Svetlana Savitskaya, la prima donna che realizzò una passeggiata nello spazio

Storia
JAKOB OREKHOV
L’impresa venne condotta con successo esattamente 34 anni fa. Uscì nello spazio aperto insieme a un altro membro dell’equipaggio della stazione spaziale Salyut-7, Vladimir Dzhanibekov

Il 25 luglio è un giorno speciale per la storia dell’esplorazione spaziale. Esattamente 34 anni fa una donna, per la prima volta nella storia della cosmonautica, ha realizzato un’attività extra-veicolare, comunemente conosciuta come passeggiata spaziale.
Cos’è una passeggiata spaziale?

Le passeggiate spaziali sono state create con l’obiettivo di provare gli indumenti pressurizzati e le reazioni degli astronauti nel vuoto.
La prima passeggiata spaziale è stata realizzata dal cosmonauta Aleksej Leonov, che trascorse 12 minuti e 9 secondi fuori dalla capsula Voskhod-2. Un esperimento che risultò molto pericoloso e rischiò di mettere a repentaglio la sua vita. Uscendo dall’astronave infatti la tuta spaziale iniziò a gonfiarsi e non gli permise di far rientro nella navicella. Così Leonov fece scendere la pressione al minimo e l’astronauta riuscì a tornare nella Voskhod.
L’impresa di Savitskaya
Il 25 luglio del 1984 Svetlana Savitskaya è uscita nello spazio aperto insieme a un altro membro dell’equipaggio della stazione spaziale Salyut-7, Vladimir Dzhanibekov. La missione venne organizzata per provare un cannone di elettroni creato dagli scienziati sovietici. Svetlana rimase nello spazio aperto per tre ore e 35 minuti.

Secondo la rivista Voennoe Obozrene, Svetlana Savitskaya, ricordando il fatto storico, disse che la missione nello spazio aperto si concluse con successo qualche minuto prima dell’ora prevista, senza causare nessun tipo di situazione di emergenza fuori dalla navicella.
Quattro giorni dopo, il 29 luglio del 1984, l’equipaggio fece ritorno sulla Terra a bordo della navicella Soyuz T-12.
Svetlana Savitskaya non fu solamente la prima donna ad aver realizzato una passeggiata spaziale, ma è anche l’unica donna a essere stata insignita per ben due volte del titolo di Eroe dell’Unione Sovietica.