Le Spartachiadi, la risposta sovietica alle Olimpiadi

La competizione sportiva organizzata dall’Urss sullo sfondo delle tensioni politiche dell’epoca fu per molti anni l’evento sportivo principale e più atteso del paese. Negli anni Cinquanta divennero poi un importante terreno di prova dove testare gli atleti sovietici prima delle maggiori competizioni internazionali

Le complesse relazioni che l’Unione Sovietica aveva con il resto del mondo negli anni Venti e Trenta del Novecento non risparmiarono lo sport. Fino al 1952 l’Urss è rimasta fuori da tutte le edizioni dei Giochi Olimpici. Il paese infatti o veniva ignorato dal Comitato olimpico, oppure decideva di propria iniziativa di boicottare l’evento per questioni politiche

La leadership sovietica tuttavia non aveva alcuna intenzione di isolare il paese dal mondo dello sport internazionale. E così nacque l’idea di lanciare le Spartachìadi, una competizione sportiva organizzata in Unione Sovietica

Le Spartachiadi furono organizzate in opposizione ai Giochi Olimpici e furono create in onore del tracio Spartaco e della sua impresa a favore della liberazione di schiavi e della sua resistenza contro Roma (dal 73 al 71 a.C.), considerato nel mondo comunista un simbolo dell'Internazionalismo proletario

Così nel 1921 fu organizzato un comitato analogo a quello olimpico internazionale: si chiamava Sportintern e regolava le competizioni sportive dei lavoratori in tutto il mondo

Le prime Spartachiadi si svolsero nello stesso anno della nona edizione dei Giochi Olimpici ad Amsterdam. L’inaugurazione delle Spartachiadi si tenne nel giorno della chiusura delle Olimpiadi: il 12 agosto del 1928. Ovviamente non si trattava di una coincidenza, ma di una decisione voluta per fare in modo che il mondo mettesse a confronto i due eventi, accorgendosi della superiorità dei giochi sovietici

A Mosca arrivarono 612 atleti provenienti da 17 paesi, perlopiù da Germania e Finlandia. Erano tutti membri delle società sportive dei lavoratori

Le prime Spartachiadi si sono contraddistinte per aver registrato un numero altamente superiore di categorie sportive rispetto alle tradizionali Olimpiadi (21 – 14) e per un numero di partecipanti ben più elevato rispetto a quello dei Giochi (7.125 – 2.883)

Prima di essere sciolto, il Comitato delle Spartachiadi organizzò diverse edizioni in varie città, da Oslo a Berlino, passando per Anversa

Nel 1952, quando l’Unione Sovietica iniziò a partecipare regolarmente alle Olimpiadi, il ruolo delle Spartachiadi cambiò completamente. Non erano più un’alternativa ai Giochi, bensì un importante terreno di prova sul quale venivano testati gli atleti sovietici prima delle maggiori competizioni internazionali

Le prime Spartachiadi di questo tipo si tennero nel 1956 e passarono alla storia come le Spartachiadi dei popoli dell’Urss. Visto che la competizione con le Olimpiadi non era più necessaria, le Spartachiadi si trasformarono in competizioni interne con la partecipazione solo di sportivi nazionali

Nel 1962 si tennero le prime Spartachiadi invernali dei Popoli dell’Urss. L’evento si è ripetuto per altri quattro anni, ma non coincideva con le tradizionali Olimpiadi

Quasi tutti gli atleti dell’Unione Sovietica hanno partecipato alle Spartachiadi dei Popoli dell’Urss. La competizione del 1967 è stata dedicata al 50esimo anniversario della Rivoluzione d’Ottobre e stabilì un nuovo record per l’evento sportivo: parteciparono infatti più di 85 milioni di atleti dilettanti che cercavano di qualificarsi all’evento sportivo principale

Durante le Spartachiadi del 1979 l’Urss decise di rompere con la tradizione e di invitare anche atleti stranieri. L’anno successivo Mosca ospitò le Olimpiadi

Per anni le Spartachiadi furono viste come uno degli eventi sportivi più attesi e popolari dell’Unione Sovietica, oltre che un incubatore per i futuri campioni olimpici. Nel 1991 hanno cessato di esistere in concomitanza con il crollo dell’Urss

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