La penisola di Kola conta oltre 80 fiumi, tutti ricchi di salmoni (Foto: Lori / Legion Media)
Capita spesso di vedere un volo charter Boeing-767 proveniente da Londra atterrare all’aeroporto di Murmansk. Piuttosto sovente gli fanno compagnia alcuni aerei personali di uomini d’affari e teste coronate che arrivano sulla penisola di Kola, nelle proprietà del kolchoz “Germogli di comunismo”, per… andare a pesca.
Il responsabile del kolchoz Svjatoslav Kaljuzhin ripete come un mantra i nomi e i titoli dei suoi ospiti: “Eric Clapton, il re di Novergia Harald V, il re di Svezia Carlo XVI Gustavo, decine di ministri russi…”.
Il primo straniero a scoprire la pesca del salmone in Russia è stato l’imperatore dei mass media Ted Turner. Nel lontano 1994 andò a pescare insieme all’attrice Jane Fonda sul fiume Ponoj, nell’oblast di Murmansk. Col passare degli anni, dopo Turner quei luoghi iniziarono a essere frequentati dal Presidente russo Boris Eltsin, dai re di Svezia e Norvegia, dal cantante Eric Clapton, dal principe Carlo d’Inghilterra e dal Presidente Putin. Quest’ultimo, in un’intervista alla rivista americana Outdoor Life, dichiarò che “i posti migliori al mondo per pescare, nella mia classifica personale, sono l’oblast di Murmansk e il delta del Volga, nella regione di Astrakhan…”.
La penisola di Kola, tuttavia, non è l’unica meta in voga per gli appassionati di questo sport (che nel Paese sono 15 milioni). In Russia si può pescare tutto l’anno nei fiumi e nei laghi. Ecco i migliori luoghi per un’incredibile pesca estiva.
I fiumi della penisola di Kola
La prospettiva di una pesca eccezionale attira moltissimi turisti sulla penisola di Kola: qui in effetti scorrono 82 fiumi ricchi di salmonidi. La meravigliosa natura scandinava, l’ottimo accesso alle infrastrutture e ovviamente i pesci da primato rendono questa zona un vero e proprio sogno per gli appassionati.
Pesci: La preda più diffusa sulla penisola è un salmone di più di 30 chili. Il branco di salmoni selvaggi dell’Atlantico che si trova qui è uno dei più numerosi al mondo. Si possono anche pescare merluzzi, trote, temoli, marene e salmerini alpini.
Come arrivare: Si prende l’aereo fino a Murmansk e poi l’autobus fino a Umba. Da Umba si estende sulla costa una serie di paesini di mare nei quali ci si può fermare per la notte e trovare una guida. Se però non parlate russo è meglio prenotare una visita guidata. Il prezzo dei “Vip tour” nella penisola, così amati dalle celebrità straniere, può arrivare a costare 7.000 euro a persona per una settimana.
Quando andare: Il salmone rimane un mese nei fiumi della penisola, all’inizio dell’estate (fine maggio – fine giugno) e in autunno (fine agosto – fine settembre).
Da sapere: Sulla costa meridionale “di Tersk” ci sono meno fiumi da salmone, ma la zona è più attrezzata per la pesca sportiva. Su quella settentrionale invece è diffusa principalmente la pesca “selvaggia”, in condizioni climatiche difficili e senza infrastrutture.
Lago Seliger
Sulle sponde del lago Seliger (Foto: Lori / Legion Media)
Il Seliger è un vasto sistema di bellissimi laghi che occupano una superficie di 250 chilometri quadrati. I laghi sono collegati tra di loro da canali. Sulle rive di questo reticolo naturale si trovano case vacanza e centri di cura, dove si può alloggiare in tutto relax.
Pesci: Il sander (genere della famiglia Paercide, gli esemplari da record pesano 7 chili), l’anguilla, il luccio (12 kg), il pesce persico (3 chili) e la carpa.
Come arrivare: partendo da Mosca si può raggiungere Seliger con il treno, dalla stazione Leningradskij in direzione Nord, attraverso la stazione di Ostashkov; a 4 chilometri dalla città si trovano centri turistici dove poter trascorrere una vacanza sul lago Seliger. Non c’è bisogno di cercare una guida, ma chi vuole può prenotare una visita guidata.
Quando andare: È consigliabile visitare Seliger dalla metà di giugno, quando inizia a scaldarsi l’acqua del lago. In quei giorni si può fare il bagno, mentre nei boschi spuntano i funghi e maturano i mirtilli.
Da sapere: Seliger occupa una superficie di 250 chilometri quadrati e per assicurarsi una buona pesca bisogna conoscere bene l’area. Un buon posto per esempio è il tratto di Kravotynskij oppure i canali che collegano il tratto di Berezovskij con quello di Ostashkovskij. Per gli amanti del sander e del pesce persico si consiglia di cercarli nelle acque profonde del tratto di Sosenskij. Attira in egual modo la pesca nei golfi e laghi dell’isola Chachin. Il miglior modo per muoversi a Seliger è con la barca (7 euro al giorno).
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Il fiume Volga
I periodi migliori per pescare lungo il Volga sono in primavera e d'estate (Foto: Lori / Legion Media)
Il luogo più famoso della Russia per la pesca è il Volga inferiore. In quelle zone pesci da 3-5 chili vengono chiamati “pescetti” e le infrastrutture per la pesca sportiva sono forse tra le più sviluppate della Federazione. Qui il pesce si prende con il retino o addirittura con le mani.
Pesci: Pesce gatto da 100 chili, carpa, sander e luccio, aspio e tinca, abramide e vobla (Rutilus Caspicus), taran (varietà di rutilo) e Chekhon (Pelecus cultratus), pesce persico e pesce bufalo. Nel Volga le carpe si trovano fino all’autunno, con l’attrezzatura per pesca a fondo o le boiles. Tra le tipologie di pesca del sander più diffuse ci sono, in primavera la vertical jigging o la pesca con piombo, mentre d’estate la pesca con la traina o con l’attrezzatura per pesca a fondo.
Come arrivare: Con l’aereo o con il traghetto fino ad Astrakhan, sul posto (o su Internet) si può prenotare una visita guidata, durante la quale vi porteranno nei luoghi più “pescosi”. Uno dei posti migliori è considerato il fiume Achtuba, il braccio sinistro del Volga, che di fronte alla città di Volgograd si separa dal corso principale. Il letto del fiume raggiunge un’ampiezza di 200 metri, a tratti anche di 300. Nell’Achtuba si pescano carpe, pesci gatto, aspi, sander e lucci. Per raggiungerlo bisogna andare a Volgograd in aereo e da lì prendere l’autobus fino alla città di Volzhskij.
Quando andare: Il periodo migliore per la pesca nel Volga inferiore parte dalla seconda metà di marzo e dura fino alla fine di aprile. Di giorno la temperatura dell’aria raggiunge i 20-25 gradi.
Da sapere: Studiate con cura il bacino prescelto: il Volga inferiore è una regione di dimensioni considerevoli e a seconda dell’area cambia il tipo di pescato. Sono molto promettenti i territori in cui il Volga si unisce a grossi bracci ai quali a loro volta si aggiungono piccoli affluenti. Anche l’instabilità del tempo atmosferico rende importante saper scegliere bene il luogo. L’oblast di Astrakhan è un territorio piuttosto ventoso e non sarebbe male prevedere una “via di fuga” in caso l’uscita in barca sulle acque agitate del Volga diventasse pericolosa.
Bajkal
A pesca sul Bajkal (Foto: Alamy)
Il Bajkal è il più profondo lago della terra, “il cuore della Siberia”, con la sua acqua cristallina e varietà infinite di flora e fauna. Qui è diffuso l’unico pesce rosso della Siberia, il salmerino alpinus, oltre al temolo, al pesce persico del Bajkal e ad altre numerosissime specie molto rare.
Pesci: Sul lago Bajkal è possibile catturare il temolo bianco e nero (5 chili), il cisco artico, il luccio e il pesce persico (3 chili). È permesso pescare con la rete anche la marena, la lasca, la carpa e il gado.
Come arrivare: Si può prendere l’aereo per Irkutsk o Ulan-Ude, quindi l’autobus o il taxi vi porteranno in uno dei centri turistici del Bajkal. È possibile prenotare un soggiorno in agenzia.
Quando andare: Dall’inizio di luglio alla fine di agosto, quando l’acqua del lago si scalda e va bene per fare il bagno. Alla fine di agosto i forti venti iniziano ad agitare le acque.
Da sapere: Se avete intenzione di rilassarvi principalmente con la pesca e volete risparmiare tempo, potete iniziare il viaggio dal “piccolo mare”. Il nome di questo bacino che si trova nella parte centrale del lago deriva dal fatto di essere separato dal Bajkal (“Il grande mare”) dall’isola di Olchon. A Nord dell’isola si può partire dalla pesca del temolo e del cisco, se quest’ultimo è già risalito fino agli strati più superficiali dell’acqua riscaldata. Il temolo si può pescare nei modi più svariati, a partire dalla pesca con la mosca o con la traina. Il metodo più affascinante e produttivo rimane però la “pesca dall’elica”; tale tecnica, inventata da un pescatore locale, si avvale di una corrente artificiale creata posizionando la barca con la prua appoggiata alla riva e tenendo il motore a bassa velocità.
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