Novik, la nave perduta e ritrovata

Foto d'archivio
Affondata nell’agosto del 1941, è stata identificata solo nei giorni scorsi grazie al lavoro di un team russo-finlandese. All’epoca della Prima guerra mondiale era il cacciatorpediniere più veloce mai costruito

Il leggendario cacciatorpediniere russo Novik, conosciuto in epoca sovietica come Yakov Sverdlov, affondò a seguito dello scoppio di una mina nel 1943. E venne trovato solo 75 anni dopo, il 16 giugno 2018. La scoperta è stata realizzata grazie allo sforzo congiunto di un team russo e finlandese.
La nave da guerra più veloce
Varato nel 1910, il Novik era il cacciatorpediniere più avanzato della flotta russa del Baltico. Con una velocità di 37.3 nodi (circa 68 km/ora), è stata la nave più veloce del mondo nel periodo della Prima guerra mondiale.
Il 4 agosto 1915 il Novik si aggiudicò una vittoria lampo su due nuovi cacciatorpedinieri tedeschi, il V-99 e il V-100. Successivamente partecipò alla “caccia” ai convogli tedeschi nella baia di Bråviken, vicino Norrköping (Svezia) e alla fallimentare difesa dell’arcipelago di Moonsund nell’ottobre del 1917.

Durante il periodo tra le due guerre, il cacciatorpediniere non venne affatto dimenticato, anzi! Fu soggetto a vari ammodernamenti che gli permisero di aumentarne la potenza. Il 13 luglio del 1926 venne poi ribattezzato Yakov Sverdlov in onore di uno dei principali rivoluzionari russi.
All’inizio della Grande guerra patriottica (1941-1945), il cacciatorpediniere Yakov Sverdlov diede la caccia alle navi nemiche e ai sottomarini, fornendo supporto alle truppe di terra. È stato considerato il fiore all’occhiello della flotta del Baltico per molto tempo.

Nella storia di questa nave ci fu però un giorno fatidico: il 28 agosto 1941. Il Sverdlov infatti stava partecipando all’evacuazione su larga scala di Tallin, quando 224 navi tentarono di raggiungere Kronstadt sotto il massiccio attacco da parte delle forze aeree tedesche e finlandesi. I sovietici persero oltre 60 navi e 8.000 uomini.
Tra le navi che andarono distrutte in questa battaglia ci fu anche la Sverdlov: colpito da una mina, il cacciatorpediniere affondò vicino all’isola di Mohni, nel Golfo di Finlandia. A bordo morirono 114 membri dell’equipaggio.
Una nave diventata leggenda
Per anni non si riuscì a identificare l’esatta posizione della nave affondata. Il cacciatorpediniere Yakov Sverdlov è stato infine trovato grazie al lavoro dello storico russo Mikhail Ivanov.

Ivanov infatti è riuscito a trovare preziose informazioni negli archivi tedeschi riservati al bombardamento del sottomarino Sh-406, avvenuto nel 1943 vicino all’Estonia. Ma emerse che il sottomarino oggetto dell’indagine era invece affondato prima, vicino all’isola Bolshoy Tyuters. A quanto pare, era stato confuso con la carcassa della Yakov Sverdlov.
Il 16 giugno 2018 nei pressi della nave è stata organizzata una spedizione russo-finlandese, durante la quale è stata riconosciuta e identificata la Yakov Sverdlov.
Lo scafo della nave, che si trovava a una profondità di 75 metri, era stato troncato a metà con lo scoppio della mina. A poppa i sommozzatori sono riusciti a leggere chiaramente il nome dell’imbarcazione, seguito dal simbolo dell’Unione Sovietica. Le squadre prevedono di realizzare altre immersioni per realizzare uno studio più approfondito del relitto.


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