Pellegrini olimpici

Una delle chiese di Sochi (Foto: Lori / Legion Media)

Una delle chiese di Sochi (Foto: Lori / Legion Media)

Non solo Giochi. A Sochi si aspettano migliaia di fedeli. Ecco i luoghi di interesse religioso della capitale olimpica

Osservandolo, si ha la percezione immediatata di come si sia sviluppata l'architettura sacra in Russia. Mar Nero, il tempio ortodosso più importante di tutta la regione si trova a Sochi ed è quello dedicato all'Arcangelo Michele. Eretto nel 1890 per celebrare la fine della guerra del Caucaso. Attualmente l'edificio si trova sotto la tutela dello Stato in qualità di monumento di architettura religiosa. Un tempio realizzato nell'autentico stile russo, fatto di tronchi d'albero, si trova in uno dei piccoli quartieri-dormitorio della città. Il tempio del Santo Apostolo Andrea Protocletos fu costruito con i mezzi dei cosacchi del Kuban nel 1999. Vi è custodita un'icona particolare, che i pellegrini vengono a visitare: l'icona della Madre di Dio "Pantanassa" ("Regina dell'universo"). Si ritiene che una preghiera fatta davanti a quest'icona sia in grado di compiere miracoli, e di donare la guarigione ai malati di cancro.

La chiesa più bella e sorprendente della città si trova in via Vinogradnaja. Il tempio del Santo Principe Vladimir è stato il primo tempio monolitico in Russia nonché in Europa. La liturgia in questa chiesa fu celebrata per la prima volta nel luglio del 2008, in concomitanza con la festa del Principe Vladimir e con l'anniversario dei milleventi anni dal Battesimo della Rus'. L'edificio fu realizzato grazie alle donazioni dei privati, perciò i lavori procedettero a rilento. Il risultato finale, però, è stupefacente: il tempio è variopinto e abbonda di dettagli e decorazioni ornamentali. La sola iconostasi è di valore inestimabile: per rivestirla sono stati usati alcuni chilogrammi di foglia d'oro.

Uno dei templi più antichi della città è il tempio della Trasfigurazione del Signore, situato nel villaggio di Khosta: fu eretto nel 1914 sul modello della Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme, grazie alle offerte dei semplici parrocchiani. Una parte del denaro, quattromila rubli d'oro, fu devoluta dall'ultimo imperatore russo Nicola II. Dopo la rivoluzione del 1917 la chiesa venne chiusa e nei suoi locali fu allestita una centrale telefonica. Nel 2001 il tempio fu riaperto alle visite dei parrocchiani. Attualmente vi sono custodite alcune icone antiche, risalenti a circa 200 anni fa, oltre a una reliquia trasportata qui dalla Grecia: un calzare del santo taumaturgo Spiridione di Trimitonte. Le sue spoglie incorruttibili sono tuttora custodite sull'isola di Corfù. Gli ortodossi credono che il santo ancora oggi viaggi a piedi per il mondo portando aiuto alle persone. Per questo egli consuma i suoi calzari di velluto, che ogni anno i sacerdoti sono costretti a sostituire: infilano ai piedi del santo dei calzari nuovi, e mandano quelli vecchi alle chiese ortodosse di tutto il mondo. 

Lo speciale su Sochi 2014

Un tempio originale con un pittoresco recinto di pietra è situato nel villaggio di Nizhnij Solokh-Aul e fa parte del complesso del monastero maschile del "Deserto della Croce" (Krestovaja Pustyn'). Esso fu fondato nell'anno 2000 in onore dell'Esaltazione della Santa Croce. I lavori di costruzione continuano tuttora; il monastero è situato in un luogo sopraelevato e appartato che non è facilmente raggiungibile dai mezzi e dalle attrezzature edili; inoltre, le disponibilità economiche dei monaci sono assai ristrette: i lavori vengono pagati con le offerte dei fedeli. La scelta del luogo dove erigere il monastero non è stata casuale: nelle vicinanze vi sono delle sorgenti sacre. Gli abitanti locali affermano che queste acque hanno effetti prodigiosi, e che sono in grado di guarire gli ammalati e di donare forza alle persone sane.

Sochi è una città multietnica, e nel suo territorio si possono trovare molte chiese diverse, non solo russe. Per esempio, ad Adler, accanto al parco Bestuzhevskij sorge il tempio di San Sarkis, cattedrale della diocesi del Caucaso del Nord della Chiesa apostolica armena. L'unico elemento che lo accomuna alle chiese russe è la croce sul tetto. Per il resto, l'edificio ha un aspetto completamente diverso da esse: dimesse tonalità pastello, linee pulite, un cubismo ascetico, finestre triangolari e una cascata di tetti a più spioventi.

Sochi, aspettando le gare

Per i seguaci del cattolicesimo, nel centro di Sochi, in via Parallelnaja, è attiva una parrocchia di rito cattolico romano. La chiesa dei Santi Apostoli Simone e Taddeo fu costruita in tempi relativamente recenti, nel 1997. Prima di allora a Sochi c'era solo una piccola cappella cattolica, che era stata allestita presso il centro culturale nazionale polacco. La cappella conteneva dei crocefissi di legno intagliato, un organo e una piccola vetrata artistica. Attualmente questi oggetti si trovano all'interno della nuova chiesa, di stile neogotico. Si tratta di una delle chiese cattoliche più grandi e più frequentate dai fedeli della regione di Krasnodar. L'altare della chiesa è consacrato ai santi apostoli che predicarono nel Caucaso.

Al centro del villaggio di Krasnaja Poljana si trova la chiesa greca di San Caralampo. Il tempio fu eretto alla fine del XIX secolo, ma nel 1937, come molte altre chiese in Unione Sovietica, venne distrutto. I lavori per la ricostruzione del tempio durarono molti anni: dapprima venne elaborato e concordato il progetto, poi furono raccolte le offerte, e nel 2003 la chiesa venne riaperta. L'edificio attuale ricalca quasi perfettamente le linee della chiesa distrutta. In occasione delle feste religiose vi si radunano i greci di Russia, che rappresentano una parte consistente della popolazione autoctona del villaggio di Krasnaja Poljana.

La chiesa più "olimpica" di Sochi si trova nella valle Imeretinsky ed è il tempio del Santo Volto di Cristo Salvatore. Si tratta di un edificio maestoso e imponente, costruito appositamente in occasione dei Giochi olimpici, affinché gli atleti e gli ospiti stranieri dell'Olimpiade potessero scoprire la cultura e l'architettura russe ortodosse. Nell'agosto del 2012 fu posata la prima pietra delle fondamenta della chiesa, dando così inizio alla sua costruzione, o forse proseguendola. Gli storici di Sochi affermano che proprio nel punto in cui sorge questa chiesa, tra il IX e il X secolo, prima ancora che la Rus' si convertisse al cristianesimo, si trovava un antico tempio bizantino. Lo testimoniano i resti umani ritrovati, insieme ai frammenti di un edificio. Uno di questi frammenti è stato posto alla base del nuovo complesso cultuale: un piccolo pezzo del tempio bizantino è stato incorporato nelle fondamenta della nuova chiesa. Attualmente nella chiesa si celebrano le funzioni religiose, ma vi si tengono anche conferenze di teologia e lezioni sulla spiritualità. La cupola del tempio è ornata da un affresco che raffigura Gesù Cristo circondato dai serafini. L'immagine sacra ricopre una superficie di 200 metri quadri.

Galateo per i visitatori.Nei luoghi di culto di qualsiasi confessione esistono delle regole di condotta. In Russia, come in altri paesi, all'interno delle chiese è vietato fumare e consumare bevande alcoliche, parlare e ridere a voce alta. È preferibile non recarsi in chiesa indossando indumenti sportivi. Alle donne non è permesso entrare in chiesa vestite con i pantaloni o con una gonna corta. Inoltre, prima di entrare in un tempio, le donne devono coprirsi il capo con un foulard: portate con voi una sciarpa o un fazzoletto da testa. Se lo avete dimenticato, chiedetene uno in prestito agli inservienti della chiesa. Solitamente in chiesa vengono dati in prestito gratuitamente dei foulard. Gli uomini, invece, entrando in una chiesa ortodossa devono togliersi il cappello.

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