Tempo di guerra: la mobilitazione sovietica contro la Germania Nazista

La Grande guerra patriottica fu uno degli eventi bellici più catastrofici della storia russa. In totale più di 34 milioni di persone vennero mandate al fronte. E nonostante le perdite, il numero di volontari si rivelò estremamente elevato

Il 22 giugno in Urss venne dichiarata una mobilitazione generale. Tutti gli uomini che avessero compiuto i 19 anni di età furono obbligati a unirsi all’Armata Rossa. I ragazzi di 18 anni, invece, potevano arruolarsi come volontari. Solo nei primi giorni del conflitto si presentarono migliaia di persone. Molti credevano che la guerra sarebbe terminata presto e che sarebbe stata una buona occasione per difendere la patria e dimostrare il proprio eroismo 

Ma la realtà si dimostrò bene meno ottimista. Le sconfitte e le grandi perdite registrate nei primi mesi della guerra costrinsero il governo a far arruolare tutti gli uomini tra i 17 e i 50 anni 

Il movimento di volontari negli anni della guerra si fece molto popolare. Capitava spesso che le persone che non potevano entrare nell’esercito per motivi di salute, di età o altre cause, falsificassero i documenti nel tentativo di arruolarsi 

Nonostante la mobilitazione di massa, molti uomini in Siberia e nell’Estremo oriente non parteciparono al conflitto: vennero utilizzati come riserve nel caso in cui all’improvviso scoppiasse una guerra con il Giappone 

Durante i primi otto giorni di guerra vennero mobilitati 5,3 milioni di persone: un numero che fece raddoppiare le dimensioni dell’Armata Rossa 

Nel momento in cui una persona entrava a far parte dell’esercito, era costretta a lasciare immediatamente il proprio posto di lavoro. Era inoltre obbligatorio raparsi la testa, presentarsi a un centro di reclutamento e portare con sé i documenti necessari per l’identificazione 

C’erano comunque alcune categorie di cittadini esenti, tra cui coloro che lavoravano alla raccolta nei campi, all’abbattimento degli alberi, i difensori delle fabbriche e così via

Non era necessario che si arruolassero nemmeno gli artisti, gli attori, gli atleti, i cittadini di origine tedesca, romena, finlandese, greca, ungherese, cinese e giapponese. Queste persone vennero impiegate in alcuni lavori di costruzione

Dopo la guerra ci si rese conto che 11 milioni di soldati erano troppi per il nuovo periodo di pace. Tra il 1946 e il 1948 non ci furono nuove reclute e i giovani vennero mandati a restaurare le industrie e le zone agricole del Paese. Nel 1948 il numero di soldati era sceso a 2,8 milioni

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