Ai nostri giorni potete vederlo indosso ai cappellani e ai sacerdoti della Chiesa ortodossa russa o ai comandanti militari di rango. E borda sia lo Stemma di Stato russo che la bandiera nazionale. Pressoché ovunque, in Russia, potete trovare e acquistare oggetti con questo ricamo dorato: borse, portafogli, foulard, astucci per occhiali e custodie per gli smartphone riempiono le vetrine dei negozi di souvenir in stazioni, aeroporti o nelle vie più frequentate dai turisti.
Ma la capitale del ricamo in filo d’oro è una piccola città della regione di Tver, 240 chilometri a nordovest di Mosca: Torzhok, centro di 48 mila abitanti sulla strada federale M-10 che dalla capitale porta a San Pietroburgo. Se siete in viaggio in macchina, fermatevi e date un’occhiata a questo gioiello della tradizione artigianale russa.
Un piacere costoso
Centinaia di anni fa, i mongoli e i tatari portarono i fili d’oro dalle steppe dell’Asia centrale alla parte occidentale della Russia. Nella regione intorno a Torzhok la lavorazione dell’oro era nota già nel X secolo. La principessa Olga di Kiev (879 – 969) una volta ricevette un pezzo d’oro in regalo da un monaco, lo portò nella capitale e lo mostrò a tutti i nobili. I più antichi frammenti d’oro trovati a Torzhok sono invece datati al 1238.
Anche se era considerata una forma di artigianato familiare, tramandato di madre in figlia per generazioni, la lavorazione dell’oro non era qualcosa per la gente normale: solo i materiali e i fili d’oro erano talmente costosi da tenere lontani i contadini dall’impresa. I fili di seta e di vero oro sono bruciati assieme, e grazie a questo procedimento ottengono la loro lucentezza dorata. Oggi il filo d’oro viene prodotto in un piccolo villaggio nella regione di Vladimir.
Oro per gli zar, oro per i soviet
Gli abitanti di Torzhok (che si chiamano “novotory”, dal vecchio nome della città: Novyj Torg) sono da secoli famosi come ricamatori in oro in tutta la Russia. La famiglia imperiale faceva i suoi ordini qui, e una trentina di ragazze del posto andarono a lavorare a San Pietroburgo per confezionare gli abiti allo zar. Anche i viaggiatori stranieri e i mercanti di passaggio portavano spesso in patria questi manufatti, come ricordo della Russia.
Tuttavia, solo nel 1894 Dmitrij Romanov, una personalità del luogo, aprì a Torzhok i primi laboratori di ricamo in oro. Poi Romanov iniziò a raccogliere le più belle opere in un museo. Fu invece nel 1923 che aprì la Scuola di lavorazione dell’oro di Torzhok.
Sebbene i bolscevichi ufficialmente non amassero l’opulenza, dopo la rivoluzione la domanda di lavorazioni in oro crebbe a dismisura. Perché? Perché tutti i gagliardetti e le banderuole socialiste venivano ricamati qui. Così la piccola scuola divenne famosa fino ai nostri giorni, e nel 1928 si trasformò in artel (un tipo di associazione cooperativa) con il nome di “Fabbrica di ricamo dell’oro Otto marzo”, impiegando circa 1000 donne. Ai tempi della Seconda guerra mondiale l’oro di Torzhok ricamava le uniformi di cuoio per il campo di battaglia, ma anche le insegne d’oro per gli eroi dall’Armata Rossa, e poi bandiere per eventi politici, manifestazioni…
La situazione oggi
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, anche la fabbrica di ricami in oro di Torzhok finì male. Sembrava che dovesse essere venduta a un imprenditore americano, poi fu acquistata da un benestante del posto, Oleg Ivanov, intenzionato a salvare la tradizione. Oggi gli abitanti della città gli sono ancora riconoscenti per questo.
Uno dei migliori clienti divenne la Chiesa ortodossa che, dopo la fine del regime ateo, tornava ad avere nuova forza. Le prime opere ricamate in oro dopo la riapertura della fabbrica nel 1992 sono state icone su tela: la prima fu dedicata a San Nicola Taumaturgo (in Italia più noto come San Nicola di Bari) e insieme a tutta la fabbrica fu benedetta dal Patriarca Alessio II.
Oggi nella fabbrica “Torzhok Zolotoshveya” lavorano circa 300 donne. Anche se gli uomini sono i benvenuti, nessuno ha ancora mai mandato il curriculum. Ogni anno, circa 15 ragazze iniziano a studiare l’arte del lavoro in oro. In due anni e mezzo imparano a distinguere circa 100 tipi di fili d’oro e numerosi modi per ricamare i più diversi motivi e disegni.
I maestri esperti producono un ricamo in oro perfetto; più preciso di qualsiasi macchina da cucire nel mondo. Ma per realizzare una sola immagine (in Russia è un regalo prestigioso per politici di rango e importanti società, per decorare uffici e le sedi), anche il miglior ricamatore di Torzhok ha bisogno di lavorare per circa un anno o addirittura di più.
Come arrivare fin qui
Torzhokskie Zolotoshvei (Fabbrica del ricamo in oro di Torzhok, con negozio e museo)
Kalininskoe Shosse 12, Torzhok, Regione di Tver
– in auto: strada M-10 Mosca - San Pietroburgo, (240 chilometri da Mosca; 490 chilometri da San Pietroburgo)
– in treno: Bisogna raggiungere Tver (da Mosca, con il treno ad alta velocità Sapsan, è un’ora di viaggio), poi da Tver ci sono treni locali per Torzhok (un’ora e mezzo) oppure minibus che partono dalla stazione (un’ora di viaggio). Chiedere di fermarsi al museo “Zolotoshvei”. Per i biglietti e gli orari dei treni consultate il sito delle Ferrovie russe.
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Suggerimento 2:
I ricamatori di Torzhok offrono workshop ai turisti. Non perdete l’occasione di ricamare le vostre iniziali in oro!