La Santa Alleanza del 1815 nacque dopo la caduta dell’impero napoleonico. Il 26 settembre dello stesso anno lo zar Alessandro I, Federico Guglielmo III di Prussia e Francesco II d’Austria firmarono a Parigi la dichiarazione della Santa Alleanza. La Francia aderì a novembre.
L’obiettivo della Santa Alleanza era quello di regolare le frontiere degli Stati, lottando poi contro ogni tipo di azione rivoluzionaria.
La dichiarazione affermava infatti il principio che i tre sovrani, rappresentanti delle confessioni ortodossa, protestante e cattolica, dovevano restare sempre “uniti come fratelli e governare i popoli con paterna sollecitudine per alimentare in essi lo spirito di fratellanza evangelica e l’amore della religione, della pace, della giustizia”. In seguito aderirono anche i re di Francia, dei Paesi Bassi, di Svezia e di Sardegna; non aderirono invece Pio VII e il principe reggente d’Inghilterra.
In questo modo vennero soppressi i moti rivoluzionari in Spagna (1820-1823), a Napoli (1820-1821), in Piemonte (1821) e in Grecia (1821). L’Alleanza entrò in crisi con la rivoluzione francese del 1830.