L'inverno al Gorkij Park negli anni Trenta

Una coppia davanti alla pista di pattinaggio sul ghiaccio al Parco Gorkij di Mosca.

Una coppia davanti alla pista di pattinaggio sul ghiaccio al Parco Gorkij di Mosca.

: Getty Images
Tra piste di pattinaggio sul ghiaccio, sci e bagni invernali, ecco come si trascorreva la fredda stagione durante le Feste nel centro di Mosca

Nel libro "La festa è sempre con noi" del primo direttore del Parco Gorkij, Betty Glan, l'autrice racconta che in questo parco nel 1931 sono riusciti, per la prima volta nel mondo, a far funzionare attrazioni invernali. Inoltre, migliaia di persone ogni giorno pattinavano, sciavano e andavano in slittino su scivoli di ghiaccio e di neve. Molte persone venivano solo per una passeggiata sui vicoli innevati, decorati con ghirlande. Negli anni 1930, il parco era il principale e il più grande luogo per l'intrattenimento nel centro di Mosca.

Piste di ghiaccio e scivoli

Era molto popolare la pista di pattinaggio, che fino agli anni 1990 rimase la più grande della città, con i suoi 125mila metri quadrati. Il parco era anche pieno di piazzette, stadi, viali e c’era il lungofiume.

L'area veniva illuminata a festa, risuonava musica da ballo e nella disorganizzata Mosca degli anni 1930, non solo ai bambini, ma anche agli adulti sembrava di essere in una tenera fiaba invernale. La pista era frequentata ogni giorni da 15-20mila persone, un numero enorme di visitatori anche per gli standard odierni.

Proprio qui, molti moscoviti hanno imparato a pattinare o provato per la prima volta a padroneggiare le tecniche del pattinaggio artistico. Qui c'erano un sacco di piste sciistiche e si costruivano scivoli per i bambini in slittino.

Il pattinaggio artistico

Nel 1931 nel parco aprì una scuola di pattinaggio su iniziativa del pattinatore, allenatore e arbitro Samson Gljazer. La scuola era a disposizione: chiunque poteva andare, noleggiare i pattini e partecipare ai corsi. Molti atleti sovietici che sono poi andati alle Olimpiadi e ai Campionati del Mondo hanno iniziato la loro carriera sportiva proprio nella scuola di Gljazer.

Bande militari di cavalleria e coppie satiriche

Il parco organizzava spettacoli degli allievi della scuola di pattinaggio su ghiaccio. Fino al 1960 era impossibile vedere spettacoli simili in TV e quelli del Parco Gorkij raccoglievano un grande pubblico. Attività simili si svolgevano soprattutto nei fine settimana, quando andavano suonando da sopra i loro camioncini anche le bande militari della cavalleria in giro per il parco, nei vicoli e le piazzette.

Su invito di Betty Glan, a queste feste venivano anche famosi personaggi dell'epoca: lo scrittore Aleksej Tolstoj, attori di teatro e del cinema.

Spesso, durante gli spettacoli invernali e i divertimenti su ghiaccio, venivano coinvolti gli attori di teatro delle maschere. Così come le mascotte Mickey e Minnie a Disneyland, il Parco Gorkij aveva i suoi personaggi: un’allegra mucca sui pattini e le "coppie satiriche” che immancabilmente suscitavano l’ilarità del pubblico: Pat et Patachon e Marusya e Zhorzhik.

All’estremo

Si inventavano sempre nuove forme di intrattenimento. Ad esempio, negli anni 1930 qui si potevano usare gli sci tradizionali su ghiaccio e neve, tenendosi a una corda legata alla sella di una moto o di un camioncino. Per quel periodo era uno sport estremo! Organizzavano manifestazioni e competizioni tra questi sciatori di solito il 23 febbraio (festa nazionale, Giorno dell'esercito sovietico, RBTH).

Le parate degli sciatori

Al parco si celebrava ampiamente il 23 febbraio. La giornata iniziava con una parata di soldati che, accompagnati da bande di ottoni con slogan e manifesti, sciavano sulla Moscova ghiacciata sfilando davanti a una tribuna costruita sul lungofiume. Poi iniziavano le gare dei pattinatori militari e degli sciatori estremi attaccati alla sella di una moto. Tutto si concludeva nel tardo pomeriggio con gli spettacoli del teatro delle maschere e dei ballerini sul ghiaccio.

Bagni invernali

Il bagno invernale è diventato popolare a Mosca negli anni 1980. A quel tempo, nel territorio del parco non era ancora proibito fare il bagno negli stagni Golitsyn e Andreevskij e nella Moscova se non era completamente ghiacciata. Chi amava uno stile di vita sano, si buttava in acqua dal lato dei barconi e delle piccole navi ormeggiate sul lungofiume e usciva dalle passerelle in legno.

Per i bagni nel fiume in inverno il 23 febbraio e a ridosso dell’Epifania (seconda metà di gennaio) venivano da diversi distretti di Mosca, anche se ufficialmente il legame con le festività religiose non era divulgato.

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