Orso, piovra, mangiabambini: la Russia nelle mappe satiriche antiche

Le carte geografiche del tipo “Ecco come i tedeschi (o gli americani, o gli italiani…) vedono il resto del mondo” non sono solo un moderno meme dei tempi di internet. Fin dal XIX secolo i Paesi venivano rappresentati in modo colorito, in caricature sarcastiche dalle forti venature politiche. Ecco otto esempi

Non sorprende che la maggior parte delle mappe raffigurino la Russia come un orso. Su questa mappa, disegnata a Liegi, in Belgio, nel 1864, dopo la Guerra di Crimea (1853-1856), la Russia viene mostrata come un orso in catene con su scritto “Dispotismo, oppressione, tirannia, schiavitù, espansionismo, ignoranza, bigotteria, forza brutale, crudeltà, aggressione” e con alle spalle l’orso siberiano con le scritte “Tenebre della barbarie” e “Rotta dell’esilio”. Una coalizione composta da Impero ottomano, Francia, Regno Unito e Regno di Sardegna era riuscita a sconfiggere l’orso, e la Russia aveva perso alcuni territori e la sua flotta del Mar Nero venne temporaneamente bandita.

Questa è “L’Europe Comique” di André Belloguet (1830–1873), pubblicata nel 1867 a Parigi; un puzzle di volti espressivi che seguono approssimativamente i confini stabiliti dell’Europa di quell’epoca. È un raro caso in cui la Russia non viene mostrata come un aggressore, ma come un gentiluomo colto ed erudito. “Questo può forse simboleggiare la crescente espressione culturale della Russia nei campi della letteratura, della musica e delle arti”, disse l’editore.

L’“Europe Animale” è un’altra mappa satirica firmata Belloguet, stampata a Bruxelles nel 1882. L’Europa è raffigurata come uno zoo pazzesco. La Russia è, lo si legge nella descrizione a lato, “Un orso bianco, storpio e senza zampe posteriori, che spezza a morsi una mezzaluna islamica che si è lasciata sfuggire, e porta attaccato al collo un giochino chiamato ‘Questione orientale’”.

Questa mappa francese mostra l’Europa alla vigilia della guerra franco-prussiana del 1870. La Prussia è un uomo grasso e insaziabile che si allarga sempre più e “ha già messo una mano sull’Olanda e una sull’Austria”, la Francia è invece un uomo saggio “che respinge l’invasione”. La Russia, come si legge nella didascalia, è “un mangiabambini che si preoccupa solo di riempire la sua gerla”. Anche altri Paesi sono interessanti: l’Inghilterra è una vecchia strega, che si volta dall’altra parte e tiene al guinzaglio il suo cagnolino (l’Irlanda), mentre la Svizzera è una casa senza finestre e porte, a simboleggiare la sua neutralità. L’Italia, che approfitterà della guerra per fare uno sgambetto ai francesi, alleati del Papa, e conquistare Roma, cerca di spostare il piede di Bismarck dal Triveneto.

È interessante vedere come artisti di diversi Paesi mostrassero la situazione in Europa. Questa mappa disegnata da un inglese nel 1900 descrive la Gran Bretagna come il coraggioso soldato John Bull. Nel frattempo la Russia è una piovra spaventosa con la testa di Nicola II, che allunga i suoi tentacoli asfissianti verso la Cina, la Persia, l’Afghanistan, la Polonia e la Finlandia.

La Prima guerra mondiale cambiò l’atteggiamento. I Paesi qui vengono mostrati come cani che abbaiano arrabbiati e che faranno fare una brutta fine al bassotto tedesco al centro di tutto. Sorprendentemente, la Russia non è solo un orso aggressivo, ma anche un rullo compressore guidato da Nicola II che sta per schiantarsi sull’Europa.

Un’altra mappa (“Kill the eagle”) mostra un’aquila tedesca circondata dall’Inghilterra, uomo grande e potente che brandisce la spada, da uno spaventoso orso russo (che ha già un pagliaccio austriaco tra gli artigli) accompagnato da cosacchi al galoppo, da una Marianne francese (con tanto di gallo) con in canna la baionetta. L’Italia, come spesso in queste carte, non ha un ruolo molto eroico, ed è rappresentata come un cantante di un’aria popolare “Mi hai fatto innamorare di te, non volevo farlo”.

Nel 1868 Harvey William disegnò una serie di tavole, ognuna delle quali mostrava un singolo Paese e conteneva una breve poesiola spiritosa. Per esempio, “La Bella Inghilterra, dalla sua isola trono / grandemente governa, mezzo mondo a lei prono…”. La Russia è mostrata come un orso con legato alle spalle un pope barbuto. La didascalia dice: “Pietro e Caterina e Alessandro e Paolo il matto e Nicola si aggirano come poveri spettri al freddo estremo; / mentre l’Imperatore A. II da aquile, preti e orsi è considerato supremo”.

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