Tra montagne e vigneti, ecco com’era la vita nel Caucaso sovietico

Storia
NIKOLAJ SHEVCHENKO
Georgia, Armenia e Azerbaigian producevano frutta, carne, vino e tabacco che venivano esportati in tutta l’URSS. E il Mar Caspio era una meta di villeggiatura molto gettonata tra i cittadini sovietici

Il Caucaso è una terra di antichi villaggi adagiati tra pendii scoscesi. La gente del posto è orgogliosa di essere nata tra le montagne: una condizione, dicono, che rafforza il carattere e tempra lo spirito. 

In mezzo a questi paesaggi montuosi si ergono solitari vecchi monasteri, che si alternano ad edifici in stile sovietico, eredità di un recente passato. 

Un monumento a Vladimir Lenin in Azerbaigian

Piazza Lenin a Baku, capitale dell'Azerbaigian

Ecco com'era Tbilisi, la capitale della Georgia sovietica, nel 1971

 Un punto di osservazione in cima a un passo di montagna nella Repubblica Socialista Sovietica Georgiana, 1988. Si tratta di un paesaggio tipico di questa zona

E mentre nelle città si incrociano svariati monumenti sovietici, tra le montagne si scorgono antichi monasteri

Alcune località di questa regione avevano tutta l’aria di essere alquanto esotiche agli occhi dei cittadini sovietici, abituati ai paesaggi imponenti delle città dell’URSS. Nella foto, ad esempio, una vecchia strada di Baku, in Azerbaigian

Torre Maiden, un monumento del XII secolo nella Città Vecchia a Baku, Azerbaigian

Ecco che aspetto aveva un quartiere di Yerevan, la capitale della Repubblica Socialista Sovietica Armena

I volti della regione

Sebbene molti cittadini sovietici considerassero il Caucaso come un’unica regione, per via delle somiglianze tra le varie repubbliche in termini di paesaggio, clima ed economia, vi erano in realtà molte differenze tra le Repubbliche Socialiste Sovietiche di Georgia, Armenia e Azerbaigian. 

Anziano georgiano, 1971

Anziano azero, anni ‘70

Anziano armeno, anni '60

Ghulam Gasanova, macchinista di treni, 1943

Divertimento e tempo libero

Come in altre repubbliche sovietiche, la gente socializzava soprattutto con i colleghi di lavoro e i vicini di casa. Tra i passatempi più popolari c’era la danza, e il Mar Caspio, perla della Repubblica Socialista Sovietica Azera (Azerbaigian), rappresentava un luogo di vacanza unico per gli abitanti della regione e dell'intera Unione Sovietica.

Barche a vela, 1935

Marinai che ballano con giovani donne, Repubblica Socialista Sovietica Georgiana, 1944

Una donna all'Arzni Resort, nella Repubblica Socialista Sovietica Armena, 1951. Nella regione c'erano molti resort dove la gente di tutta l'Unione Sovietica si recava per le vacanze e per le cure mediche. Alcuni dei resort erano famosi per le loro acque termali

Genitori con i bambini, Baku, Azerbaigian sovietico, 1955-1956

Bambini attraversano una strada nella città di Sumqayit, in Azerbaigian, 1959

Ragazza con libro a Batumi, in Georgia, 1938

Momento di relax nel Sanatorio dell’Amicizia nella Repubblica Socialista Sovietica Georgiana, 1957

Un pomeriggio come tanti a Tbilisi, nella Repubblica Socialista Sovietica Georgiana, 1939

Gente per le strade di Tbilisi, 1971

Una donna in Armenia, anni '60

Tifosi in uno stadio della Repubblica Socialista Sovietica Armena, anni '60

La vita nelle campagne

L'agricoltura e l'allevamento erano alcuni dei pilastri dell’economia del Caucaso sovietico. Queste repubbliche fornivano frutta, tè, latte, carne, vino e tabacco a tutto il paese. I dirigenti sovietici ritenevano di dover sostenere economicamente le repubbliche, per questo compravano i prodotti a prezzi gonfiati per rilanciare le economie locali.  

Signore armeno controlla la qualità delle foglie di tabacco, inizio anni '60

Una donna raccoglie l'uva nella Repubblica Socialista Sovietica Georgiana, 1938

La lavorazione delle foglie di tabacco, Armenia, anni '50 

Allenamento collettivo in una fattoria azera, 1936

Un giovane armeno si occupa del suo bestiame, anni '60

Agricoltori armeni misurano il peso del cotone raccolto nel 1955-1965

Piantagione di tè, Repubblica Socialista Sovietica Georgiana, anni '50

La regione è famosa per la produzione di vino, che veniva esportato in tutte le altre repubbliche dell'URSS