“Il padre del culturismo moderno”, Evgenij Sandov (1967-1925), più noto con il nome anglicizzato di Eugen Sandow, è l’idolo di milioni di appassionati di bodybuilding in tutto il mondo, tra cui Arnold Schwarzenegger. Possedeva non solo grandi muscoli e incredibile forza, ma anche un eccellente senso degli affari. Grazie a Sandow, il bodybuilding ha guadagnato popolarità universale, e oggi si è trasformato in un business da diversi miliardi di dollari.
Eugen Sandow nacque nel 1867 a Königsberg, in Prussia (oggi è la russa Kaliningrad) in una famiglia mista, da padre tedesco e madre russa, e il suo vero nome era Friedrich Wilhelm Müller. Tuttavia, per la sua carriera, decise di usare uno pseudonimo, scegliendo il più “pittoresco” cognome slavo di sua madre.
Come la maggior parte dei culturisti famosi che si sono “fatti da soli”, Friedrich era un bambino magro e malaticcio durante l’infanzia. Da questo venne il suo obiettivo di cambiare completamente il suo corpo, iniziando ad allenarsi con determinazione ed entrando persino alla facoltà di Medicina, per poter studiare attivamente anatomia e fisiologia umana. Questo gli fu molto utile quando, lasciando la natia Königsberg, sarebbe andato a predicare il culturismo in tutto il mondo.
A quel tempo il “forzuto” più famoso era probabilmente il tedesco Ludwig Durlacher (1844-1924), noto come “Professor Attila”. Proprio lui giocò un ruolo significativo nel far diventare Sandow un atleta muscoloso. Sotto la guida di questo mentore, si trasformò rapidamente da adolescente emaciato in uno sportivo pompatissimo.
Eugen Sandow viaggiò per il mondo, visse in Belgio, Regno Unito, Stati Uniti, dove lavorava al circo come “uomo forzuto”. Non era affatto un gigante: la sua statura era di soli 170 cm e al massimo pesò 80 chili. Tuttavia, dietro queste modeste caratteristiche fisiche c’era una forza tremenda.
Le esibizioni di forza dell’atleta erano sorprendenti: poteva fare centinaia di flessioni, salti all’indietro tenendo due pesi di 27 chilogrammi a braccia tese, reggere sul petto una piattaforma con tre cavalli, sdraiarsi sulla schiena e rialzarsi in piedi con un bilanciere di 115 chilogrammi tra le mani.
Nonostante questi risultati impressionanti, è improbabile che il nome di Eugen Sandow sarebbe sopravvissuto fino ad oggi, se fosse rimasto nel suo ruolo di uomo forzuto del circo. Ma le sue ambizioni andavano molto oltre.
Nel 1897 Eugen, trentenne, iniziò a produrre una delle prime linee di alimenti sportivi al mondo e a pubblicare una rivista mensile dedicata al culturismo. Il marchio Sandow divenne riconoscibile anche sulle attrezzature sportive e, non importa quanto sia difficile crederlo oggi, sui pacchetti di sigarette (anche se l’atleta, ovviamente, manteneva uno stile di vita sano).
Uomo con un vero talento per gli affari, aprì una rete di palestre di allenamento, sia per i cittadini comuni che per gli appassionati più ricchi dell’attività fisica. Questi ultimi, in particolare, erano attesi da spessi tappeti persiani, specchi con dorature sulle pareti e attrezzi dall’aristocratico colore bianco.
Palestre di Sandow apparvero nel Regno Unito, in Nuova Zelanda, in Sudafrica, in Giappone. Promuovevano attivamente il cosiddetto “sistema Sandow” un metodo formazione sviluppato da Eugen stesso e buono per tutte le età, l’interesse per il quale è vivo ancora oggi.
È difficile da credere, ma il creatore di Sherlock Holmes e l’uomo forzuto del circo proveniente dalla Prussia orientale erano ottimi amici. Arthur Conan Doyle (1859-1930) seguì per molti anni il metodo Sandow e, insieme anche allo scultore Charles Lowes (1843-1911), i tre furono i giudici del primo concorso di bellezza atletica al mondo nel 1901, quando alla prima edizione di Mister Olympia mancavano ancora più di 60 anni (si tenne infatti nel 1965, e i vincitori da allora alzano una statuetta che rappresenta proprio Sandow!).
Tornando al concorso di inizio Novecento, ottanta partecipanti provenienti da tutto il Regno Unito, vestiti con pelli di leopardo, si radunarono nella Albert Hall di Londra per scoprire chi era tra di loro il miglior bodybuilder. Le regole per dare i voti in tali competizioni non erano ancora state sviluppate e scegliere il vincitore non fu un compito facile. Dopo una lunga fase eliminatoria, rimasero tre candidati.
“Tutti e tre erano notevoli, ma uno era un po’ goffo e un altro un po’ basso. Quindi abbiamo consegnato la statuetta d’oro al terzo, un certo Murray del Lancashire”, avrebbe ricordato lo scrittore.
Nel 1911, Sandow divenne il personal trainer del re britannico Giorgio V. Il monarca gli conferì il titolo di Professor of Scientific and Physical Culture. Così il quarantaquattrenne “professore” si ritirò dalle competizioni e iniziò a insegnare e a scrivere libri sul bodybuilding.
Tutta la vita di Eugen Sandow era associata alla forza estrema, e così fu anche la sua morte. Nel 1925, morì di emorragia cerebrale dopo aver tirato fuori la sua macchina da una cunetta con una mano sola.
Perché il bodybuilding era vietato in Unione Sovietica?
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