La rivoluzione sessuale, che irruppe nel neonato paese sovietico dopo la Rivoluzione d’ottobre, portò con sé una ventata di libertà: la vergogna per il proprio corpo venne percepita come una reliquia della cultura borghese. E così il nudo si impose in varie sfere della società e della cultura, diventando un genere molto popolare anche nella fotografia.
Il nudismo era una cosa completamente nuova per il paese. E vista l’importanza dei bagni di sole e del nuoto come toccasana per temprare il corpo degli uomini e delle donne sovietiche, stanchi dopo il duro lavoro nei campi, nacque così la tendenza di riposare sulle rive di laghi e fiumi senza veli.
Negli anni ‘20 nacque addirittura una società dal nome alquanto radicale, “Abbasso la vergogna”, convinta che la vera uguaglianza dei sessi potesse essere raggiunta solo spogliandosi. Raccontiamo quel periodo di rivoluzioni in foto.
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