Come mai un polinesiano divenne un eroe dell’Aviazione russa?

Nella Prima guerra mondiale Marcel Pliat, nato a Tahiti nel 1890, fu decorato per ben due volte per le sue prodezze nei cieli

La presenza di soldati africani, polinesiani e indiani negli eserciti francese e britannico durante la Prima guerra mondiale difficilmente stupirebbe qualcuno. Ma incontrarli tra i ranghi russi è qualcosa di strano. Eppure, un polinesiano non solo prestò servizio nell’esercito imperiale russo, ma fu decorato per l’eroismo, non una ma ben due volte.

La nuova madrepatria

Marcel Pliat non era nato nell’Impero russo, ma si era trasferito lì con sua madre da adolescente, nel 1907, dalla Polinesia francese. Ben presto, questo Paese freddo divenne la sua vera patria. Imparò la lingua, iniziò a lavorare e sposò una donna russa con la quale ebbe un figlio.

Quando scoppiò la Prima guerra mondiale, Marcel, essendo cittadino francese, sarebbe stato obbligato ad arruolarsi nell’esercito francese. Invece, si offrì volontario per combattere per la Russia, Paese con il quale aveva ormai molto più in comune.

Le sue eccezionali capacità tecniche gli permisero di andare ben oltre l’essere solo un pilota dell’aviazione. Pliat fu nominato meccanico-mitragliere sul bombardiere pesante Ilya Muromets.

All’inizio, le origini esotiche di Marcel suscitarono molti sospetti tra i compagni, ma la sua dedizione e professionalità presto conquistarono i loro cuori.

Eroe per due volte

Il 13 aprile 1916, l’aereo di Pliat ricevette l’ordine di bombardare la stazione ferroviaria di Daudzeva (nell’attuale Lettonia). Inaspettatamente, la stazione era pesantemente difesa da batterie antiaeree. L’aereo fu reso un colabrodo da proiettili e schegge.

Il velivolo cominciò a ruotare così in fretta che Marcel fu scaraventato fuori dalla cabina. Si salvò solo perché aveva la cintura di sicurezza e rimase attaccato. Dopo essersi ripreso dallo choc, uscì sull’ala dell’aereo per riparare il motore danneggiato.

Per un’ora Pilat rimase sull’ala dell’aereo, riparando il motore con un forte vento. Le sue azioni permisero all’Ilya Muromets di atterrare con successo. Per questo atto, Marcel venne insignito della Croce di San Giorgio di terza classe e gli fu assegnato il grado di Feldwebel (nelle forze armate italiane il grado omologo è il sergente maggiore).

Nell’ottobre del 1916, Marcel Pilat ebbe una seconda possibilità di mettersi in mostra. Il suo aereo fu impegnato in una battaglia aerea con tre velivoli tedeschi. Il polinesiano sparò a due di loro, dopo di che il terzo volò via.

Questa vittoria aerea scioccò i tedeschi, che di lì in poi, per diversi mesi, temettero di attaccare le “fortezze volanti” russe. Per questa battaglia, Marcel Pliat ricevette un’altra Croce di San Giorgio.

Un talento da progettista di aeromobili

Marcel Pliat ha lasciato un segno non solo sul campo di battaglia, ma anche nella progettazione degli aerei. La sua esperienza come pilota lo portò in contatto con il famoso futuro progettista di aerei ed elicotteri Igor Sikorskij.

Pliat propose diverse modifiche al progetto del bombardiere Ilya Muromets, che Sikorskij prese in considerazione e mise in opera nei futuri modelli dell’aeromobile. Per esempio, il sedile del mitragliere che, secondo Pliat era un ostacolo estremamente fastidioso al momento delle operazioni di sparo, fu reso pieghevole.

Non è noto se Marcel Pliat sia stato ucciso in azione o si sia trasferito in Francia con la famiglia per evitare gli orrori della Guerra civile dopo la Rivoluzione. Se ne perdono le tracce dopo il 1916 e il suo destino rimane sconosciuto.

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