Tetris, il videogioco russo che ha conquistato il mondo oggi compie 34 anni

AP
Il 6 giugno del 1984 Aleksej Pazhitnov sviluppò il primo prototipo di questo videogame che ha fatto giocare intere generazioni di ragazzini

Era il 6 giugno 1984 quando Aleksej Pazhitnov sviluppò il primo prototipo del Tetris, uno dei videogiochi più famosi di tutto il mondo.
Nei mesi successivi il videogioco iniziò a essere perfezionato e venne distribuito in Urss. L’anno successivo apparve una nuova versione a colori, che iniziò a farsi spazio oltre i confini del paese. Ed era solo l’inizio! A più di 30 anni di distanza, possiamo oggi dire che Tetris è una delle icone più riconoscibili della Russia in tutto il mondo.
Il videogioco era stato inventato da Aleksej Pazhitnov, che aveva studiato una prima versione per il computer Electronika 60. Un momento molto importante per la distribuzione del videogame fu quando Vadim Gerasimov, un giovane di 16 anni, portò il gioco alla IBM PC.
Il processo di distribuzione in compenso non fu del tutto semplice.
I sovietici volevano siglare un contratto con delle imprese straniere. Ma all’estero iniziarono a circolare delle versioni pirata del Tetris e a rivendere dei diritti che in realtà non erano validi.
Alla fine fu l’impresa Atari a ottenere la licenza per i videogame e successivamente la Nintendo ottenne la licenza per le consolle.
Pazhitnov, il padre del Tetris, negli anni Ottanta non ottenne alcun vantaggio dai diritti d’autore della sua creazione. Nel 1991 si trasferì negli Stati Uniti dove fondò un’impresa relazionata al famoso videogioco. Al giorno d’oggi Pazhitnov riceve introiti per le nuove versioni del suo videogioco: una situazione che non piace a Guerasimov, che rivendica la propria partecipazione per l’adattamento del gioco al formato IBM:
Al di là di queste battaglie legali, ragazzi da ogni parte del mondo sono cresciuti con questo videogioco, il cui nome deriva dal greco “tetra-”, che significa “quattro”, visto che i componenti del videogioco contengono sempre quattro pezzettini.

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie