La Grotta di Kungur, la più bella attrazione sotterranea

La Grotta di Kungur nei monti Urali (Foto: Ivan Denisenko / Ria Novosti)

La Grotta di Kungur nei monti Urali (Foto: Ivan Denisenko / Ria Novosti)

Nelle montagne più antiche del mondo si trova questo antro che ogni anno accoglie circa 90mila visitatori e che "Forbes" inserisce nella Top-10 dei più suggestivi del globo

La sua bellezza e la posizione facilmente raggiungibile hanno fatto della Grotta di Kungur l'attrazione turistica più visitata dei monti Urali. La grotta è lunga 5,6 chilometri; di questi, un chilometro e mezzo è attrezzato per accogliere i turisti.

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Le visite alla Grotta di Kungur cominciarono oltre cento anni fa. Stando alle memorie dei pionieri, per accedere alle grotte talvolta bisognava scavare per ore per poter aprire un passaggio nel ghiaccio. I primi esploratori percorrevano le gallerie sotterranee alla luce delle fiaccole, legati alla stessa corda, superando cumuli di rocce e spaventando i pipistrelli, gli abitanti originari della grotta.

Sulle orme dei primi esploratori

Oggi i turisti accedono alla grotta attraverso un tunnel scavato artificialmente, e quanto più il tunnel inclinato si addentra nella grotta, tanto più freddo diventa l'ambiente. Se si viene qui d'estate, si percepisce lo sbalzo di temperatura: fuori fa molto caldo e le rocce gessose risplendono bianche nel sole, l'aria afosa profuma di erbe campestri. Eppure, basta aprire la massiccia porta che conduce sottoterra per sentire soffiare l'alito dell'inverno degli Urali.

Uno dei punti più belli della grotta si trova proprio vicino all'ingresso: qui ci sono la Caverna dei Brillanti e quella Polare. In questi ambienti, gli spessi strati di ghiaccio accumulatosi nel corso degli anni rifrangono la luce dei riflettori e assomigliano a una cascata congelata; le volte sono ricoperte di grossi cristalli di ghiaccio. Questi ultimi formano bizzarri grappoli che diventano talmente grandi che a volte si staccano e precipitano per il loro stesso peso. Sempre qui, dal fondo della grotta si innalzano le famose colonne di ghiaccio, le stalagmiti.   

Una meraviglia non creata dall'uomo

In totale nella Grotta di Kungur vi sono 48 cavità. Ciascuna di esse possiede la propria storia e un nome che la identifica. Ad esempio, vi sono le sale cosiddette "Dei coralli" e "Del fondale marino", ornate da una trina di pietra scavata dall'acqua nel corso di 12mila anni. Entrando nella sala "Dei meteoriti", invece, si ha l'impressione che sotto terra giacciano degli enormi corpi celesti.   

La grotta situata sotto la Ledjanaja Gora (Montagna di ghiaccio) è considerata una delle più studiate in Russia. Al suo interno sono stati realizzati dei percorsi e rinforzate le volte delle sale, è stata portata l'elettricità e sono stati installati dei riflettori.  

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Ma nonostante tutto ciò, la grotta ancora oggi riserva delle sorprese ai ricercatori. Per esempio, nel 2012 gli scienziati dell'Istituto di Geologia dell'Accademia Russa delle Scienze hanno rinvenuto qui un nuovo minerale che non era mai stato trovato prima in Russia. Un gruppo di speleologi, nel corso delle loro ricerche nella zona chiusa al pubblico della Grotta di Kungur, hanno scoperto una galleria sotterranea piena d'acqua che era rimasta finora sconosciuta.

I laghetti sotterranei, che sono esattamente settanta, colpiscono per la loro bellezza. Anch'essi hanno una loro storia. Ad esempio, nella grotta dei Titani si può ammirare il Grande lago sotterraneo nel quale si riflettono come in uno specchio le volte della grotta, che assomigliano a una città sommersa.  

Le leggende del sottosuolo

Per raggiungere la grotta Centrale bisogna salire per gli scivolosi gradini ribattezzati "Lacrime di dama". Questo nome fu dato loro dopo che nel 1914 la principessa tedesca Victoria von Battenberg e sua figlia Louise visitarono la grotta.  La ragazza scivolò sui gradini e si mise a piangere. Da allora esiste una leggenda secondo cui se una giovane fanciulla batte il ginocchio su questi scalini troverà il suo principe azzurro.

Secondo un'altra leggenda, proprio sulla Ledjanaja Gora svernò con le sue truppe l'ataman (condottiero) dei cosacchi Ermak, e nascose nella grotta il suo tesoro.  Il luogo in cui si suppone che il reparto fece sosta oggi viene chiamato appunto l'Accampamento di Ermak. Queste supposizioni, però, non hanno mai avuto conferma da fonti attendibili.

Vi sono anche delle storie vere che riguardano la grotta. Ad esempio, nel 1974 a causa di una frana che bloccò l'uscita della grotta un gruppo di studenti furono costretti a trascorrervi il Capodanno. Rendendosi conto che non sarebbero potuti uscirne presto, con i materiali che avevano a disposizione realizzarono delle decorazioni e addobbarono una stalagmite, a mo' di abete natalizio. Per la festa gli studenti misero a tavola quel poco che avevano con sé: gallette e sardine in scatola. Per lottare contro il freddo, i ragazzi trascorsero la notte ballando in girotondo, cantando canzoni e recitando poesie. Solo al mattino riuscirono a tornare in superficie.

Un'aria curativa

L'abete che viene portato sotto terra a Capodanno dal personale della Grotta di ghiaccio di Kungur può resistere là sotto, senza perdere le foglie, per più di un anno e mezzo.  

Gli scienziati hanno osservato che lo strato di roccia spesso 80 metri funziona come un filtro assai efficace, che depura l'aria che penetra nelle grotte attraverso alcune fessure. Di conseguenza, l'atmosfera della grotta possiede proprietà curative: ha una composizione particolare ed è assolutamente pura, priva di microbi e di polvere.

Qui un organismo che abbia accumulato allergeni si ripulisce. Inoltre, nell'aria della grotta è contenuta una grande quantità di ioni negativi e di anidride carbonica, che producono un effetto ringiovanente. Avvertono degli effetti benefici persino i semplici turisti che seguono il percorso della visita, che dura un'ora e mezza.  

Queste proprietà dell'aria contenuta nelle rocce carsiche viene già sfruttata nelle grotte della Repubblica Ceca, della Slovacchia e della Spagna per la cura dell'asma bronchiale e di altre patologie dell'apparato respiratorio.

Come arrivare:Questa meraviglia degli Urali si può raggiungere per proprio conto in treno, scendendo alla stazione di Kungur, oppure in automobile, seguendo l'autostrada Perm-Ekaterinburg. Inoltre, da Perm partono degli autobus per gruppi organizzati di turisti, che arrivano direttamente all'ingresso della grotta con l'insegna "Ledjanaja Gora". Il tragitto da Perm a Kungur dura un'ora e mezza.

In estate è necessario portare con sé degli indumenti pesanti, perché la temperatura all'interno della grotta è notevolmente più bassa di quella in superficie. Ma il momento migliore per visitare le grotte è tra febbraio e marzo, quando le stalattiti e le stalagmiti stagionali raggiungono le loro massime dimensioni e assumono le forme più suggestive, adornando le volte della grotta.   

Dove fermarsi:Proprio di fronte alla Ledjanaja Gora è situato il complesso turistico "Stalagmit" dove ci si può riposare dopo il viaggio, prenotare un'escursione per la città o un giro in barca sul fiume Sylva.  

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