Il tennis arrivò nell’Impero russo dalla Gran Bretagna negli anni Sessanta dell’Ottocento e quasi immediatamente divenne molto popolare tra l’aristocrazia locale. Anche i membri della dinastia Romanov si appassionarono a questo sport. Nessuno di loro, tuttavia, ne era ossessionato come Nicola II.
Per la prima volta lo zar scese in campo con la racchetta in mano il 2 giugno 1896, a 28 anni, nella sua tenuta di Ilinskoe, vicino a Mosca. “Dopo il tè sono andato a giocare a lawn-tennis [ossia tennis su erba; ndr] con altri per la prima volta", annotò il monarca nel suo diario dell’epoca. Nelle settimane successive non lasciò quasi mai il campo.
Nicola II giocava volentieri a tennis nelle fredde giornate autunnali quando le sue mani erano gelate e nelle calde giornate estive quando la camicia poteva essere letteralmente strizzata dal sudore. “Gioca molto bene, e i suoi avversari, ufficiali di marina e damigelle d’onore, sono molto più deboli di lui”, osservò il tenente generale Aleksandr Mosolov, capo della Cancelleria del Ministero della Corte Imperiale.
Campi da tennis furono costruiti nelle residenze di Nicola II vicino a San Pietroburgo, in Crimea e a Spała, in Polonia. Un altro campo apparve in Finlandia vicino alla città di Virolahti, dove la famiglia imperiale amava passare il tempo. “Solo là, in rada, le altezze imperiali conducono una serena vita familiare di mare”, scrisse l’ufficiale Nikolaj Sablin, che prestava servizio a bordo dello yacht imperiale “Shtandart”.
I Romanov scendevano regolarmente a terra durante il viaggio della loro nave intorno al Golfo di Finlandia per fare picnic, camminare nei boschi e raccogliere bacche. La mattina presto, il proprietario stupito di qualche maniero finlandese sulla costa si trovava l’imperatore sulla porta di casa, che gli chiedeva il permesso di giocare a tennis sul suo campo.
Nicola II si batteva felicemente a corte contro i membri della sua stessa famiglia, le sue dame di compagnia e gli ufficiali della sua scorta, ma per un osso duro, come lo zar era diventato dopo tanto allenamento, era necessario un avversario più competitivo. Nel novembre 1913 un tale avversario fu finalmente trovato.
Mentre era in vacanza nella sua residenza di Livadia, in Crimea, l’imperatore apprese che il loro parente, Mikhail Sumarokov-Elston, alloggiava presso gli Jusupov nel palazzo vicino. Questo giovane studente era già diventato 8 volte campione del Paese a 20 anni. Lo zar invitò immediatamente il giovane talento sul campo da tennis.
I rivali giocarono quattro match. Nicola II li perse, ma era abbastanza soddisfatto di come aveva giocato. “Oggi ho giocato con il conte Sumarokov, un giovane studente, il miglior giocatore della Russia. C’è di che imparare da lui", annotò sul suo diario.
“Sumarokov ha colpito lo zar così forte a una gamba con la palla che lo zar cadde e dovette stare a letto per tre giorni”, ricordò Mosolov: “Il povero campione era disperato, anche se naturalmente non aveva nessuna colpa”. Si dice che gli Jusupov lo rimproverarono severamente. Avendo recuperato dall’infortunio, lo zar invitò nuovamente Sumarokov a Livadia, ma il campione non poteva più giocare con la stessa energia.
Nel 1914 Nicola II fondò la “Coppa di Sua Maestà Imperiale”, il cui vincitore fu lo stesso Mikhail Sumarokov-Elston. Presto scoppiò la Prima guerra mondiale e lo zar dovette mettere via le racchette. Per come andarono le cose in seguito, per sempre.
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