L’Aurora, l’incrociatore simbolo della Rivoluzione che aiutò l’Italia dopo il terremoto di Messina

Nikolaj Gyngazov/Global Look Press
È una delle navi da guerra più famose e “inaffondabili” della storia della marina russa

Il nome dell’Aurora è associato prevalentemente alla Rivoluzione del 1917: con un colpo di cannone sparato da questo incrociatore russo, costruito nei cantieri navali di San Pietroburgo, si diede il via alla conquista del Palazzo d'Inverno dove si trovava il quartier generale del Governo provvisorio. La storia dell’Aurora inizia però ben prima dello scoppio della Rivoluzione

I lavori per la costruzione dell’incrociatore iniziarono nel 1897 e furono completati sei anni più tardi. Il nome Aurora fu scelto dallo zar Nicola II in omaggio alla dea della mitologia romana

Il primo grande conflitto al quale partecipò l’Aurora fu la guerra russo-giapponese: nell’ottobre del 1904 l’incrociatore si avviò verso l’Estremo oriente per unirsi ai combattimenti

Durante il tragitto, però, ci mancò poco che scatenasse un conflitto anche con l’Impero Britannico: a causa della fitta nebbia, i marinai russi scambiarono alcuni pescherecci inglesi per navi giapponesi e aprirono il fuoco

Per fortuna l’incidente si risolse nel migliore dei modi, anche se l’Aurora non ne uscì del tutto indenne: proprio come i pescherecci inglesi, anche l’incrociatore in mezzo alla nebbia fu scambiato per una nave nemica e raggiunto da varie cannonate. Nello scontro morì il sacerdote ortodosso a bordo dell’Aurora

Dopo la battaglia di Tsushima, l'ultima e decisiva battaglia della guerra russo-giapponese (1904-1905), l’Aurora fu una delle poche navi russe superstiti

Nel 1910 l’Aurora si recò a Messina, in Sicilia, per ricevere una medaglia in onore di quei marinai russi che aiutarono le popolazioni del Sud Italia colpite dal terribile terremoto del 1908

Durante la Prima guerra mondiale, l’Aurora fu impiegata prevalentemente per missioni di pattugliamento e a sostegno delle truppe di terra

L’incrociatore è ricordato soprattutto per il ruolo avuto durante lo scoppio della Rivoluzione russa: con il colpo sparato dal suo cannone diede il via alla Rivoluzione d’Ottobre e alla presa del Palazzo d’Inverno. Divenne per questo un simbolo, emblema della storia russa, enfatizzato anche da Sokolov-Skalia in uno dei quadri più rappresentativi del Realismo Socialista, “La salva dell’Aurora”

Al termine della guerra civile russa, nel 1922, l’Aurora fu trasformata in una nave per le esercitazioni. Tornò nuovamente in servizio con lo scoppio della Seconda guerra mondiale

Dopo la Seconda guerra mondiale l’incrociatore venne trasformato in un luogo di addestramento per l’Accademia navale Nakhimov. Il 17 novembre 1948 venne ancorato in modo permanente al molo Petrogradskaya, nel centro di San Pietroburgo, e successivamente convertito in un museo. È oggi uno dei simboli più riconoscibili di Leningrado (attuale San Pietroburgo)

L’Aurora ha riaperto le porte al pubblico nel 2016, dopo due anni di restauri

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