Accadde oggi: il 2 ottobre 1914 nasceva Levitan, la mitica voce della radio sovietica

V. Tikhanov
Stalin lo volle come annunciatore ufficiale. Negli anni della guerra lesse quasi 2.000 notiziari

Il 2 ottobre 1914 nacque il conduttore radiofonico sovietico Yurij Levitan, divenuto leggenda per aver annunciato alcuni degli eventi più importanti nella storia del Paese. Levitan divenne molto popolare in Urss con la frase “Govorit Moskva!” (parla Mosca), con la quale iniziava sempre i collegamenti radiofonici.

Originario di Vladimir, arrivò a Mosca dopo esser stato respinto da un istituto teatrale. Poco dopo però venne ammesso in un gruppo di annunciatori radio selezionati da Vasilij Kachalov.

Nel gennaio 1934, dopo aver sentito la voce del giovane conduttore, Stalin telefonò al Comitato Radio chiedendo che, a partire da quel momento, fosse proprio il giovane Levitan l’unico a leggere gli annunci ufficiali. Grazie al suo particolare timbro di voce, Yurij Levitan divenne così il principale presentatore radiofonico dell’Unione Sovietica.

La mattina del 22 giugno del 1941, il telefono del Comitato Radiofonico a iniziato a squillare per via delle costanti chiamate dei corrispondenti a Kiev e Minsk, che annunciavano l’attacco della Germania nazista contro l’Urss.

“Attenzione, parla Mosca! Cittadini dell’Unione Sovietica! Trasmettiamo un annuncio del governo sovietico! Oggi, alle quattro del mattino, senza presentare alcuna dichiarazione all’Unione Sovietica, senza una dichiarazione di guerra, le forze tedesche hanno invaso il nostro Paese”, annunciò Levitan, dando così il via a quattro anni di notizie sui progressi dell’Armata Rossa e sui tentativi di sconfiggere il nemico.

Negli anni della guerra, tra il 1941 e il 1945, Levitan lesse quasi 2.000 notiziari. Morì nel 1983 a Prokhorovka, durante la commemorazione dell’omonima battaglia, combattuta il 12 luglio 1943 sul Fronte orientale durante la Seconda guerra mondiale. La battaglia di Prokhorovka rappresenta il più cruento scontro tra carri armati della storia militare ed è considerata dagli storici la battaglia che coinvolse il maggior numero di mezzi corazzati in uno spazio relativamente ristretto.

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