Con lui si chiudeva un’epoca. Nicola II, salito formalmente al trono il 1º novembre 1894 nel giorno della morte di Alessandro III, fu l’ultimo imperatore di Russia. Dovette comunque aspettare due anni, fino a maggio 1896, per essere incoronato ufficialmente.
Fin dall’inizio il nuovo zar si dimostrò poco predisposto a ricoprire posizioni di responsabilità: un’inesperienza che lo rese alquanto influenzabile nei primi anni di governo. Il 14 novembre Nikolaj Aleksandrovich sposò la principessa Alice d'Assia nella cappella del Palazzo d'Inverno.
Durante i primi anni di governo Nicola II dimostrò di seguire le orme del padre, portando avanti un accentramento del potere nel tentativo di conservare la stabilità governativa.
Successivamente nominò al suo fianco nuove personalità, alcune delle quali ben lontane dallo spirito conservatrice dell’epoca, come il politico Sergej Witte che, oltre a ricoprire numerose cariche durante il regno di Nicola II, fu primo ministro dell’Impero russo tra il 1905 e il 1906. Fu proprio Witte ad avviare un processo di industrializzazione tramite la costruzione di una diffusa rete ferroviaria, volta anche a sviluppare le zone più interne della Russia.
Tuttavia il regno di Nicola II subì degli scossoni a causa di alcuni conflitti interni, della guerra russo-giapponese e dello scoppio della prima guerra mondiale.
Il 15 marzo 1917 lo zar fu costretto ad abdicare dopo l’insurrezione del popolo a Pietrogrado (oggi San Pietroburgo). Verrà fucilato pochi mesi dopo, nel luglio del 1918, insieme alla famiglia.
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