Propaganda per i giovani
In tempo di guerra, le fabbriche avevano sempre più bisogno di nuova manodopera. Dagli studenti agli apprendisti artigiani, tutti dovevano contribuire.
Ivanov e O. Burova
Gli artisti si rivolgevano anche ai bambini chiedendo aiuto per scovare il nemico. I pionieri ritratti in questo manifesto di Aleksej Pakhomov sono pronti a segnalare lo sbarco delle truppe aeree tedesche.
Pakhomov
М. Nesterov
Oltre a dare il proprio contributo al fronte, i bambini venivano esortati a ottenere buoni risultati a scuola.
Propaganda nelle fabbriche
Per radunare gli operai delle fabbriche, gli “architetti” della propaganda erano pronti a illustrare alla lettera il modo in cui il loro lavoro avrebbe contribuito a sconfiggere il nemico sul campo di battaglia.
Karachentzev
А. Kokorekina
Ivanov e O. Zhurova
I poster dell’epoca mostravano anche le donne al lavoro nelle fabbriche e nei campi al posto degli uomini. L'immagine della donna sul trattore era molto diffusa.
Propaganda per i soldati
Per motivare i soldati al fronte, sui manifesti venivano spesso raffigurati bambini, donne e anziani. Le immagini di chi restava a casa, scosso dalla disperazione e dalla fame, avevano il compito di suscitare la rabbia nei confronti dei nazisti.
Коretzkij
Kazantzev
Antonov
Ivanov
S. Ivanov e O. К. Bukurova
Zhukov
А. Kokosh
Gli artisti spesso raffiguravano gli atti di coraggio dei soldati, inserendo citazioni motivazionali di Joseph Stalin e di altre figure storiche, come il principe Dmitrij Donskoj, che schiacciò i mongoli tartari nel XIV secolo.
Propaganda per la famiglia
Vatolina
Shubina
Durante la guerra, il governo sovietico cercò di fornire ulteriore assistenza economica ai bambini, alle madri sole e agli orfani che avevano perso i genitori in battaglia.