La tenuta di Lev Tolstoj a Jasnaja Poljana (Foto: Lori / Legion Media)
A 200 chilometri a Sud di Mosca si trova Jasnaja Poljana, il nido familiare di Lev Tolstoj. L’estate è la stagione più indicata per godersi i tipici paesaggi russi e immergersi nel mondo dello scrittore, conservato con cura dai suoi discendenti.
Sabato, 9-10
Si può iniziare a conoscere la vita degli abitanti nel ristorantino “Preshpekt”, situato in una casetta di legno di fronte all’entrata della tenuta. I semplici interni in legno del “Preshpekt” sono completati da tele di tessuto e ricami. Per colazione si può assaggiare la kasha di riso con il latte o la zapekanka (una sorta di budino) di tvorog con la marmellata di fragole.
10–13
Appena superate le colonne bianche dell’ingresso alla tenuta vi ritrovate immersi in una massa verde di betulle, aceri, querce e ovviamente frassini. Alcuni sostengono che il nome derivi proprio dai frassini presenti sul territorio (in russo "frassino" si dice jasen), abbreviazione di Jaseneva poljana. Secondo un’altra versione, però, il nome è legato al fiumicello chiaro e trasparente, Jasenka, che scorre non lontano dalla tenuta.
A sinistra c’è il Grande stagno, la cui superficie è velata da ninfee gialle. Avanzando sull’interminabile viale che porta alla casa di Tolstoj, si può girare a destra per osservare la struttura in cui lo scrittore e la sua sposa amavano fare il bagno.
Continuando la passeggiata lungo il viale sulla sinistra si vede la stalla, i meleti – dei quali in autunno anche i visitatori possono approfittare – e la casa dei Volkonskie. Avanzando sul sentiero che si dirama a sinistra del viale principale si arriva alla tomba di Lev Tolstoj, preceduta da una zona di silenzio. La tomba è parte integrante del paesaggio naturalistico conformandosi alla concezione dello scrittore della vita e della morte.
Tornando dal sentiero perpendicolare al viale principale, passate accanto alla dependance dei Kuzminsky. Non fatevi prendere dalla pigrizia e aggiratela per vedere la facciata avvolta da fiori e aiuole poste di fronte alla casa.
Una volta arrivati alla casa di Tolstoj, ammirate i cavalli e le figure femminili intagliate nella balaustra della terrazza. Fate alcuni scalini, indossate i copri-scarpe e davanti a voi si aprirà l’accesso alla vita privata di Lev Tolstoj, il cui aspetto è rimasto identico a quello del 1910, anno della morte dello scrittore.
All’interno non si possono scattare fotografie. La guida vi accoglie nella prima stanza, stracolma di scaffali di libri. Nella casa si conservano ben 22.000 volumi, di cui circa la metà in russo e un po’ meno in 39 lingue straniere. Una parte significativa della collezione è costituita da libri in francese che Tolstoj seguiva con particolare attenzione e con l’aiuto dei quali si preparava, ad esempio, a scrivere il romanzo “Guerra e pace”.
Quando salite le scale, a sinistra, trovate un grande orologio a pendolo. A destra vedete la stanza che serviva al contempo da sala da pranzo e soggiorno. Sul tavolo ci sono le stoviglie con cui mangiava la famiglia Tolstoj. Alle pareti sono appesi due ritratti di Tolstoj: uno per mano di I.N. Kramsky (un secondo si trova alla Galleria Tretyakov) e un altro a opera di I.E. Repin (il pittore realizzò circa 70 ritratti dello scrittore). Accanto compaiono i ritratti delle figlie e della moglie dello scrittore. La stanza ospita inoltre due pianoforti e alcune sedie su cui si disponevano gli adulti e i bambini per chiacchierare dopo il pranzo.
Guarda la vignetta de "I fratelli Karamazov" |
Nel museo si può visitare la camera da letto di Tolstoj sul cui tavolo è rimasto il romanzo “I fratelli Karamazov” di Dostoevskij, il libro che lo scrittore stava leggendo prima di abbandonare Jasnaja Poljana nel 1910. C’è quindi la stanza di Sofja Andreevna, quella della governante e altre.
È aperta al pubblico anche la camera in cui si fermavano gli ospiti della casa che, secondo alcune voci, erano così tanti da far scappare Tolstoj dalla sua tenuta. La guida vi racconta la lettera di Tolstoj alla moglie nella quale chiede di non pensare che se ne sia andato perché ha smesso di amarla, ma perché – dice lo scrittore – non riusciva più a vivere nel lusso. Vengono mostrati anche vari oggetti di vita quotidiana che probabilmente lo scrittore considerava troppo preziosi e la stanza dove nel 1910 venne messa la bara con il suo corpo.
Le passeggiate per la tenuta e i boschi circostanti possono non finire mai, alcuni fanno persino il bagno nel Grande stagno all’ingresso.
I souvenir si acquistano sia alla destra del ristorante “Preshpekt” o nel negozio di souvenir all’interno dell’albergo “Jasnaja Poljana”. I prezzi sono identici. L’assortimento comprende libri su Lev Tolstoj e sulla sua opera, inclusi i lavori della casa editrice “Jasnaja Poljana” impossibili da trovare in altre librerie.
Anche il panpepato di Tula con il latte condensato o con la marmellata e l’immagine della tenuta (da 170 rubli) o degli animali (140 rubli) possono essere comprati come souvenir. C’è anche un’ampia scelta di bambole popolari e da collezione, i tipici giocattoli di Filimonovo e oggetti in ceramica con ornamenti vegetali dipinti con la tecnica dell’ingobbio.
15–19
Dopo pranzo si può partire dall’albergo “Jasnaja Poljana” e andare verso il lato opposto della tenuta; con una passeggiata di 10 minuti nel bosco si raggiunge in fiume in cui si può fare il bagno e sulle sue rive un picnic.
19–20.30
Nella Casa della Cultura “Jasnaja Poljana” si può assistere a uno spettacolo o vedere un film per poi discuterne con il regista; c’è anche la possibilità di vedere un concerto del “Dolce Trio”, costituito dai diplomati del Conservatorio di Mosca Tchajkovskij, che ora lavorano presso la Filarmonica di Tula e spesso si esibiscono in concerto. Nell’ambito del programma “Prosveshenie” alla Casa della cultura si svolgono lezioni di fisica, linguistica, matematica, critica d’arte, biologia e storia.
Lasciando l’edificio bianco con le colonne della Casa della Cultura si può girare a sinistra e proseguire sull’unica via che percorre il villaggio di Jasnaja Poljana.
Domenica
Si può fare una visita guidata alla stazione ferroviaria di Kozlova Zaseka, ricostruita come era un tempo. Il nome risale al Trecento, quando il luogo si trovava all’estrema periferia del principato di Mosca e serviva per difendersi dalle scorribande. Divenne Kozlova in onore del voivoda (comandante di un’unità militare, ndr) Ivan Kozlov. Nel 1868 venne trasformata in una stazione ferroviaria ed è qui che arrivava la posta indirizzata a Lev Tolstoj e da qui lo scrittore telefonava. Sempre da qui, nel novembre del 1910, Tolstoj partì per il Sud. Lungo la strada si ammalò e morì nella stazione Astapovo.
Esiste una visita guidata per il cimitero di Kochakovsky, dove sono seppelliti molti parenti di Lev Tolstoj.
Come arrivare: dalla stazione Kursky di Mosca a Tula, ogni giorno, partono le elektrichka e i treni diretti a Sud; alle 18 passa anche il treno express “Mosca-Tula”. Dalla stazione Moskovskaya di Tula si può raggiungere Jasnaja Poljana con il filobus n. 5 fino alla fermata “Pedinstitut” e quindi con gli autobus che fermano alle porte con le colonne bianche e la scritta “Jasnaja Poljana”, che bisogna attraversare per poi proseguire altri 700 metri fino alla guardiola di sicurezza.
Gli autobus e le marshrutka partono da Mosca, dalla fermata della metropolitana “Tsarytsyno”, “Domodedovskaya”, “Prazhskaya”, “Ul. Akademika Yangelya” fino alla fermata “Avtovokzal” o “Ul. Mosina” di Tula.
Da Tula a Jasnaja Poljana si può arrivare con l’autobus o la marshrutka n. 114, 117, 280 dalla fermata “Ul. Mosina” o “9 Maya/Avtovokzal” fino alla fermata “Jasnaja Poljana”. A destra della fermata si vedono le colonne bianche dell’ingresso con la scritta “Jasnaja Poljana” e la discesa che porta al complesso alberghiero (una ex pensione), distante circa 800 metri.
Dove fermarsi: a 20 minuti a piedi dalla tenuta, immerso in un verde parco, si trova l’albergo “Jasnaja Poljana”. Ci sono due edifici, uno principale e l’altro vip. Una stanza doppia costa 75 euro nell’edificio principale e 110 in quello vip.
Visite guidate a Jasnaja Poljana (in inglese): cliccare qui
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