La città di Rybinsk si estende per quasi 25 chilometri lungo il Volga e il lago artificiale omonimo (Foto: Lori/LegionMedia)
Se della Regione di Yaroslavl, l'omonimo capoluogo di provincia viene considerato la capitale spirituale, la città di Rybinsk, seconda a Yaroslavl per estensione, con i suoi 200.000 abitanti e una quindicina di grandi imprese, ne è la capitale industriale.
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Per fortuna, la sua zona industriale, con fabbriche che si occupano di costruzioni navali, producono motori per aerei, rulli stradali, macchinari per l'industria tipografica, rimane in periferia.
E Rybinsk, stesa su quasi venticinque chilometri lungo il Volga e il lago artificiale di Rybinsk, conserva nel suo centro storico edifici originali, datati XVIII-XIX secoli, che ne fanno un’allettante meta turistica, sia per un pubblico russo che internazionale.
A trecentocinquanta chilomentri da Mosca, ottanta da Yaroslavl, facilmente raggiungibile dalla capitale in macchina, in autobus o in treno, rispettivamente in cinque, sette e nove ore, Rybinsk può rappresentare la tappa di un giorno di un tour della regione di Yaroslavl che conta varie città millenarie.
Tra Rostov la Grande, Uglich, la stessa Yaroslavl, la cui nascita risale al 1010, la meno nota e più giovane Poshekhone, Rybinsk occupa un posto di tutto rispetto.
Infatti, se la riva del Volga, dove attualmente si trova Rybinsk, venne abitata nel XVI secolo, Ust' Sheksna, primo insediamento, oggi sito archeologico visitabile, a cui si fa risalire l'origine della città, nacque nel XII secolo sulla sponda opposta del fiume.
Già famosa nel XV secolo per il suo eccellente storione, che servì anche le tavole di principi e poi zar, la città prese in seguito il nome di Rybinskaya Sloboda, dal termine “ryba”, ciò pesce, poi Rybansk, infine Rybinsk.
È tra il XVIII e XIX secolo, però, che Rybinsk, ricca città di mercanti, conosce il suo periodo più fiorente e, grazie al lavoro di noti architetti tra cui il maestro di origini italiane Carlo Rossi, il suo centro storico assume l'aspetto attuale.
Numerose le facciate di palazzi che ancora oggi abbelliscono la Krestovaya, la via principale della città.
La Krestovaya è un vero e proprio orgoglio cittadino, insieme alla Cattedrale Spaso-Preobraghensky, al ponte che unisce le due sponde del Volga, con due enormi archi metallici, che con un po' di immaginazione possono sembrare due ali di gabbiano o due onde.
E il centro città è un vero concentrato di monumenti, con la statua all’illustre ammiraglio Ushakov, al poeta Oshanin, a un Lenin in versione invernale, che stranamente se ne sta ritto senza tendere il braccio in alcuna direzione.
Ma Rybinsk, considerata patria dei cosiddetti “burlaki” (battellieri), dei manovali stagionali che a forza di braccia, camminando lungo le rive del Volga, trascinavano le navi cariche di merci contro corrente, ha dedicato anche a loro un monumento, che si trova sul lungofiume ai piedi dell’edificio occupato a inizio ‘800 dalla famosa borsa del pane.
Nata solo dopo quelle di Mosca e San Pietroburgo, la borsa del pane di Rybinsk, per quantità di compra-vendite, aveva solo due concorrenti, Odessa e Chicago.
Oggi al suo posto c’è il museo-riserva cittadino.
A Rybinsk si può arrivare anche via fiume con una delle tante crociere turistiche lungo il Volga che vanno da Mosca a San Pietroburgo e sostano a Rybinsk solo poche ore, comunque sufficienti per assaporare lo spirito della città.
Per chi avesse un po’ di tempo in più, sono numerosi i piccoli musei da visitare, come il “Museo di Mologa”, in centro, che racconta come venne costruita la centrale idroelettrica locale che dette origine al lago artificiale di Rybinsk, cambiando, nel bene e nel male, la vita di migliaia di persone.
Ci sono poi il Museo zoologico dove con gli animali esposti si può anche giocare; il Museo dei Fratelli Nobel, che tra il XIX ed il XX secoli, lungo il Volga, fecero grandi affari in campo petrolifero; il Museo Rybinsk-cinema-Hollywood, che ricorda che sono originari di Rybinsk i fratelli Nicholas e Joseph Sсhenck, pionieri dell’industria cinematografica, considerati tra i fondatori di Hollywood.
È invece difficile suggerire quale sia la stagione migliore per visitare la città.
Se durante i mesi estivi Rybinsk è più vivace e basta una passseggiata sul lungofiume per immergersi nel ritmo tranquillo, tipico della vita russa di provincia, per chi non teme neve e freddo, la Rybinsk invernale offre le sue attrattive.
Nel mese di marzo, ad esempio, si fa internazionale, ospitando la maratona sugli sci del prestigioso circuito Worldloppet, quest’anno vinta dal fondista italiano Florian Kostner, seguito in seconda posizione dal connazionale Alan Martinelli.
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