1. Le truppe d’élite russe (la Lejb-gvardija; la Guardia) possono essere fatte risalire a Pietro il Grande, il fondatore dell’Impero russo all’inizio del XVIII secolo. La storia della Guardia inizia con quella dei due reggimenti dell’esercito giocattolo del giovane Pietro: il Semjonovskij e Preobrazhenskij. All’epoca la Russia mancava di adeguate scuole militari, quindi le unità delle Guardie si trasformarono in una sorta di istituzione formativa per l’esercito.
2. Ma poi, nel 1700, i giochi erano finiti e i due reggimenti dimostrarono coraggio esemplare nella guerra contro gli svedesi. La battaglia di Narva fu persa, ma la risoluzione dei due reggimenti rese possibile la ritirata dell’esercito e impedì la completa disfatta. Nel 1706, Pietro I stesso divenne un colonnello del reggimento Preobrazhenskij e indossò l’uniforme dell’unità.
3. Pietro aumentò il salario delle guardie e ordinò di cambiare il colore delle loro calze da verde a rosso. Doveva evidenziare il fatto che avevano combattuto fino a quando il sangue arrivava ormai alle ginocchia. L’imperatore supervisionò personalmente il processo di selezione dei nuovi soldati delle unità d’élite e scelse personalmente ogni candidato.
4. Più tardi, il numero dei reggimenti delle guardie aumentò. Inoltre, nel corso del XVIII secolo, si trasformarono in un’influente forza politica in quanto le guardie venivano principalmente composte da membri della nobiltà e spesso avevano stretti legami con la corte imperiale. Un certo numero di sovrani russi salirono sul trono grazie al sostegno della Guardia, inclusa la più famosa governatrice russa, Caterina la Grande, che prese il posto del marito Pietro III dopo una congiura. Le guardie erano sempre persone con altezza e forza eccezionali, ma sotto il governo di Caterina, fu specificamente decretato che i soldati della Guardia non potessero essere più bassi di 182,5 centimetri (l’altezza media di un soldato era allora di circa 160 centimetri).
5. All’inizio del XIX secolo le unità della Guardia, tuttavia, tornarono ai loro compiti bellici e si distinsero in molteplici guerre del periodo napoleonico. Le unità delle Guardie furono impegnate nella battaglia di Borodino, nelle vicinanze di Mosca, e successivamente nella Battaglia di Lipsia. Nel 1814, l’imperatore russo Alessandro I, attorniato da reggimenti della Guardia russa, marciava solennemente attraverso Parigi dopo la sconfitta di Napoleone.
6. All’inizio del XX secolo, le Guardie presero parte alla guerra russo-giapponese e in seguito alla repressione della Rivoluzione russa del 1905. Nel dicembre del 1905, Nicola II inviò i reggimenti Semjonovskij e Preobrazenskij per sedare una rivolta a Mosca. Alcuni ufficiali si rifiutarono di eseguire l’ordine, non ritenendo di doversi occupare di funzioni di polizia, e furono sostituiti con quelli delle unità dell’esercito comune.
7. Le guardie presero parte alla Prima guerra mondiale, in particolare ai combattimenti nella Prussia orientale nel 1914 e alla Battaglia di Kowel nel 1916. Nel secondo caso i reggimenti delle guardie subirono pesanti perdite. L’imperatrice vedova Maria Fjodorovna (era stata la moglie di Alessandro III) si lamentò della battaglia nel suo diario scrivendo di “inutili perdite delle Guardie”. Alcuni dicono che proprio le alte perdite tra le unità d’élite causate dalla Prima guerra mondiale minarono le Guardie come una delle principali forze che sostenevano il trono e resero possibile l’abolizione della monarchia.
8. Dopo la Rivoluzione del 1917 e il rovesciamento di Nicola II, i bolscevichi cercarono di formare le loro unità d’élite: le Guardie Rosse composte principalmente da lavoratori. In quanto formazione militare di un partito, ebbero problemi nel procurarsi le armi. Quindi, secondo uno storico, “molti operai comprarono revolver, fucili e persino mitragliatrici dai soldati dell’esercito”. Nell’ottobre del 1917, queste unità erano abbastanza bene armate da svolgere un ruolo chiave nella Rivoluzione bolscevica e sconfiggere le truppe del governo provvisorio. Questi reggimenti divennero in seguito parte dell’Armata Rossa.
9. Una vera rinascita delle unità della Guardia ebbe luogo solo nel 1941, durante la Seconda guerra mondiale. Nel settembre dello stesso anno, quattro divisioni furono nominate Guardia dopo la prima controffensiva di successo contro le truppe naziste. In questo stesso periodo venne messa in uso una nuova arma: il lanciarazzi Katjusha. Furono ufficialmente chiamati i Mortai delle Guardie per assicurarsi che non fosse ovvio che in realtà erano efficienti lanciarazzi. Alla fine della guerra, c’erano intere armate con “Guardia” nel loro titolo.
10. Nella Russia moderna, molte unità militari appartengono alle Guardie. Tutte le truppe aviotrasportate fanno parte di questa coorte militare d’élite. La Guardia ha preso parte a tutti i conflitti in cui la Russia è stata coinvolta negli ultimi anni. Uno degli episodi più notevoli della recente storia della Guardia è avvenuto nel febbraio del 2000 a Quota 776, nei pressi del villaggio di Ulus-Kert, in Cecenia, quando una compagnia di paracadutisti fu circondata da combattenti che erano in netta superiorità (circa 2.500 contro 90). 84 paracadutisti furono uccisi (tra cui 13 ufficiali) ma la compagnia, eroicamente, non lasciò la posizione.
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