Quei poster di propaganda che raccontano l’odio della guerra civile

Storia
RUSSIA BEYOND
Il condizionamento ideologico, crudele e spietato come il conflitto stesso, ha alimentato gli scontri che scoppiarono in Russia in seguito alla Rivoluzione d'ottobre e alla presa del potere da parte dei bolscevichi

“Ritirandosi dall’Armata Rossa, le Guardie Bianche bruciano il pane”

Ecco come si comportano i bolscevichi nei villaggi cosacchi

“Wrangel sta arrivando! Alzate le braccia, proletari!”. Dopo la catastrofica avanzata delle truppe Bianche su Mosca, il barone Pyotr Wrangel guidò ciò che restava dell’esercito Bianco in Crimea. Le ultime truppe di Wrangel lasciarono la penisola nel 1920, mettendo la parola “fine” al movimento Bianco nella Russia meridionale

“Pace e libertà nella Russia sovietica”

“L’Intesa sta preparando una nuova campagna. Tieni gli occhi aperti”. Più di una decina di paesi, tra i quali anche la Gran Bretagna e i suoi alleati, sono intervenuti in Russia durante la guerra civile

“Ecco come si risolve il problema della classe operaia in Russia”

“Il nemico è alle porte! Tutti in difesa di Pietrogrado!”. Nell’ottobre del 1919, l’esercito nordoccidentale del generale Nikolay Yudenich, sostenuto dagli eserciti estone e britannico, lanciò un’offensiva contro la capitale bolscevica, Pietrogrado (oggi San Pietroburgo). Ma subirono una grossa sconfitta

“Sull’altare dell’Internazionale”

“L’Alleanza camuffata con la maschera della pace”

“Per una Russia unita”

“A cavallo, proletario!”

“Mettete in gioco la vostra vita per la difesa di Pietrogrado!”

“Cosacco, hai un solo cammino: verso la Russia che lavora!”

“Il nemico è alle porte! Sta portando schiavitù, fame e morte! Fate fuori le puzzole nere! Uniamoci nella difesa! Avanti!”

“Wrangel è ancora vivo. Eliminalo senza pietà”