Nel 1929 l'Urss si avvia verso un periodo di industrializzazione: tra i primi passi c’è la firma di un accordo con la Ford Motor Company (USA) per l’acquisto dei diritti di tutte le tecnologie esistenti e delle future invenzioni per i 10 anni a venire.
Nasce così a Nizhny Novgorod una prima fabbrica di automobili che dapprima assembla le auto Ford, e poi inizia a produrre una copia sovietica dell'auto americana, con il nome di GAZ-A.
"Osservando con attenzione si nota che utilizzano addirittura lo stesso carattere per il logo”, commenta Andrey Zimin, del Museo della Tecnologia Automotive UMMC. Questo modello è stato il primo a essere prodotto in massa in Unione Sovietica.
Nel 1936, lo stesso stabilimento di Nizhny Novgorod inizia a produrre la principale auto della polizia sovietica, la GAZ-M1. Dal momento che le auto e i furgoni della polizia erano neri, questi modelli vennero ribattezzati i "corvi neri".
"Il modello GAZ-M1 si basava sul prototipo della Ford Model B 40A Fordor Sedan, anche se il design degli interni era diverso - spiega Zimin -. La principale caratteristica del modello americano era un motore a otto cilindri. La GAZ-M1 fu dotata di un motore a quattro cilindri meno potente, ma con sospensioni significativamente più robuste".
Nel 1933 nello stabilimento di Leningrado fu prodotta una serie sperimentale di auto L-1: la copia dell'americana Buick 32-90. Il modello non arrivò a essere prodotto in massa e ben presto lo stabilimento passò alla produzione di trattori e serbatoi, mentre i progetti della L-1 furono consegnati allo stabilimento di Mosca, dove nel 1936 fu realizzata la prima limousine sovietica ZIS-101.
La ZIS-110 è stata creata nel 1945 ed era molto simile al modello Packard-120 del 1941, solo leggermente più grande. Queste vetture non erano utilizzate solo per i funzionari del governo, ma servivano anche come ambulanze e come “taxi condivisi” sulla rotta Mosca-Simferopol.
Parallelamente allo sviluppo delle limousine, i progettisti sovietici iniziarono a lavorare ai modelli per le auto in serie. Nel 1960 lo stabilimento di Zaporozhye iniziò a produrre una piccola automobile chiamata Zaporozhets. Per via della particolare forma arrotondata del tettuccio, l'auto è stata soprannominata "gobba". Si dice, non a torto, che la ZAZ-965 sia basata sul modello della Fiat-600 italiana.
"Si potrebbe stare delle ore a discutere dei modelli copiati. In realtà quelle macchine non erano altro che il riflesso dello spirito del tempo e della moda dell’epoca - dice Andrey Zimin -. Ad esempio, la ZAZ-966 e la NSU Prinz 4 tedesca sono quasi identiche. Entrambe furono lanciate nel 1961 ed entrambe erano basate sul modello della Chevrolet Corvair del 1959”.
Negli anni Sessanta in Urss si contavano ancora ben poche auto per la gente comune. Si stipulò allora un contratto con la Fiat italiana, che propose di adattare il suo modello Fiat-124 per il mercato sovietico. Fu così che nacque la VAZ-2101, o Lada. Per produrre la nuova vettura fu costruito un nuovo stabilimento, l’AvtoVAZ, nel sud della Russia, a Togliatti, in funzione dal 1970.
Nel 1980 lo stabilimento di Togliatti iniziò a collaborare con la Porsche. Gli specialisti modificarono il motore e le sospensioni e avanzarono alcune proposte per la carrozzeria della prima due volumi sovietica, la VAZ-2108 o Lada Samara, sempre basandosi sulla Porsche 924 prodotta nella Germania Ovest.
All'epoca la Porsche collaborava non solo con l'Urss, ma anche con la Spagna: per questo la Seat Ibiza e la Lada Samara si assomigliano molto. L'auto sovietica era considerata un'opzione economica per la classe media, tuttavia, poiché è stata creata con la partecipazione di ingegneri di un marchio di lusso, il modello ha ottenuto il soprannome di "Porsche per i poveri".
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