Cinque bizzarri progetti di aerei sovietici che non sono mai decollati (FOTO)

SAM-13

SAM-13

Dominio pubblico
Aleksandr Moskaljov lavorò tutta la vita a nuovi prototipi, ma la maggior parte delle sue idee innovative nel campo dell’aviazione rimase sulla carta

1 / SAM-4

Il progettista di aerei sovietico Aleksandr Moskaljóv (1904-1982; spesso traslitterato Moskalev) rischiò di rovinarsi la carriera per via del suo amore per le soluzioni radicali e fuori dal comune. Laureatosi all’Università Statale di Leningrado, Moskaljov si imbarcò in una serie di progetti che forse erano in anticipo sui tempi, o forse semplicemente troppo poco pratici per essere realizzati.

Alcuni degli aerei di Moskaljov vennero prodotti, ma la maggior parte dei suoi progetti rimasero tali.

Ad esempio, il suo aereo SAM-4 è sopravvissuto solo sotto forma di schizzo. Il velivolo, progettato tra il 1933 e il 1934, assomigliava al bimotore stealth americano F-117 “Nighthawk” (il cui primo volo ebbe luogo nel 1981!) e al Northrop Grumman B-2 Spirit, entrato in servizio nel 1997. Tuttavia, non è noto se l’idea alla base del progetto di Moskaljov fosse simile a quella che la successiva tecnologia stealth aspirava a raggiungere. 

Il SAM-4 ha l’aspetto di una foglia ed è dotato di due stabilizzatori verticali attaccati alle estremità alari. Per l’epoca, l’idea di Moskaljov era probabilmente troppo radicale: il progettista prevedeva di collocare due motori da 760 CV nelle ali dell’aereo.  

2 / SAM-7

Il “SAM” del nome sta per “samoljót”, la parola russa che vuol dire “aeroplano”. La maggior parte dei velivoli di Moskaljov era stata etichettata “SAM”, indipendentemente dal fatto che fossero riusciti o meno a passare dalla carta al cielo.

Anche se il SAM-7 non ce l’ha fatta, è stato comunque un interessante tentativo di creare una macchina da guerra promettente. La caratteristica principale del SAM-7 era la capacità di sparare sia in avanti che all’indietro, in quanto il suo design prevedeva lo spazio per un mitragliere nella sezione di coda dell’aereo, oltre a due mitragliatrici calibro 7,62 mm montate accanto al motore anteriore. 

La caratteristica principale del SAM-7 erano il peso relativamente basso, appena una tonnellata, e le ali a forma di freccia, atipiche per gli aerei sovietici degli anni Trenta. 

Il progettista aveva previsto di dotare questo modello di un motore da 850 CV che avrebbe dovuto, in teoria, consentirgli di raggiungere la velocità di 600 km/h. Tuttavia, l’aereo SAM-7 non arrivò mai alla fase di collaudo.

3 / SAM-13

Moskaljov tentò di progettare un nuovo aereo all’inizio degli anni Quaranta. Il suo SAM-13 si ispirò molto al Fokker D.XXIII olandese.  

L’aereo russo aveva un aspetto simile ed era costruito prevalentemente in legno. Il modello, dotato di due motori Renault da 220 CV costruiti su licenza, ebbe buone prestazioni durante i voli di prova. Raggiunse una velocità di 520 km/h (323 mph). 

Tuttavia, con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, la leadership sovietica diede priorità alla costruzione di aerei da guerra consolidati, rispetto ai modelli sperimentali. Il prototipo del SAM-13 fu distrutto dagli operai dell’Istituto di ricerca sul volo Gromov mentre le forze naziste si avvicinavano a Mosca.

4 / SAM-16

Oltre agli aerei da guerra, Moskaljov lavorò anche su un idrovolante. La costruzione del SAM-16, un prototipo di aereo da ricognizione navale a corto raggio, iniziò poco prima della guerra, nel 1940.

Così come la Seconda Guerra Mondiale segnò la fine del SAM-13 di Moskaljov, chiuse anche ogni prospettiva per la produzione di questo idrovolante. Sebbene fosse quasi pronto per i voli di prova nel 1941, il prototipo non fu mai finalizzato a causa della guerra.

5 / SAM-23

Il SAM-23 è esistito solo sulla carta, ma fu forse la più curiosa delle invenzioni di Moskaljov. Questo aereo da attacco al suolo doveva essere dotato di un singolo motore da 150 CV e armato con due cannoni da 20 mm, due mitragliatrici da 7,62 mm e quattro missili aria-terra.  

Tuttavia, la particolarità di questo progetto non era il suo armamento, ma un design molto insolito del carrello di atterraggio. Il ruotino di coda era attaccato a una serie di aste che sporgevano dal muso. L’intera struttura doveva essere mobile. La cosa più insolita di questo aereo era il modo in cui doveva essere usato in combattimento. 

Questo sistema molto strano doveva permettere all’aereo di “planare” sulla superficie terrestre e di attaccare il nemico da un’altezza di soli quattro o cinque metri. Le aste mobili e il ruotino di coda erano progettati per aiutare il pilota a seguire tutte le irregolarità del terreno toccando il suolo con il ruotino di coda. 

 

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