Come l’Europa infettò la Russia con la moda dei duelli

Russia Beyond (Dominio pubblico, Museo del Cremlino)
I primi russi che assistettero ai duelli europei si limitarono a deriderli o a criticarli aspramente, anche se nel Paese era esistita una tradizione di risoluzione delle controversie giudiziarie con le armi. Solo con il tempo, il moderno duello “per onore” all’europea divenne parte della vita della nobiltà russa, e un grande problema sociale

Per la nobiltà russa del XIX secolo la difesa dell’onore era fondamentale, e ogni minimo insulto portava immediatamente a un duello. All’epoca di Aleksandr Pushkin (1799-1837) i duelli erano così frequenti che il governo cominciò a temere per il numero dei giovani nobili e a prendere contromisure. Ma i russi, duellanti accaniti, non si fermavano nemmeno davanti alla minaccia di pene gravi – comminate a chi organizzava questi incontri mortali –  come l’esilio in Siberia. Forse vi sorprenderà, ma non era sempre stato così in Russia. La moda del duello fu portata nel Paese dagli europei al servizio della Russia nel XVII secolo. E i primi “duelli d’onore” furono guardati con sorpresa e persino con disprezzo dalla gente del posto.

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Il “pole” russo

Il duello con la spada e il pugnale, Jacques Callot, 1617

Il periodo di massimo splendore del duello in Europa risale ai secoli XVI-XVII. A quel tempo, nello Zarato di Mosca il duello era percepito come qualcosa di selvaggio. Il francese Jacques Margeret, che servì Boris Godunov, disse: “Tra i russi non ci sono duelli: primo, perché vanno in giro sempre disarmati, tranne in tempo di guerra o quando sono in viaggio; secondo, perché chi viene offeso a parole o in qualsiasi altro modo va in tribunale affinché sia stabilita la giusta punizione. Il reato contro l’onore viene detto ‘beschestje’ [disonore]”. Secondo Margeret, questo ordine delle cose si spiegava con la severità della legge: la risoluzione personale delle controversie tramite duello non era consentita, e si voleva evitare che i russi si arrogassero “un potere che solo la Giustizia ha il diritto di esercitare: quello di indagare e perseguire i delitti”. 

Questo ordine legale fu mantenuto in Russia per tutto il XVII secolo, mentre gli europei intanto si scannavano a colpi di spada. Il diplomatico Pjotr Tolstoj, che si recò in Europa nel 1697 per studiare gli affari marittimi, assistette a un duello tra nobili polacchi e ne rimase sconvolto: “I polacchi…  sono davvero come animali…, non possono sbrigare alcun affare di Stato senza combattere e senza lottare, e per risolvere qualsiasi controversia legale vanno a duello… senza preoccuparsi di poter essere feriti e uccisi”, scrisse, non senza disprezzo. 

È possibile che Pjotr Tolstoj non si sia reso conto che il duello riguardava questioni d’onore? Senza dubbio lo aveva capito. Lo dimostra il fatto che per dire “duello” usa la parola “pole”. Nel russo contemporaneo il termine significa “campo”, ma  in passato, nei secoli  XIII–XVI, era sinonimo di “sudebnyj poedinok”: letteralmente “duello giudiziario”; una fase che si apriva se le parti (chi aveva fatto causa e chi era chiamato a rispondere) non riuscivano a trovare un accordo e non c’erano testimoni che potessero confermare la correttezza di questa o quella parte. 

La tradizione del “duello giudiziario” tra i russi era molto antica. Già nel X secolo lo storico arabo Shamsuddin al-Mukaaddasi scriveva: “Quando lo zar decide una disputa tra due litiganti, e questi non sono soddisfatti della sua decisione, allora dice loro: vedetevela con le spade, e chi ce l’ha più affilata, vince”. In effetti, ai russi piaceva risolvere le controversie complesse con il “pole”: dovevano solo pagare una piccola tassa e potevano pure far ricorso a degli “assistenti” che combattevano al posto loro. Questi mercenari potevano essere utilizzati da vecchi, storpi, minorenni, donne ed ecclesiastici. Tuttavia, se una donna combatteva contro una donna, il ricorso ai mercenari era proibito.

Falck contro Grells

Illustrazione tratta dal libro di scherma di Francesco Fernando Alfieri

Il “pole” russo era una variante dell’ordalia, l’antica pratica giuridica, secondo la quale l’innocenza o la colpevolezza dell’accusato venivano determinate sottoponendolo ad una prova dolorosa o a un duello. Tuttavia, mentre in Europa le ordalie venivano condotte con il fuoco e l’acqua, in Russia si credeva che Dio sarebbe stato dalla parte del giusto nel “duello giudiziario”. L’apice dei “pole” si ebbe nel XVI secolo, quando Mosca aveva addirittura un luogo speciale per questi duelli, tra l’attuale Lubjanka e Piazza Staraja. Tuttavia, nel XVII secolo, il “pole” cominciò a scomparire: un nuovo corpus di leggi russe, il Sobornoe Ulozhenie del 1649, non menziona questa possibilità di risolvere le controversie. Allo stesso tempo, il primo duello di tipo moderno (pratica per la quale si imporrà il termine straniero “duel”) in Russia, di cui è arrivata informazione fino a noi, ebbe luogo ancora prima del Sobornoe Ulozhenie, nel 1637, e si trattò di un combattimento tra due stranieri.

Secondo lo studioso Aleksandr Savinov, le ragioni del primo duello conosciuto a Mosca furono debiti e ubriachezza. Il 6 giugno 1637 nel cortile della Palashevskaja Sloboda, dove viveva un tedesco al servizio dei russi, il sergente Peter Falck, arrivò il sergente tedesco Thomas Grells per chiedere due rubli, dando in pegno una carabina. Grells era ubriaco e colpì Falck alla testa con l’elsa della sua spada: nella tradizione europea dell’epoca, colpire con l’elsa (anche se sul braccio) significava sfidare a duello. 

Come ha testimoniato la moglie di Falck, Anne, i due iniziarono a “imprecare e far chiasso, e mentre se ne dicevano di tutti i colori sono usciti dal cancello”. Alla fine non ci furono testimoni del duello, ma Grells fu trovato morto in una pozza di sangue.

 Amsterdam, Paesi Bassi, fine XVII secolo

Secondo le leggi dell’epoca, la morte in duello equivaleva a un omicidio. A quei tempi l’indagine poteva contare sulle confessioni rilasciate sotto tortura; ma Falck rimase fermo sul suo punto: Grells correva, era inciampato, ed era caduto sul filo della spada. L’indagine durò quasi tre anni e, sebbene non fosse possibile provarne la colpevolezza, Falck morì comunque in carcere.

I duelli tra stranieri al servizio della Russia divennero più frequenti nella seconda metà del XVII secolo. Nel 1665 si svolse un duello tra il capitano tedesco Christopher Ullmann e il capitano scozzese Smith. Il motivo del duello era un debito di soldi per il vino. Ullmann, cercando di dipingere il duello come autodifesa, testimoniò che Smith si era “gettato” sulla punta della spada, ma non fu in grado di convincere la giuria. L’intera società scozzese di Mosca, guidata dal generale Patrick Gordon, forse il più influente straniero al servizio della Russia, si schierò dalla parte del defunto Smith. Ullmann, inizialmente condannato alla decapitazione, fu poi lasciato vivo, ma mutilato come pena delle gambe e del braccio sinistro. Il 30 maggio 1666, il generale Patrick Gordon si scontrò in duello con un inglese di nome Montgomery, anche se non ci furono spargimenti di sangue: i litiganti furono separati da una gruppo di conoscenti.

Una cattiva abitudine di importazione

Coppia di pistole, Italia, Brescia, fine XVII secolo

E i russi? Secondo Margeret, l’essenza stessa del duello era estranea a loro. “Ai russi non piace usare le parole: sono piuttosto semplici nella conversazione e danno del tu a tutti; e prima erano ancora più semplici… Ma ora che gli stranieri sono apparsi tra loro, i russi si stanno liberando della rozzezza che era abituale qui ancora venti o trent’anni fa”, scrisse Margeret.

Il desiderio di “sgrezzarsi” e di emulare gli stranieri che Pietro il Grande aveva instillato in Russia diedero i loro frutti nel 1702, quando si svolsero i primi duelli tra russi. Accadde perché in una delle assemblee il sergente del reggimento Preobrazhenskij Ivan Shepotiev “spinse all’indietro” il tenente dello stesso reggimento Semjon Izmailov.

Il generale Patrick Gordon

Quest’ultimo rispose a tono, ne nacque una rissa e poi una sfida a duello. Entrambi i rivali se la cavarono con ferite leggere. Ma lo zar Pietro, venuto a conoscenza del duello, si infuriò: ordinò che entrambi venissero frustati, affinché ad altri non balzasse in testa l’idea di fare come loro, e che fossero degradati. Il caso fu in qualche modo insabbiato e tutti e due gli ufficiali rimasero in servizio dopo aver scontato una pena in carcere.

A differenza di molte altre abitudini europee, da lui amate, secondo lo zar Pietro non valeva la pena diffondere i duelli in Russia: riteneva che la vita di un soldato appartenesse prima di tutto alla sua patria. Nel 1715 Pietro decretò nell’“Artikul voinskij”, un codice militare: “Nessuna offesa all’onore dell’offeso può essere in alcun modo risarcita dal duello”. Inoltre, lo zar ordinò di giustiziare tutti i duellanti. Tuttavia, la severità della legge era compensata dalla facoltatività della sua esecuzione: non si sono conservate informazioni su casi effettivi di pena di morte per persone coinvolte in duelli. 

I duelli di tipo europeo in Russia iniziarono a verificarsi solo alla fine del XVIII secolo, quando divenne di moda tra i giovani nobili andare in Europa a studiare, e là conobbero il concetto della “sacralità dell’onore”. Eppure l’opinione sul duello rimaneva critica: “È una cattiva abitudine non ereditata dagli antenati, ma adottata o importata, in ogni caso estranea”: così scriveva sui duelli l’imperatrice Caterina la Grande, che, ovviamente, era preoccupata da quella spinta all’autodistruzione della classe dirigente. Nel 1787 fu pubblicato il suo “Manifesto sui duelli”, secondo il quale i partecipanti ai duelli incruenti, compresi i medici e i padrini (detti “sekundanty” in russo), venivano multati, mentre il colpevole (l’istigatore del duello) era condannato all’esilio in Siberia.  

Alla fine del XIX secolo, tuttavia, il duello restava abbastanza comune in Russia e furono emanati ufficialmente dei codici comportamentali. E il sanguinoso duello russo divenne una sorta di spettacolo esotico con spettatori e fotografi.

Per saperne di più sulla storia del duello in Russia, è possibile visitare la mostra “Дуэль. От Божьего суда до благородного преступления”/“The duel: from trial by combat to a noble crime” (ossia: “Il duello. Dal duello giudiziario al crimine dei nobili”), inaugurata al Cremlino di Mosca il 13 maggio 2022 e in corso fino al 16 giugno. La mostra presenta più di 140 pezzi unici, molti dei quali esposti per la prima volta. Qui più info. 

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