Sei domande chiave sulla Guerra fredda

Russia Beyond (Legion Media; Getty Images)
Era un conflitto inevitabile? Quanto è stato elevato il rischio che sfociasse in una guerra vera e propria?

1 / Che cos’è la Guerra fredda?

Da sinistra, il primo ministro britannico Churchill, il presidente americano Harry S. Truman e il leader sovietico sovietico Joseph Stalin

Viene definita “Guerra fredda” la rivalità tra Stati Uniti e Unione Sovietica e i rispettivi alleati. Una rivalità che si cristallizzò pochi anni dopo la sconfitta della Germania nazista nel 1945. Ben presto si trasformò in una vera e propria inimicizia che si estese a livello ideologico, economico, scientifico, militare e ad altri ambiti dove le due superpotenze cercarono di superarsi a vicenda. 

Durò per quasi 50 anni e terminò ufficialmente con la dissoluzione dell'URSS

2 / Chi ha iniziato? 

Sebbene la domanda sia ancora senza risposta e il dibattito aperto, è giusto affermare che sia gli Stati Uniti che l'URSS hanno contribuito all'escalation delle tensioni sfociate poi nella Guerra fredda.

Forte della vittoria faticosamente ottenuta, e cercando di eliminare ogni minima possibilità che un altro Paese attaccasse l’Unione Sovietica, il Cremlino cercò di rafforzare la propria posizione in Europa nel secondo dopoguerra. Così, Mosca insediò governi di sinistra in alcuni dei Paesi dell'Europa orientale che l'Armata Rossa aveva liberato dall'occupazione nazista. Per questioni ideologiche che permeavano la dottrina comunista, l'Unione Sovietica proclamò anche l'intenzione di diffondere il comunismo in tutto il mondo. 

D'altro canto, gli Stati Uniti colsero quell’opportunità unica per estendere la propria influenza su un'Europa ormai indebolita, ed emergere così come forza dominante nella politica mondiale dopo un prolungato periodo di isolamento politico. 

Contrastare i tentativi sovietici di instaurare governi comunisti in Europa fu la naturale risposta degli Stati Uniti, che aspiravano a diventare una superpotenza globale. 

La Guerra fredda si intensificò quando Washington annunciò l'attuazione di un massiccio piano di restaurazione per l'Europa - noto come Piano Marshall - e introdusse la cosiddetta Dottrina Truman, una politica che impegnava a sostenere le democrazie contro le minacce autoritarie: ciò significava sostanzialmente che gli Stati Uniti avrebbero contenuto l'espansione sovietica ovunque nel mondo. Ben presto, poi, fu costituita la NATO.

3 / Era davvero inevitabile?

 Nikita Khrushchev

In un certo senso, sì. Non possiamo ovviamente sapere come sarebbe andata la storia se gli Stati Uniti o l'URSS avessero agito diversamente da come hanno fatto. Tuttavia, con il senno di poi, sono stati così tanti i fattori che hanno contribuito a scatenare la Guerra fredda che è lecito pensare che non ci sia stato modo di evitarla né per Mosca né per Washington.

Per prima cosa, la Germania aveva perso tutta la sua influenza in Europa, lasciando un vuoto di potere che fu rapidamente colmato dall'Unione Sovietica e dagli Stati Uniti, il che rese i due Paesi rivali naturali.

A complicare le cose ci si misero anche le due ideologie contrastanti: entrambi i Paesi avevano acquisito armi nucleari all'inizio delle ostilità della Guerra fredda, diventando così le principali potenze del mondo. L'insieme di tutti questi fattori fece sì che la Guerra fredda appaia oggi, con il senno di poi, come uno scenario quasi inevitabile. Ovviamente non sapremo mai se sarebbe stato possibile evitare questa grande rivalità geopolitica. 

4 / Perché è definita “fredda”?

Un aereo da pattuglia statunitense sorvola un cargo sovietico durante la crisi missilistica di Cuba, 1962

Lo stallo globale tra Stati Uniti e Unione Sovietica è stato definito “freddo” perché non si è mai trasformato in una guerra aperta tra le due superpotenze. Il termine “Guerra fredda” fu coniato nel 1945 da George Orwell, che previde un periodo storico caratterizzato dalla rivalità di Stati “al tempo stesso inespugnabili e in uno stato permanente di ‘Guerra fredda’ con i propri vicini”.

La sua previsione si avverò con incredibile precisione: gli Stati Uniti e l'URSS erano “inespugnabili” perché disponevano di enormi scorte di armi nucleari e allo stesso tempo erano intrappolati in un conflitto permanente l'uno con l'altro. 

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5 / Quanto è stato alto il rischio che si trasformasse in una guerra vera? 

Il rischio è stato davvero elevato. In effetti, la Guerra fredda si è manifestata in molteplici guerre per procura, in cui gli Stati Uniti e l'URSS si sono combattuti indirettamente sostenendo le parti opposte in conflitti sanguinosi scoppiati in diversi angoli del mondo.  

Le guerre in Corea, Vietnam, Congo, Angola, Afghanistan https://it.rbth.com/storia/82303-tre-diffusi-miti-da-sfatare e altri Paesi sono state in gran parte il prodotto della Guerra fredda. In questi conflitti morirono molte persone, tra cui militari sovietici e americani. Tuttavia, non sono mai stati considerati come scontri militari aperti tra Stati Uniti e URSS. Mosca e Washington li considerarono invece come parte degli sforzi per diffondere le rispettive ideologie e minare la posizione del rivale della Guerra fredda in varie parti del mondo, il tutto a spese delle popolazioni locali.

In alcuni casi, durante la Guerra fredda, gli Stati Uniti e l'URSS sono stati molto vicini a una guerra diretta tra loro. Ad esempio, durante la crisi dei missili di Cuba  del 1962, quando il mondo fu sull’orlo della Terza guerra mondiale. Un errore tecnico avrebbe potuto causare una guerra nucleare tra i due Paesi nel 1983, ma l'apocalisse fu evitata grazie all'ufficiale sovietico Stanislav Petrov, che decise di non lanciare un attacco nucleare contro gli Stati Uniti in seguito a un falso allarme.

6 / Chi ha vinto?

20 agosto 1991, il putsch di agosto nelle strade di Mosca

Quando l'Unione Sovietica ha cessato di esistere nel 1991, gli Stati Uniti sono stati “l'ultimo rimasto in piedi” nello stallo della Guerra fredda. 

Tuttavia, gli storici non sono d'accordo sul fatto che gli Stati Uniti possano essere giustamente accreditati come "vincitori" della Guerra fredda, perché non è chiaro quale sia stata la ragione principale del crollo dell'URSS.

Si può sostenere che gli Stati Uniti abbiano impoverito le risorse sovietiche attraverso costose guerre per procura e una corsa agli armamenti nucleari estremamente costosa. Tuttavia, alcuni sostengono che gli Stati Uniti siano stati semplicemente testimoni del crollo dell'URSS, poiché la superpotenza comunista si è disintegrata a causa di una serie di problemi interni, come l'inefficienza dell'economia pianificata, le ingenti spese militari, la corruzione, il governo totalitario del partito comunista e l'assenza di varie libertà, tra cui la libertà di parola.

Anche se Washington ha considerato il crollo del suo rivale come una vittoria inequivocabile, l'era post-Guerra fredda ha presentato nuove sfide per gli Stati Uniti, portando alcuni a sostenere che gli Stati Uniti siano diventati una potenza in declino nella politica internazionale dopo aver perso il loro arcinemico. 

Allo stesso modo, si può sostenere che il crollo dell'URSS abbia segnato il "punto finale dell'evoluzione ideologica dell'umanità". In effetti, all'inizio degli anni Novanta molti lo credevano, anche se il dispiegarsi dell'era post-Guerra fredda ha fatto dubitare della validità di questa tesi.

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