Accadde oggi: 112 anni fa lo zar Nicola II pubblicò il Manifesto d’Ottobre

Museo russo di Stato
Pose fine alle attività rivoluzionarie del 1905, rendendo a tutti gli effetti la Russia una monarchia costituzionale

Il primo sciopero dei lavoratori iniziò nel 1905 con un movimento di opposizione liberale che si formò dopo la guerra russo-giapponese e rivolse l’opinione pubblica contro il governo. All’inizio di gennaio, per una settimana, 120.000 lavoratori parteciparono a uno sciopero a San Pietroburgo. Il 9 gennaio, 100.000 persone sfilarono con icone e ritratti dello zar nella Piazza del Palazzo (il cortile del Palazzo d’Inverno). Ma le truppe dello zar aprirono il fuoco sulla folla, uccidendo 130 manifestanti e ferendone a centinaia. Questo terribile giorno passò alla storia come la Domenica di Sangue.

Come reazione al massacro, più di 400.000 lavoratori di tutte le classi sociali presero parte alle proteste. In varie città del Paese vennero creati i sindacati e altri gruppi, tra cui l’Unione femminile per l’uguaglianza. A settembre poi si tenne uno sciopero generale e in ottobre quasi l’intera rete ferroviaria subì uno stop. A questo punto, temendo che potesse perdere il trono, i consiglieri di Nicola II gli suggerirono di rilasciare delle concessioni.

Il 30 ottobre, lo zar pubblicò qundi il Manifesteo di ottobre, con il quale concedeva alcune libertà civili e creò il parlamento.

 

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