I tesori degli zar russi in mostra a Palermo

Ufficio stampa
Dal 12 ottobre all’11 dicembre si potranno ammirare i capolavori provenienti dalle residenze imperiali russe Peterhof, Tsarskoe Selo, Gatchina e Pavlovsk. In esposizione, oltre alle porcellane e agli arredi, anche la camicia di Pietro I e il trono di Alessandro III e i manufatti realizzati dai migliori maestri russi e italiani dell’epoca. Un viaggio unico nella nella vita dei regnanti

Palermo accoglie i tesori degli zar russi. Dal 12 ottobre all’11 dicembre 2018 la Fondazione Sant’Elia di Palermo ospita la mostra “Il secolo dei musei: 100 capolavori dalle residenze imperiali della Russia: Peterhof, Tsarskoe Selo, Gatchina, Pavlovsk”. Un’esposizione unica, che raccoglie troni, divise, arredi e tele appartenute agli zar di Russia. Un viaggio nella storia e nella vita dei regnanti, tra dipinti, acquerelli, porcellane, bronzi e mobili creati dai migliori maestri di Russia, Italia, Inghilterra, Francia, Cina e altri paesi.

La mostra si inserisce nell’ambito del festival internazionale “Le stagioni russe in Italia” ed è in parte dedicata al viaggio che fecero in Italia l’imperatore Nicola I e la moglie Aleksandra Fyodorovna nel 1845-1846.

Tra i capolavori esposti ci saranno la camicia di Pietro I, le divise degli imperatori Paolo I, Alessandro I, Nicola I, Alessandro II, il trono di Nicola I e Alessandro III. L'esposizione presenterà vasi in porcellana e set di rara bellezza e gusto artistico, tra cui il famoso servizio Guryevsky (20 pezzi) realizzato per Alessandro I dalla Fabbrica di Porcellana Imperiale. Per la sua decorazione sono stati usati diversi chilogrammi d'oro.

L'esposizione includerà particolari dei complessi storici museali, come oggetti provenienti dalla non sopravvissuta “Lyons Hall”, che è stata creata per volontà dell'imperatore Alessandro II nel Palazzo di Caterina di Tsarskoye Selo; o come un frammento di un parquet unico che è stata una vera opera d'arte rubata dagli invasori nazisti durante la Seconda guerra mondiale, scoperta successivamente a Berlino e restituita al museo nel 1947.

La mostra si preannuncia come un evento spettacolare nel panorama culturale e museale italiano che susciterà grande interesse da parte del pubblico europeo, contribuendo a rafforzare ulteriormente il dialogo culturale italo-russo.

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