Memoriale per i soldati sovietici al Treptower Park, Berlino (Germania)
Il monumento al soldato sovietico nel Treptower Park di Berlino è probabilmente il più noto memoriale sovietico di guerra al di fuori della Russia.
Un soldato bronzeo di 12 metri, in piedi sui resti di una svastica rotta, tiene in braccio una bambina tedesca che ha salvato (tali casi avvennero realmente) e impugna una spada, rivolta verso il basso. Secondo il progetto dello scultore Evgenij Vuchetich, doveva reggere un fucile mitragliatore, ma Stalin suggerì di sostituirlo con una spada.
Monumento agli Eroi dell’Armata Rossa, Vienna (Austria)
Il memoriale sovietico di guerra a Vienna, conosciuto come Monumento agli Eroi dell’Armata Rossa, commemora i 17 mila soldati sovietici morti durante l’Offensiva di Vienna nell’aprile del 1945.
Il complesso include un colonnato con 26 colonne e una scultura di un soldato sovietico su un’alta colonna con elmetto d’oro, scudo dorato con lo stemma sovietico e bandiera dell’Urss. Negli ultimi cinque anni ha subito quattro gravi attacchi vandalici.
Slavín, Complesso memoriale e cimitero per i caduti dell’Armata Rossa, Bratislava (Slovacchia)
Il complesso commemorativo di guerra sovietico a Bratislava, conosciuto come Slavín, impressiona il visitatore per la sua potenza e grandiosità. Al di sopra del pilone alto 39 metri si trova una scultura di 11 metri di un soldato, intento a issare la bandiera rossa.
Su questa collina che domina la capitale slovacca c’è anche un cimitero di guerra con sei fosse comuni e 278 tombe individuali dei 6.845 soldati sovietici che hanno perso la vita per liberare Bratislava nell’aprile del 1945.
Monumento “Aljosha”, Plovdiv (Bulgaria)
L’idea di questo monumento al soldato sovietico nacque su iniziativa dalla popolazione di Plovdiv nel 1948, senza alcuna richiesta dall’alto. L’opera venne poi realizzata negli anni Cinquanta.
La statua di 11 metri in calcestruzzo armato, soprannominata “Aljosha” (un affettuoso diminutivo del nome russo Aleksej) è un simbolo non ufficiale della città e ha resistito a tre tentativi di demolizione da parte delle autorità locali nel 1989, nel 1993 e nel 1996. C’è anche una popolare canzone ispirata al monumento.
Memoriale della Vittoria dell’Armata sovietica, Riga (Lettonia)
Il complesso, composto da un obelisco alto 79 metri e da due gruppi di sculture (la Madrepatria e i Combattenti liberatori), commemora la liberazione di Riga e della Lettonia sovietica durante la Grande Guerra Patriottica.
Oggi, è il punto di raccolta tradizionale di migliaia di cittadini, per festeggiare il Giorno della Vittoria il 9 maggio. Nel 1997 ha subito un attentato dinamitardo ad opera di un gruppo di neonazisti.
“Il soldato di bronzo”, Tallinn (Estonia)
Il memoriale di guerra sovietico a Tallinn ha avuto un destino difficile. Nell’aprile del 2007, il governo estone ha deciso di spostare il “soldato di bronzo” e le tombe di 12 soldati sovietici sepolti vicino al centro della città al cimitero militare.
La decisione ha causato disordini di massa tra la popolazione russa di Tallinn e peggiorato le relazioni bilaterali tra Russia ed Estonia.
Cimitero militare sovietico, Varsavia (Polonia)
I 21.468 soldati sovietici che sono morti per liberare Varsavia sono stati sepolti in questo complesso commemorativo nella parte meridionale della capitale polacca, costituito da un obelisco di 38 metri e da due gruppi scultorei e da alcuni altorilievi. Nel 2016 è stato deturpato da ignoti.
Fortezza degli Eroi, Brest (Bielorussia)
Questo enorme complesso commemorativo ricorda il coraggio dei difensori della Fortezza di Brest, che sono stati i primi a combattere il nemico nazista il 22 giugno 1941 e resistettero strenuamente per oltre un mese in pesantissima inferiorità di uomini e mezzi. Comprende caserme, bunker, depositi di polvere da sparo, forti e altre fortificazioni, l’Obelisco a forma di baionetta, il Monumento “Coraggio” e altre sculture.
Questo è il più grande complesso commemorativo della Grande guerra patriottica nello spazio post-sovietico.
Monumento al Soldato liberatore, Kharkiv (Ucraina)
Questa enorme scultura del soldato sovietico, inaugurata nel 1981, è affettuosamente conosciuta come “Pavlusha” (un diminutivo del nome Pavel) dai cittadini di Kharkiv, seguendo l’esempio di quelli di Plovdiv con il loro “Aljosha”.
“Monumento Russo”, Kirkenes (Norvegia)
Il monumento al soldato sovietico è stato eretto dai cittadini della città di Kirkenes (3.500 abitanti), nell’estremo nord della Norvegia, come segno di gratitudine per la liberazione della contea di Finnmark durante l’offensiva di Petsamo-Kirkenes nell’ottobre del 1944.
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