Ragazze sugli scogli in una spiaggia di Odessa
Valerij Gande-RotheSembra difficile immaginare operaie e ragazze del kolkhoz in bikini e costume a due pezzi: non è esattamente l’associazione di idee più immediata che si possa avere, per un periodo in cui era richiesto rigore e pudore. In effetti, alcune rare fotografie scattate sulle spiagge sovietiche degli anni ‘20 e ‘30 mostrano perlopiù ragazze in pantaloncini, attente a coprire fianchi e ombelico.
Ritratto di donne in riva al mare, anni ‘20
MAMM / MDF / russiainphoto.ruOdessa, 1925
Yurij Litvin / MAMM / MDF / russiainphoto.ruSulla spiaggia di Sochi, 1937
Archivio di Nikolaj Ekimov / russiainphoto.ruSulla spiaggia dell’oblast di Leningrado, anni ‘30
Archivio di Nikolaj Ekimov / russiainphoto.ruVacanze in Crimea, 1946
Andrej Novikov / МАММ / МDF / russiainphoto.ruL’avvento del bikini è arrivato solo qualche anno più tardi, spazzando via vecchi pudori e rinnovando la moda da spiaggia... complici, anche e soprattutto le attrici dell’epoca, entrate nel firmamento eterno delle sex symbol.
Località di vacanze della Crimea, anni ‘50
Archivio di Leonoro Karel / russiainphoto.ruI primi bikini sono apparsi in Unione Sovietica solo negli anni ‘50. Inizialmente fecero scalpore, e i primi modelli furono indossati prevalentemente da attrici o ragazze più bohémienne. I pantalocini da bagno a vita alta, che oggi definiremmo “retro”, sono rimasti di moda fino agli anni ‘80.
I bikini iniziano a diffondersi in URSS negli anni ‘60: il pudore dei decenni precedenti si affievolisce e molte ragazze scoprono senza vergogna fianchi e ombelico. Ma i costumi da bagno facevano parte di quella categoria di prodotti di cui all’epoca vi era parecchia carenza, perciò venivano confezionati direttamente a casa, riciclando vecchi pezzi di stoffa.
Il primo modello di radiolina “Spidola” sulla spiaggia di Yurmala (oggi Lettonia), 1960
Viktor Rujkovich / MAMM / MDFVacanzieri sulla spiaggia di Sochi, 1960
N. Sviridova/SputnikSu una spiaggia dell’Estonia, anni ‘60
Aleksandr Cheprunov / SputnikNel 1969 uscì il film cult “Crociera di lusso per un matto” (titolo originale “Brilliantovaya ruka”), nel quale l’attrice Svetlana Svetlichnaya appare in uno straordinario bikini, piuttosto osé per i canoni dell’epoca; ma quelle scene contribuiranno a immortalarla come un sex symbol del cinema sovietico.
Una scena tratta dal film “Crociera di lusso per un matto” di Leonid Gajdaj
Mosfilm, 1968Gita in barca, 1963
Yurij Abramochkin / SputnikSulla spiaggia, 1966
Vsevolod Tarasevich / MAMM / MDF / russiainphoto.ruTra gli anni ‘70 e ‘80 si presentò la possibilità di “mettere le mani” su costumi da bagno occidentali, costosi, ma molto alla moda. Ecco quindi che sulle spiagge sovietiche apparirono bikini di vari modelli e colori. Molto diffusi in quel periodo i costumi a mutandina.
L’attrice Natalia Varlej
Mertsedin O. A. / Archivio statale russo di documenti cinematograficiSul Mar Nero, 1982
Vladimir Karlov / Archivio di Vladimir Karlov / russiainphoto.ruNella località balneare di Palanga, oggi Lituania, 1964
Sviridov/SputnikGiovinezza, 1967
Lev Borodulin / MAMM / MDF / russiainphoto.ruPer utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
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