La Cattedrale di Sant’Isacco. Fonte: Shutterstock
La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Fonte: Shutterstock
La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, eretta nel 1703, è la chiesa più antica della città e anche la più alta del suo centro storico: la sua guglia dorata misura 122,5 metri. Per legge è vietato erigere costruzioni più alte nel centro cittadino.
Pietro il Grande, il primo imperatore della Russia, nonché fondatore di San Pietroburgo, voleva che la chiesa più importante della nuova capitale russa superasse in altezza il Campanile di Ivan il Grande del Cremlino di Mosca, la vecchia capitale. L’imperatore ordinò anche di trasferire da Mosca nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo non ancora ultimata i sepolcri degli imperatori russi. Nella cattedrale sono sepolti quasi tutti gli zar russi, a partire da Pietro fino a Nicola II, trucidato dai bolscevichi nel 1918.
La Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo vista dall'alto. Fonte: Shutterstock
L’angelo dorato che campeggia sulla guglia della cattedrale è uno dei simboli di San Pietroburgo e il suo talismano. Gli alpinisti industriali che hanno restaurato nel 1997 l’anemometro sulla guglia hanno rinvenuto al suo interno un biglietto in cui i restauratori che li avevano preceduti nel 1960 si lamentavano dei ritmi di lavoro pressanti e dei salari modesti. Da allora, ogni volta che dei restauratori si arrampicano fino in cima alla guglia per ripulire il talismano della città, lasciano un messaggio a 122 metri d’altezza per i colleghi futuri.
Un consiglio: A mezzanotte e a mezzogiorno l’orologio del campanile suona l’inno nazionale e d’estate sulla piazza antistante la cattedrale si possono ascoltare concerti di campane.
La Cattedrale di Sant’Isacco. Fonte: Shutterstock
La Cattedrale di Sant’Isacco è l’immagine simbolo più riprodotta di Pietroburgo non solo per le sue dimensioni colossali: la cupola dorata di questa cattedrale, che è la terza più alta d’Europa, è visibile a decine di chilometri di distanza ben oltre i confini del centro storico. Mentre la Cattedrale di Sant’Isacco veniva costruita nell’arco di quarant’anni (1819-1858) i pietroburghesi si lamentavano delle sue dimensioni grevi e sproporzionate, in disaccordo con l’architettura degli edifici vicini, ma, ciò nonostante, la Pietroburgo di oggi sarebbe impensabile senza la presenza di Sant’Isacco.
La Cattedrale di Sant’Isacco. Fonte: Shutterstock
Vale la pena affrontare l’impresa di salire i 562 gradini della scala che porta al colonnato, che circonda la cupola a un’altezza di 44 metri da terra, equivalente a quella di un palazzo di 16 piani. La città, tagliata da fiumi e canali in decine di isole, è visibile da quassù da tutti i lati. Alla cassa del museo e alle biglietterie automatiche agli ingressi del colonnato è possibile acquistare un biglietto solo per il colonnato e nel periodo delle “notti bianche”, da giugno ad agosto, i visitatori possono accedervi fino alle 4 del mattino.
Un consiglio: La vista più bella della cattedrale è quella che si ha dal centro della Piazza di Sant’Isacco dalla statua equestre dello zar Nicola I.
La Cattedrale della Resurrezione di Cristo, meglio nota come Chiesa del Salvatore sul Sangue versato. Fonte: Shutterstock
Questa cattedrale è meglio nota con il nome di Chiesa del Salvatore sul Sangue versato. Come modello gli architetti che la progettarono scelsero le chiese medioevali di Mosca, ma a realizzare i bozzetti dei mosaici degli interni furono dei maestri della pittura romantica russa del XIX secolo. Alla base della storia della cattedrale vi è un antefatto tragico: venne eretta sul luogo dell’assassinio dello zar Alessandro I, vittima di un attentato terroristico.
La Cattedrale della Resurrezione di Cristo, meglio nota come Chiesa del Salvatore sul Sangue versato. Fonte: Shutterstock
Al suo interno sette chilometri quadrati di mosaici rivestono interamente le pareti. L’immagine di Cristo nel mosaico sotto la cupola centrale è collocata in modo che i suoi occhi danno la sensazione di guardarvi sempre in qualunque punto della cattedrale voi vi troviate. Nell’altare di fronte, situato nella navata ovest della cattedrale, sotto le pietre naturali è conservato un frammento del selciato su cui precipitò Alessandro I dopo l’esplosione della bomba.
Un consiglio: Non limitatevi ad ammirare l’esterno della cattedrale. Alle casse del museo è possibile trovare per 200 rubli audioguide in una dozzina di lingue diverse che vi aiuteranno a scoprire le tecniche artistiche e i materiali impiegati nella costruzione della cattedrale. Ogni mattino alle 7.30 si può entrare gratis durante la messa.
La Cattedrale di Kazan. Fonte: Shutterstock
Il colonnato semicircolare, che circonda la Cattedrale di Kazan, ricorda quello della Basilica di San Pietro in Vaticano, ma in realtà serve a dissimulare il fatto che la cattedrale è rivolta di lato verso il Nevskij Prospekt, la via principale della città; questo perché, secondo i dettami dell’architettura ecclesiastica, l’altare dev’essere orientato a est.
Nel colonnato oggi non si può passeggiare, ma in compenso la cattedrale è aperta fin dal primo mattino e l’ingresso è gratuito. È una chiesa aperta al culto e ogni giorno si celebravano delle funzioni.
La Cattedrale di Kazan. Fonte: Shutterstock
Inaugurata nel 1811, l’anno successivo la Cattedrale di Kazan divenne un monumento celebrativo della vittoria su Napoleone. Nel giardino davanti alla cattedrale furono collocate le statue dei due condottieri, protagonisti delle guerre napoleoniche: a ovest quella di Barclay de Tolly, e a est, quella di Mikhail Kutuzov, eroe di “Guerra e pace” di Tolstoj.
Un consiglio: La migliore vista sulla Cattedrale di Kazan si ha sul lato opposto del Nevskij Prospekt, dalle finestre del caffè “Singer”, al primo piano della libreria “Dom knigi” (Nevskij Prospekt, 28).
La Cattedrale di Smolnyj. Fonte: Shutterstock
La Cattedrale di Smolnyj si trova ai limiti del centro cittadino. Raggiungerla a volte può essere complicato perché con il nome Smolnyj non si designa solo la chiesa, ma anche il palazzo del municipio di Pietroburgo situato nelle vicinanze. “Quell’altro Smolnyj” lo individuerete facilmente dalla quantità di pullman di turisti parcheggiati e di giovani che brindano con lo spumante: la foto di nozze per ogni famiglia pietroburghese che si rispetti qui è di rito.
La Cattedrale di Smolnyj. Fonte: Shutterstock
La caratteristica architettonica di questa cattedrale è di non possedere una facciata anteriore perché tutte le pareti dell’edificio hanno lo stesso stile elegante da tutti i lati, anche quelle che guardano verso i quartieri moderni sull’altra riva della Neva. Il colore è stato studiato in modo da accordarsi con quello del cielo cittadino e passa dall’azzurro intenso delle giornate piene di sole al grigio delle giornate più uggiose. Tutto dipende dal clima sempre mutevole di Pietroburgo.
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