La Russia è davvero un alleato dell’Iran?

Legion Media
Sullo sfondo degli scontri tra Stati Uniti e Iran che infiammano la situazione in Medio Oriente, la questione torna di grande attualità. Ripercorriamo il passato per capire il presente

Mentre il generale iraniano Soleimani moriva il 3 gennaio sotto un raid Usa, su internet iniziavano rapidamente a circolare voci e ipotesi sull’imminente scoppio della terza guerra mondiale. Una pioggia di commenti e opinioni che ha invaso i blog e i social network. Tra i paesi più menzionati figuravano ovviamente l’Iran e gli Stati Uniti, ma anche la Russia - più o meno in battuta - è finita al centro delle chiacchiere social, dove ognuno si riscopre opinionista. 

L'ex pornostar Mia Khalifa, ad esempio, ha postato su Twitter una sua foto in maglietta rossa con lo stemma della Russia e la didascalia: "Gli Stati Uniti sono in competizione con l'Iran... L'Iran è un alleato della Russia... Io, nel dubbio...".

Bella battuta, Mia! Ma scherzi a parte, possiamo davvero definire Mosca e Teheran alleati?

1 / Russia e Iran collaborano strettamente in Siria

Il defunto generale Soleimani, considerato un terrorista dagli Stati Uniti e un eroe dalle forze sciite filoiraniane del Medio Oriente, ha lavorato a stretto contatto con la Russia nella guerra siriana. Sia Mosca che Teheran sostengono il presidente Bashar al-Assad nel conflitto, mentre si oppongono sia ai terroristi islamici che all'opposizione filo-occidentale. 

Mentre la Russia si concentra soprattutto sui raid aerei con l'uso limitato delle forze speciali, l'Iran controlla migliaia di truppe sul campo in Siria (secondo la stima americana, alla fine del 2018 avrebbero partecipato alla guerra più di 12,5 mila delegati iraniani). L'aiuto di Iran e Russia ha permesso a Bashar al-Assad di riconquistare la maggior parte del territorio siriano nel 2015-2019. 

Quindi, per quanto riguarda la Siria, gli interessi russi e iraniani si sovrappongono, poiché entrambi gli Stati considerano il governo di Assad un prezioso partner. "La Russia e l'Iran sono gli unici due Stati pronti a investire nella ricostruzione della Siria dopo la guerra. E nessuno dei due è in grado di ricostruire la Siria da solo", osserva Petr Kortunov del Consiglio Affari internazionali della Russia (RIAC), definendo le relazioni delle due potenze "un solido matrimonio di convenienza". 

2 / Ma hanno posizioni diverse sul Medio Oriente

Tuttavia, se si tratta di strategie a lungo termine, gli esperti concordano sul fatto che Russia e Iran perseguono obiettivi diversi. 

"L'obiettivo di Mosca è quello di mantenere l'equilibrio dei poteri nella regione per svolgere un ruolo da mediatore cruciale non regionale", ha scritto lo studioso Nikita Smagin in un articolo per il Carnegie Moscow Center. "L'Iran invece guarda nella direzione opposta: è desideroso di diventare il leader del Medio Oriente, poiché Teheran ritiene che questo sia l'unico modo per garantire la sicurezza della Repubblica Islamica". 

Smagin ha fatto presente che un simile approccio non piace affatto a Mosca: in Medio Oriente, la Russia preferisce il sistema dei controlli e dei contrappesi, senza un leader specifico. Mantiene buoni rapporti di lavoro non solo con l'Iran e la Siria, ma anche con Israele, la Turchia e, ultimamente, con l'Arabia Saudita (tutti e tre hanno una lunga storia travagliata con Teheran). L'Iran, a sua volta, mina gli sforzi della Russia per aiutare Assad a fare concessioni all'opposizione e a trovare finalmente una soluzione politica alla crisi nazionale. Non è probabile che tali conflitti d'interesse si risolvano in tempi brevi.

3 / I loro rapporti economici sono deboli

"L'economia rimane il punto debole delle nostre relazioni bilaterali", ha ammesso Mehdi Sanaei, ambasciatore dell'Iran in Russia nel 2013-2019, in un'intervista rilasciata a Kommersant prima delle sue dimissioni. "In parte si può spiegare con il fatto che sia la Russia che l'Iran esportano energia. In tali circostanze, non è facile aumentare il volume degli scambi".

In effetti, il volume degli scambi rimane modesto, anche nel migliore dei casi. Nel 2018 ammontava a soli 1,7 miliardi di dollari, meno dell'1% del fatturato del commercio estero della Russia. Ci sono alcuni progetti ambiziosi nel campo delle infrastrutture e del commercio, come il corridoio di trasporto internazionale "Nord-Sud", che fornisce una rotta terrestre dall'Oceano Indiano al Mar Baltico attraverso l'India, l'Iran e la Russia, o una zona di libero scambio tra l'Iran e l'Unione Economica Eurasiatica guidata dalla Russia, ma la loro realizzazione rimane lenta. Senza una solida base economica, un'alleanza non è sostenibile.

4 / Un passato dai tratti amari

"Per tutto il XIX e XX secolo, la Russia e l'Unione Sovietica hanno dubitato più di una volta della sovranità iraniana", ricorda Nikita Smagin. Nel 1911, durante la Rivoluzione costituzionale persiana, l'Impero russo, proteggendo la sua sfera di influenza, inviò truppe in Iran, sopprimendo il movimento democratico e sparando colpi di cannone contro il Majles (il parlamento).

Più tardi, nell'agosto del 1941, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, quando l'Unione Sovietica e la Gran Bretagna temevano che l'Iran potesse diventare il burattino della Germania, inviarono truppe, prendendo il paese sotto il loro controllo. Stalin sognava addirittura di "sovietizzare" il nord dell'Iran creando degli Stati fantoccio, ma i sovietici furono costretti ad andarsene dalla comunità internazionale nel 1946. 

Tali esperienze non influiscono direttamente sulle relazioni governative, ma sollevano dubbi sulla fiducia nella Russia, complicando ulteriormente le relazioni. Per esempio, la notizia che alla Russia è stato permesso di usare una base aerea iraniana per attaccare l'ISIS nel 2016 ha creato un tale clamore pubblico nella Repubblica Islamica che Teheran ha dovuto ritirare il permesso.

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5 / Sono partner, non alleati

Quanto sopra elencato non significa necessariamente che Russia e Iran non siano in grado di cooperare; al contrario, lo stato attuale delle cose in Medio Oriente li rende molto importanti l'uno per l'altro, almeno politicamente (come ha notato Mehdi Sanaei, i presidenti Vladimir Putin e Hassan Rouhani si sono incontrati 17 volte negli ultimi sei anni... hanno certamente molto di cui discutere!). Tuttavia questa situazione appare più simile a rapporti tra partner tattici, e non fra alleati strategici, proprio per via dei diversi obiettivi globali.

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