Ekaterinburg, viaggio nel tempo e nello spazio

Scorcio di Ekaterinburg (Foto: Pavel Lisitsyn / Ria Novosti)

Scorcio di Ekaterinburg (Foto: Pavel Lisitsyn / Ria Novosti)

La capitale degli Urali è l'unica città al mondo ad appartenere a due continenti diversi, sorgendo sul confine tra Europa e Asia, nonché una delle megalopoli più enigmatiche che conserva tutt’oggi diversi misteri irrisolti

Ekaterinburg è una città mistica. Da villaggio abbandonato di minatori è cresciuta sino a diventare la terza città della Russia. Per diversi decenni è stata un territorio chiuso mentre oggi è una megalopoli strana e piena di misteri, che sembra vivere in varie dimensioni. Qui, edifici ultramoderni sorgono fianco a fianco con case del XVIII e XIX secolo, nonché dell'epoca sovietica. Facendo solo pochi passi, al posto di un quartiere moderno simile a una piccola New York, potreste di colpo ritrovarvi in un antico vicolo con edifici prerivoluzionari che vi riporteranno agli inizi del XX secolo.

Oggi Ekaterinburg è una delle quattro città più popolose della Russia. È un importante centro industriale, nonché un nodo centrale della Transiberiana. La città fu fondata nel 1723 dal primo imperatore russo Pietro I, quale fabbrica-fortezza sul fiume Iset, e divenne, successivamente, il luogo della morte dell'ultimo imperatore, Nicola II. Durante la Grande Guerra Patriottica qui vennero evacuate oltre cinquanta aziende, la collezione dell’Ermitage e il teatro d’Arte A. Cechov di Mosca. Sempre durante la Grande Guerra Patriottica nella città si trovava il trasmettitore radio più potente. A Ekaterinburg venne poi testato il primo jet al mondo con motore a reazione, il BI-2, e ideato l'impianto di perforazione Uralmash-15000, grazie al quale si è perforato il pozzo parametrico più profondo del mondo (nella regione di Murmansk).


Scorcio di Ekaterinburg (Foto: Pavel Lisitsyn / Ria Novosti)

Da vedere

Di solito i turisti e gli uomini di affari che si recano a Ekaterinburg fanno tappa obbligata ad almeno due attrazioni della città: la stele che simboleggia il confine tra Europa e Asia e sorge al chilometro diciassette del Moskovsky trakt, e il luogo in cui morì la famiglia reale dei Romanov. La città di Ekaterinburg, tuttavia, nasconde luoghi ancor più sorprendenti.

Se vi trovate nel centro storico e a terra notate una linea dipinta con una vernice brillante, seguitela. La Linea rossa è un percorso turistico pedonale che si snoda attraverso i trenta principali luoghi di interesse culturale della città: dall’edificio più antico, ai palazzi più leggendari e ai musei più insoliti.

A Ekaterinburg vi sono più di cinquanta musei. Il reperto più famoso è il grande idolo Shigir, la più antica scultura in legno del mondo, che dimostra come la gente che viveva negli Urali realizzava sculture già 5.000 anni prima della costruzione delle piramidi egizie. Nel Museo di storia di Ekaterinburg potrete trovare artefatti del territorio della Grande Ekaterinburg risalenti all’anno 8000 a.C. Il Museo unificato degli scrittori degli Urali è uno dei più grandi musei letterari della Russia e occupa un intero isolato. Il Museo di belle arti espone diversi capolavori delle avanguardie russe degli anni 1910-1920, nonché opere dei principali stili e movimenti artistici della Russia e dei Paesi della CSI, dall'inizio alla fine degli anni '90 del XX secolo.

I monumenti di Ekaterinburg potrebbero causare uno shock culturale a qualsiasi turista in visita. A volte crescono letteralmente durante la notte, dal nulla. Tra i tanti, ricordiamo il monumento dedicato all'Uomo Invisibile, rappresentato da una serie di impronte di diverse dimensioni; il monumento alla Curiosità; il monumento tastiera; e per finire quello dedicato all’Amore, un masso di 7 tonnellate fatto di rodonite rosa ed estratto in un giacimento locale. La maggior parte dei monumenti artistici in ghisa e bronzo più insoliti si trovano lungo una delle strade più antiche di Ekaterinburg, l’ulitsa Vainer, costruita intorno al 1740. Qui potete trovare l’unico monumento, in tutta la Russia, dedicato a Michael Jackson o all'inventore della prima bicicletta Artamonov. Qualora, lungo la strada, vi doveste imbattere in un cane di bronzo, accarezzategli il muso! Porta fortuna.

Informazioni utili

Sul portale turistico di Ekaterinburg (http://www.its.ekburg.ru/, telefono (8343) 2222 44 5 , 376-43-61, e-mail: its@ekburg.ru) si possono trovare informazioni utili sui tipi di alloggio disponibili: dagli ostelli e mini hotel economici agli alberghi delle principali catene alberghiere internazionali. Gli operatori del portale vi aiuteranno a organizzare i trasferimenti dalle principali stazioni aeroportuali o ferroviarie, a noleggiare un’auto (di qualsiasi classe) e a prenotare un taxi o un autobus per il viaggio. Organizzano anche escursioni per la città di Ekaterinburg e per la regione di Sverdlovsk (circa 40 itinerari): dai tour a piedi a quelli di più giornate. Ai viaggiatori che preferiscono invece esplorare Ekaterinburg da soli viene offerto il noleggio di guide multimediali della città.

Record locali

Ekaterinburg è l’unica città della Russia che ogni anno pubblica un proprio libro dei record. Qualsiasi cittadino o ente può comunicare i propri record che verranno poi valutati da una commissione speciale. Il cittadino più famoso di Ekaterinburg è Igor Yamangulov, un uomo che in sella alla sua bici ha percorso, non solo in Russia ma anche attraverso i territori dei Paesi della CSI, una distanza che supera già la lunghezza dell'equatore.

Diversi anni fa la stessa Ekaterinburg è entrata nel libro dei Guinness dei primati come la città con il più alto consumo di maionese pro capite del pianeta. Ciò si deve in gran parte alla cucina locale: nella maggior parte dei piatti locali infatti è presente la maionese. In molti ristoranti il piatto forte sono i pelmeny degli Urali. Gli abitanti di Ekaterinburg sono abituati a esprimere il loro amore per questa pietanza, preparando periodicamente dei pelmeny giganti. L’ultimo aveva un peso di 50 kg. Per stendere la pasta venne usato un matterello di due metri; il tortellino gigante venne poi sollevato con una gru e fatto bollire in una tinozza contenente 900 litri di acqua bollente per oltre mezz'ora, per poi essere servito ai presenti.

In estate potete visitare il bacino idrico di Volchikhinskoe, un vero e proprio monumento naturale, ideale per la pesca o il puro relax. La gente del posto è solita chiamarlo Mare di Sverdlovsk per le vaste dimensioni. In inverno, invece, potete optare per le piste da sci sui monti Uktusskie o sul Monte Volchikha, a 40 km dalla città.

Il biglietto da visita di Ekaterinburg nonché il luogo di riposo prediletto dai viaggiatori stanchi è Istorichesky skver (Piazza storica), un memoriale, dove negli anni 1721-1723 sorse il primo nucleo industriale di Ekaterinburg (impianti siderurgici e meccanici) e da lì l’intera città. Negli anni '70 del XX secolo qui venne interrata una capsula del tempo per le generazioni future che verrà aperta nel 2023 in occasione del 300esimo anniversario della metropoli. Il luogo più popolare per le celebrazioni, gli incontri e gli appuntamenti è una zona chiamata “plotinka” (piccola diga), un piazzale che sorge sulla diga realizzata in larice degli Urali - un legno raro che a contatto con l’acqua si indurisce e si fa ancor più resistente - per contenere le acque dello stagno della città. Si tratta della costruzione di questo genere più antica in tutta la Russia.


Scorcio di Ekaterinburg (Foto: Pavel Lisitsyn / Ria Novosti)

I misteri degli Urali

A Ekaterinburg vi sono molti luoghi misteriosi che nemmeno gli abitanti del posto conoscono bene a fondo. Ad esempio la collina di Voznesenkaya gorka, dove venne ucciso l'ultimo zar russo e che oggi è diventata quasi un luogo di culto. Uno dei suoi misteri più inquietanti è legato ai sotterranei segreti che vennero costruiti dai Rastogruev, antichi credenti e mercanti, in questo luogo. Il mistero di questi labirinti non è stato ancora svelato: la planimetria dei sotterranei è infatti andata perduta.

Un altro luogo insolito, conosciuto tra la gente con il nome di "Cuba", si trova sulla penisola rocciosa di Bolshekonny, sullo stagno Verkh-Isetsky. Esiste solo una strada che permette di raggiungere questo lembo di terra, circondato dall’acqua e da una palude impraticabile. Le persone, qui, vivono in vecchie baracche di legno, e l'attrazione principale del luogo è una centrale elettrica abbandonata, dove, secondo le leggende metropolitane, si riuniscono gruppi satanisti.

La metropoli misteriosa continua a riservare sorprese anche ai suoi abitanti. Ad esempio, alcuni anni fa, sotto la piazza principale della città ("1905 goda") un gruppo di costruttori hanno accidentalmente scoperto una fossa comune contenenti i corpi dei sacerdoti della Cattedrale dell'Epifania che un tempo sorgeva in questa zona. In un’altra occasione, gli insegnanti e gli studenti di una delle scuole della città hanno scoperto nel villaggio di Shirokaya Rechka le fondamenta di un’antica fucina; mentre non lontano da Ekaterinburg sono stati ritrovati alcuni antichi dolmen, il cui mistero non è ancora stato risolto.

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