prokudin-Gorskij solo nella vista panoramica dall’isola di Voroni. Ciononostante, questa prospettiva fornisce informazioni sulla relazione tra i quattro elementi.

Ostashkov ha attraversato grandi problemi economici. Dal 1989, la popolazione è diminuita di oltre un terzo e ora vi vivono poco più di 16 mila persone. Ma c’è qualche elemento positivo: la Chiesa ortodossa ha intrapreso gli sforzi del restauro, e il vicino Monastero di San Nilo ha portato a un aumento del turismo nella regione. Ma sono necessari ancora enormi lavori per ripristinare l’insieme architettonico del centro città.

Riquardo
Nei primi anni del XX secolo il fotografo russo Sergej Prokudin-Gorskij inventò un complesso procedimento per ottenere fotografie a colori. Tra il 1903 e il 1916 viaggiò per l’Impero Russo e scattò oltre 2.000 foto con il nuovo metodo, che comprendeva tre esposizioni su una lastra di vetro. Nell’agosto del 1908 lasciò la Russia con gran parte della sua collezione di negativi su vetro e si stabilì in Francia. Dopo la sua morte, a Parigi, nel 1944, i suoi eredi vendettero la collezione alla Libreria del Congresso Usa.All’inizio del XXI secolo la Libreria del Congresso ha digitalizzato le immagini di Prokudin-Gorskij, rendendo le foto pubblicamente e gratuitamente disponibili al pubblico mondiale. Un gran numero di siti russi ora ha una copia della collezione. Nel 1986 lo storico dell’architettura e fotografo William Brumfield organizzò la prima mostra delle foto di Prokudin-Gorskij alla Libreria del Congresso. In un periodo di lavoro agli inizi degli anni Settanta del Novecento, Brumfield ha rifotografato la gran parte dei luoghi visitati da Prokudin-Gorskij. Questa serie di articoli mette a confronto come apparivano questi siti ad alcuni decenni di distanza.

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie