Le 10 isole disabitate più affascinanti della Russia

Turismo
ALEKSEJ MOSKO
Luoghi remoti, una natura vergine e incontaminata: ecco alcuni dei luoghi dove sarà per voi ben difficile incontrare dei turisti

L’isola Champ è una delle più remote e misteriose dell’Artico russo. Fa parte dell’arcipelago di Francesco Giuseppe e affascina i visitatori per gli austeri paesaggi di tundra e per le grandi sfere di roccia che si possono incontrare in questo territorio. Gli scienziati non sono ancora stati in grado di offrire spiegazioni convincenti su questo strano fenomeno e ovviamente si rincorrono le teorie più stravaganti, alcune delle quali parlano anche di un’invasione extraterrestre 

Con le sue cime a forma conica, l’Isola Ioni, nel freddissimo Mare di Okhotsk, non sembra esattamente il tipo di luogo dove si reca la gente che cerca un po’ di riposo. Ma qui una cosa è certa: ci si può godere una natura davvero selvaggia. Tra le principali attrazioni ci sono la stazione meteorologica automatica, una colonia di uccelli e una spettacolare zona dove vivono i leoni marini 

L’isola di Khmelniki, sull’alto Volga, vanta il titolo di isola più attraente di Russia, secondo l’edizione russa di Forbes. Situata a 350 km a nord-est di Mosca, è un’ottima meta per gli amanti della pesca 

Completamente coperta di permafrost, un perenne strato di ghiaggio, l’isola Mali Taimur, nel Mar di Laptev, non è esattamente tra i luoghi più accoglienti del Paese. Questa terra, coperta in buona parte da muschi e licheni, fu scoperta nel 1913 e le venne inizialmente dato il nome in omaggio ad Aleksej, figlio dello zar Nicola II. Nella foto, un orso polare vicino alla base di ricerca scientifica nell’arcipelago Severnaya Zemlya 

La maggior parte delle isole Curili, nell’Estremo oriente russo, sono disabitate. L’isola vulcanica di Matua è una delle più sorprendenti. In passato ospitava una base militare giapponese e fu consegnata all’Urss dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Quando l’esercito russo lasciò Matua nel 2001, sull’isola apparvero i primi turisti. I viaggiatori che si avventurano in questo territorio di sicuro incrociano i resti del suo tormentato passato: bunker abbandonati, trincee e rifugi antiatimoci 

Furugelm, l’isola più meridionale della Russia, non è ciò che si può definire un paradiso terrestre. Ma questo territorio vicino a Vladivostok è di sicuro un paradiso per ornitologi e sommozzatori 

Le isole Habomail devono parte della propria fama alla disputa territoriale con il Giappone. Si tratta di un gruppo di isolotti disabitati, se non fosse per un posto di frontiera russo. Il gruppo di isole Shishki è forse il più pittoresco di questa zona. Si tratta di quattro rocce dall’aspetto inusuale, inizialmente chiamate Shashki (gioco della dama) per la forma caratteristica che si è potuta osservare dall’alto. Ma per un errore cartografico, oggi il nome è conosciuto come Shishki, che significa “pigne di pino” 

Spiagge di sabbia nera, erba verde smeraldo. L’isola di Moneron, nell’Estremo oriente russo, è pura bellezza. È stato uno dei luoghi remoti che ha maggiormente attratto turisti visto che l’isolotto si è trasformato in un parco marittimo nel 2008 

L’isola Tyuleni, nel mar Caspio, è il luogo ideale dove ambientare un film horror. Le rovine di una scuola, un cimitero abbandonato e un faro dimenticato spuntano dalla steppa nera. Situata a 47 km dalla costa del Daghestan, negli anni Cinquanta l’isola assistì alla misteriosa scomparsa della popolazione che vi abitava. Le cause non sono mai state chiarite. Tra le ipotesi più accreditate c’è la teoria di una grande inondazione 

Le isole Ushkan sono il gioiello della bellissima natura del Lago Bajkal. Una tappa obbligatoria per tutti gli amanti degli animali. Qui vive la foca del Bajkal