1 / Klaus Fuchs, la super spia che passò ai sovietici i segreti nucleari dell’Occidente
Quando Hitler andò al potere in Germania, il tedesco Klaus Fuchs emigrò in Gran Bretagna. In periodi diversi fu impegnato sia nel programma nucleare di Londra, sia nel Progetto Manhattan degli americani.
Fu lo stesso Klaus Fuchs a offrire la sua collaborazione all’intelligence sovietica, e lo fece del tutto gratuitamente. “Era un comunista convinto”, diceva di lui il fisico americano Victor Weisskopf. “E credeva che l’Occidente non dovesse essere l’unico ad avere la bomba atomica… Un equilibrio doveva comunque esistere”.
Le informazioni passate a Mosca da Klaus Fuchs permisero agli scienziati sovietici di anticipare di alcuni anni la creazione delle armi atomiche dell’Urss.
Nel 1949 Fuchs fu smascherato come spia sovietica. I britannici lo condannarono a 14 anni. Gli americani ne pretendevano l’estradizione, ma poiché negli Usa avrebbe potuto essere condannato alla pena capitale, Londra la negò.
Nel 1959 Klaus Fuchs uscì dal carcere anzitempo. Privato della cittadinanza britannica, si trasferì nella Germania dell’Est, dove fino alla fine dei suoi giorni si occupò esclusivamente di scienza. È morto nel 1988.
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2 / George Koval, l’agente che rivelò all’Urss un’intera rete di strutture nucleari segrete degli Usa
George Koval nacque negli Usa nel 1913 in una famiglia di emigrati russi. All’età di 19 anni, insieme alla famiglia, ritornò in patria.
Nel 1940 Koval sbarcò nuovamente in America, questa volta in qualità di agente dell’intelligence sovietica. Avendo conseguito un’istruzione tecnica, negli Usa fu arruolato nell’esercito. Fu assegnato all’impianto segreto di Oak Ridge, nel Tennessee, che produceva materiali radioattivi.
Grazie a George Koval l’Urss ricevette informazioni su tutto il ciclo produttivo dei materiali nucleari, uranio e plutonio, nonché sull’ubicazione degli impianti nucleari degli Usa, sulla loro struttura e modalità di funzionamento.
Nel 1949 Koval ritornò a Mosca, dove si dedicò unicamente alla scienza. Fece appena in tempo: l’Fbi si stava già interessando a lui.
3 / La donna che rivelò a Stalin tutti i dettagli sul programma nucleare di Londra
Nel 1932 Melita Norwood, comunista convinta, fu assunta come segretaria dall’Associazione britannica per gli studi sui metalli non ferrosi (British Non-Ferrous Metals Research Association), struttura strettamente legata ai progetti segreti delle armi nucleari.
Se i dirigenti dell’Associazione fossero stati a conoscenza delle convinzioni politiche della donna, la Norwood non avrebbe mai ottenuto quel posto.
La collaborazione di Melita Norwood con i servizi sovietici, iniziata nel 1937, durò per 35 anni. Non pretese mai alcun compenso per fornire a Mosca le preziose informazioni sul programma nucleare di Londra.
Dalle sue memorie: “Non lo facevo per soldi, ma per aiutare a prevenire la sconfitta di un sistema che, a prezzo di enormi sacrifici, aveva dato alle persone comuni il pane, prezzi che si potevano permettere, un buon livello di istruzione e assistenza sanitaria.”
I servizi britannici scoprirono la verità su Melita Norwood soltanto nel 1992, quando la donna, ormai ottantenne, cessata la sua attività di agente segreto, era già in pensione. Per questo motivo la “Spia nonnina”, come venne in seguito ribattezzata dalla stampa, non fu rinviata a giudizio.
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