Accadde oggi: 43 anni fa moriva il sensitivo Wolf Messing

Lev Ivanov / RIA Novosti
Passò alla storia come una figura curiosa e controversa. Asseriva di poter leggere i pensieri delle persone e gli impercettibili movimenti dei muscoli facciali. Secondo la leggenda, avrebbe aiutato Stalin a elaborare alcuni piani e avrebbe letto le menti di Einstein e Freud

Nato nel 1899 in una famiglia ebrea non lontano da Varsavia, all’epoca parte dell’Impero Russo, il sensitivo e veggente Wolf Messing morì l’8 novembre del 1974. Da giovane lavorò all’interno di un circo come illusionista. La sua famiglia morì in un campo di concentramento ma Wolf riuscì a scappare in Unione Sovietica all’inizio della Seconda guerra mondiale.

Messing era solito dire alla gente di essere in grado di leggere i pensieri delle persone e di poter osservare l’impercettibile movimento dei muscoli facciali. Esistono in realtà decine di miti e leggende attorno alla figura di questo curioso sensitivo. Egli sosteneva infatti di aver letto le menti di Albert Einstein e Sigmund Freud e di aver predetto la morte di Adolf Hitler.
Affermò anche di aver incontrato segretamente Iosif Stalin in varie occasioni e di averlo aiutato a elaborare alcuni piani. Secondo alcune indiscrezioni, le capacità telepatiche di Messing sarebbero state addirittura utilizzate dalla polizia per risolvere alcune indagini. Tuttavia non esistono prove evidenti che dimostrino la veridicità di tali fatti.
L’unica cosa certa è che Messing passò alla storia come un personaggio curioso e interessante, al quale vennero dedicati anche dei film, il più famoso dei quali “Sono Wolf Messing” (2009), basato sulle sue memorie.

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