Benvenuti nei "Grandi Urali"

Vista di Ekaterinburg (Foto: Lori / Legion Media)

Vista di Ekaterinburg (Foto: Lori / Legion Media)

Le regioni russe a cavallo della catena montuosa che attraversa da Nord a Sud la Russia stanno progettando di creare un proprio marchio turistico in attesa di ospitare gli eventi internazionali in programma

Le regioni russe a cavallo degli Urali stanno progettando di creare un proprio marchio turistico chiamato “Grandi Urali”. L’area in questione comprende nove regioni, ognuna delle quali vanta luoghi di interesse storico e naturalistico unici che però sono poco conosciuti al di fuori del Paese. 

Al fine di attrarre nuovi turisti, le regioni devono unire le loro risorse e creare relazioni interregionali. Si tratta di un passo più che logico, giacché ai turisti interessano itinerari interessanti e non i nomi dei singoli soggetti amministrativi della Russia.

Un esempio? Il meteorite che è caduto il 15 febbraio 2013 nella regione di Chelyabinsk, negli Urali meridionali, ha già dato origine a diversi itinerari turistici, che attraggono viaggiatori provenienti da Inghilterra, Germania, Cina e Stati Uniti. Tuttavia, l’aeroporto internazionale più vicino si trova nella non lontana regione di Sverdlovsk, a Ekaterinburg. I turisti possono così visitare due regioni dei “Grandi Urali” e non solo il punto in cui è caduto il corpo celeste.

Foto: Lori / Legion Media

La caverna Ignatyevskaya nella regione di Chelyabinsk (Foto: Lori / Legion Media)

In un solo viaggio è possibile guardare le stelle presso l’osservatorio di Kourov, visitare la linea di confine tra Europa e Asia, o calarsi in una miniera d’oro (gli Urali sono stati il primo luogo in cui si iniziò a estrarre l’oro in Russia). Lungo il tragitto, si può fare una sosta in uno dei tanti musei di mineralogia e ammirare le pietre semipreziose degli Urali.

I turisti riusciranno, in questo modo, a vedere due regioni dei “Grandi Urali”. Qualora lo volessero, potrebbero visitarne anche una terza: il territorio di Perm, per esempio, con il suo famoso Triangolo di Molebsky, un luogo di culto tra gli ufologi e i “cacciatori di fantasmi”, dove sono stati osservati diversi fenomeni anomali relazionati con gli Ufo o le faglie tettoniche. Nel caso in cui tutto ciò non fosse abbastanza adrenalinico, è possibile praticare rafting lungo un torrente di montagna.

Foto: Lori / Legion Media

La roccia chiamata "Il dito del diavolo" nella Regione di Perm (Foto: Lori / Legion Media)

In inverno, invece del rafting, si può visitare la regione di Tjumen e fare un bagno nelle sorgenti calde. L’ideale sarebbe farlo quando la temperatura esterna è di 20 gradi sotto zero, solo che negli Urali è raro che faccia così freddo. Va inoltre ricordato che attraverso i Monti Urali passa anche un tratto della Transiberiana o che la tragica storia della dinastia Romanov è legata proprio a questa zona.

Gli Urali possono pertanto rivelarsi eccitanti alla pari di San Pietroburgo e di Mosca. I turisti stranieri sono soliti apprezzare molto la possibilità di vedere “la Russia autentica” che si estende al di fuori delle grandi metropoli.

Per il momento sono pochi i programmi turistici che combinano diverse regioni degli Urali. Le agenzie di viaggio sono disposte a offrire questo tipo di tour in maniera individuale. Ovviamente, se si trattasse di prodotti turistici di gruppo, il costo sarebbe di gran lunga inferiore. E la creazione di un unico marchio aiuterebbe a risolvere questo problema.

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La chiesa del villaggio Poykovsky nel distretto autonomo di Khanty-Mansi (Foto: Lori / Legion Media)

L’idea di creare il marchio “Grandi Urali” è stata già approvata da esperti stranieri. La direttrice del Centro per lo sviluppo turistico della regione di Sverdlovsk, Elmira Tukanova, ha dichiarato che l’idea è stata accolta positivamente dalla comunità professionale, durante la presentazione avvenuta a Berlino.

I Paesi più promettenti in termini di flusso di turisti sono quelli che hanno voli diretti per l’aeroporto Kolcovo di Ekaterinburg, ovvero: Gran Bretagna, Germania, Cina, Turchia e Repubblica Ceca. Molti turisti visitano gli Urali quando viaggiano lungo la Transiberiana, che figura tra i primi dieci itinerari turistici più popolari al mondo.

La comunità turistica delle regioni interessate sta preparando un accordo sui piani futuri per lo sviluppo del marchio “Grandi Urali”, che include la creazione di un unico set di simboli, la partecipazione congiunta a fiere internazionali e lo sviluppo di un piano di eventi comuni per attirare turisti. 

Dieci grandi eventi che si svolgeranno nell’area dei “Grandi Urali” nei prossimi cinque anni:

Festival di Tecnologia e Aviazione “Spring Adrenalin" (Ufa, maggio 2013) 

Fiera Internazionale dell’Industria e dell’Innovazione “INNOPROM” (Ekaterinburg, luglio 2013)

Festival dei palloni aerostatici “Celestial Fair” (Kungur, luglio 2013)

Mostra Internazionale di Armi “Russia Arms EXPO 2013” (Nižnij Tagil, 25–28 settembre)

Festival Internazionale di Musica “Eurasia” (Ekaterinburg, 4–16 ottobre 2013)

Staffetta della torcia olimpica (Ekaterinburg, Perm e altre città, 2014)

Campionato Mondiale di Judo (Cheljabinsk, 2014)

Finale del Campionato Mondiale di Programmazione (Ekaterinburg, 2014)

Campionato Europeo di Pattinaggio (Cheljabinsk, 2015)

Alcune partite della Coppa del Mondo Fifa (Ekaterinburg, 2018)

Le regioni che potrebbero entrare a far parte dei “Grandi Urali”:

Regione di Sverdlovsk (Ekaterinburg)

Regione di Cheljabinsk (Cheljabinsk)

Regione di Kurgan (Kurgan)

Territorio di Perm (Perm)

Repubblica del Bashkortostan (Ufa)

Regione di Tjumen (Tjumen)

Regione di Orenburg (Orenburg)

Circondario autonomo degli Chanty-Mansi-Jugra (Chanty-Mansijsk)

Circondario autonomo Yamalo-Nenets (Salekhard)

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