Le vaccinazioni di massa in Russia e URSS raccontate in queste foto d’archivio

Russiainphoto.ru, Mikhail Grachev/MAMM/MDF
Oggi in tutto il mondo non si fa che parlare del vaccino anti-covid. Ma l’immunizzazione di massa in Russia è sempre stata una prassi molto diffusa. E tutto ebbe inizio nel 1768 con l’imperatrice Caterina la Grande…

Il primo vaccino in Russia fu opera di Caterina la Grande: nel 1768, l’imperatrice fu inoculata contro il vaiolo e divenne un esempio per la nazione. Nel 1919 le autorità sovietiche lanciarono il primo programma obbligatorio di vaccinazione di massa contro il vaiolo e altre epidemie. 

La prima lista di vaccini obbligatori e raccomandati fu stilata nel 1958: comprendeva vaccinazioni contro il vaiolo, la tubercolosi, la pertosse, la difterite e la poliomielite. Più tardi, i bambini furono vaccinati anche contro l'epatite, il morbillo e la rosolia. Nella Russia moderna, da molti anni è disponibile anche una vaccinazione antinfluenzale gratuita.

1 / Un orfano della Casa Imperiale dei Trovaletti si sottopone al vaccino contro la sifilide, 1910

2 / Un bambino con sifilide congenita riceve il vaccino, 1910

3 / Soldati si sottopongono al vaccino contro il colera durante la Prima guerra mondiale, 1914

4 / Infermiera in posa all'Istituto del Vaccino e del Siero di Tashkent, Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka, 1920

5 / Test per il vaccino contro l'influenza, anni ‘50

6 / Metodo alternativo di vaccinazione contro l'influenza, anni '50

7 / Pronto per il vaccino, 1979

8 / Persone si vaccinano contro l'influenza nello stabilimento metallurgico di Novokuznetsk, 1980

9 / Una mucca viene vaccinata contro l'antrace, 1981

10 / Vaccinazione in un ospedale di campagna, 1988

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